pena
Gaetano Pecora
Punizione per chi viola un obbligo
Quando i giuristi parlano di pena, intendono il castigo che l’autorità giudiziaria infligge all’autore di un reato. Negli ordinamenti civili la [...] meno difficile recuperare il reo alla normalità della vita sociale.
In questo senso, quando il condannato ha comma 2 dell’articolo 25, la nostra Carta fondamentale scolpisce la regola della irretroattività della pena. Si tratta di questo: non si ...
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La vita intellettuale
Gino Benzoni
Di, da, a, per palazzo Ducale
Sterminata la testimonianza scritta di quella che è la produzione intellettuale della Venezia che vien da qualificare - semplificando [...] hanno veramente sul piatto? vale l'occhio o vale il palato? come regolarsi se il pesce è non pesce, la carne è non carne, se la ". E di questa ha apprezzato gli esiti in termini di pace sociale, ché così i poveri sono remissivi e grati a chi di ...
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La maturazione dello spazio urbano
Elisabeth Crouzet-Pavan
Introduzione
Agli inizi del XVI secolo Denis Possot, in viaggio verso i Luoghi Santi, sale, il giorno stesso del suo arrivo a Venezia, sul [...] .
L'esempio della vallicoltura ha messo in mostra l'urto di esigenze economiche, sociali e ecologiche opposte. Osservazioni simili valgono per la regolazione idrografica e l'alimentazione dei mulini posseduti dalle grandi famiglie. A queste ...
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Dalla riscoperta della pace all'inestinguibile sogno di dominio
Gaetano Cozzi*
Come poteva reggersi la veneta Repubblica
Il problema della "crisi generale" del Seicento
"Crisi generale del Seicento". [...] nel modo migliore. Perché le istituzioni non erano solo scritte sulla carta, e regolate da leggi: erano fatte di uomini, vivevano nella realtà politica e sociale, si modulavano nella prassi, nell'esercizio dei poteri che spettavano loro, secondo ...
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La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] foro" e al mantenimento del "sistema di ben regolato governo". Un governo cui non basta essere legiferante, Ortes è nato nel 1713, Memmo nel 1729) è compensata dal prestigio sociale del secondo -, che, indubbiamente, fa "molto bene" a fissare l' ...
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L'ultima fase della serenissima: nota introduttiva
Piero Del Negro
Premessa
"Dopo quest'epoca", scrisse nel 1818 Sismondi nella sua celebre Histoire des républiques italiennes du moyen âge in riferimento [...] anche su questo fronte si continuò in larga misura "a regolar la corrente".
D'altra parte non si può neppure affermare blocco ῾generazionale' (in una certa misura, come si sa) e sociale simile a quello che aveva dato vita al ῾partito' della " ...
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Il diritto civile
Victor Crescenzi
Gli intensi nessi se non francamente sistematici, certamente organici che legano lo ius proprium della Serenissima con la tradizione romana, sono stati individuati, [...] fin dai primi decenni del secolo XIII, viene introdotta a regolarne gli atti di disposizione. Ancor meglio la si comprende se su di un terreno di maggiore autonomia da strutture sociali elementari basate sul vincolo di sangue naturale o acquisito. ...
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Industria e artigianato
Salvatore Ciriacono
Venezia come economia-mondo. Ambiente lagunare e paesaggi sociali
Si può affermare con sufficiente sicurezza, sulla base della letteratura esistente, che [...] tessitore, dall'altro si riconosceva che tale regola era continuamente contraddetta dalla realtà, alternandosi agli , pp. 169-179).
230. Ibid., pp. 180-182; Alain Corbin, Storia sociale degli odori, XVIII e XIX secolo, Milano 1983, p. 108.
231. A.S ...
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Le riforme
Paolo Preto
Riforma o "rivoluzione"?: la riforma è "rivoluzione"
Nella città di Bergamo ormai democratizzata, siamo nel 1797, un pamphlet giacobino lancia alla moribonda classe aristocratica [...] quei politici che pensavano, come scriveva Giacomo Nani, a ῾regolar la corrente, a tenerla nel suo letto, non a Innesto del vaiolo e società nel Settecento veneto, "Annales Cisalpines d'Histoire Sociale", ser. I, 4, 1973, pp. 199-233.
286. Nelli- ...
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Sociologia
Alessandro Cavalli
L'oggetto della sociologia e i confini con le altre scienze sociali
Non c'è forse domanda più imbarazzante da porre a un sociologo di quella di definire l'oggetto della [...] , la sociologia dell'adolescenza e della gioventù e la sociologia della vecchiaia.
Regolazionesociale. - Lo studio delle leggi e delle norme che regolano i rapporti sociali è evidentemente l'oggetto delle discipline giuridiche, la cui storia è molto ...
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regolare2
regolare2 v. tr. [dal lat. tardo regulare, der. del lat. class. regŭla «regola»] (io règolo, ecc.). – 1. a. Istituire, dare o imporre una regola o una norma, o un complesso di regole e norme, così che una forza, un’azione o un processo,...
regola
règola s. f. [dal lat. regŭla (der. di regĕre, propr. «guidare diritto»), che significò dapprima «assicella di legno, regolo» e per traslato «regola, norma»; cfr. regolo1 e, per l’analogia del passaggio semantico, canone]. – 1. Modo...