Identita personale e collettiva
Loredana Sciolla
di Loredana Sciolla
Identità personale e collettiva
La categoria 'identità' al crocevia delle scienze sociali
Il termine 'identità', che deriva dal [...] offerto una spiegazione ingegnosa ma un po' paradossale. In De la division du travail social aveva scritto: "Nessuno contesta al giorno d'oggi il carattere vincolante della regola che ci ordina di essere, e di essere sempre di più, una persona" (v ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Tempo, Organizzazione sociale del
Giovanni Gasparini
Gli orientamenti teorici
L'eccezionale rilevanza teorica del problema del tempo è ben nota e presente nella cultura occidentale, a partire dalle [...] legato a sequenze plurime di cambiamenti. Elias sostiene inoltre l'idea che il tempo, meccanismo regolativo dotato di forza coercitiva, rappresenti una sorta di sintesi sociale che viene appresa dai membri di una certa società. Assai diverse sono l ...
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Società multiculturale
Göran Therborn
Origini e usi del concetto
'Multiculturalismo' e 'multiculturale' sono termini coniati di recente, ma i fenomeni che essi designano sono tutt'altro che nuovi. In [...] allentarsi delle leggi fortemente discriminatorie che regolavano l'immigrazione.
Parallelamente a questi of American culture, Amsterdam 1993.
Calhoun, C. (a cura di), Social theory and the politics of identity, Cambridge, Mass.-Oxford 1994.
Glazer, N ...
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Spiegazione e comprensione
Raymond Boudon
Introduzione
I termini 'spiegazione' e 'comprensione', ai quali si deve aggiungere 'interpretazione', hanno una notevole importanza nel dibattito sulle scienze [...] divergenze. Comte rifiuta, laddove Durkheim accetta, il concetto di causa; entrambi però ricercano le regole che consentono alle scienze sociali di raggiungere l'oggettività. Comte pensava di affermare il pensiero scientifico escludendo il ricorso al ...
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Reti di informazione e società
Tomás Maldonado
Nonostante il loro clamoroso impatto su molti aspetti della nostra società, le nuove tecnologie si trovano ancora in una fase incipiente. Anzi, gli storici [...] si raggiunge un equilibrio tra queste due realtà, il controllo sociale non è efficace. E su questo non c’è dubbio. di vetro», com’è stato di recente chiamato (S. Rodotà, La vita e le regole. Tra diritto e non diritto, 2006, p. 104), è un uomo privo ( ...
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Darwinismo sociale
Tiziano Bonazzi
Introduzione
La locuzione 'darwinismo sociale' apparve negli anni ottanta dell'Ottocento per indicare l'applicazione dell'evoluzionismo allo studio delle società umane. [...] una teoria materialista e fatalista che sottoponeva l'uomo alla regola della vittoria del più forte e negava il solidarismo che essi consideravano necessario a superare il caos sociale. Ciò nonostante rimasero evoluzionisti, anche se cercarono di ...
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Età
Jean S. La Fontaine
Introduzione
Il ciclo di vita
Il processo di crescita e invecchiamento è un fenomeno universale. Uno dei dati biologici fondamentali, comune a tutte le società, è che la vita [...] 'organizzazione formale di gruppi e per l'accesso a determinate posizioni sociali. Così, se è vero che in molte società di norma sono da almeno due classi d'età. L'effetto di tali regole è quello di coordinare la gerarchia dei rapporti tra le ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Conformismo
Pier Paolo Portinaro
Definizione del concetto
Per conformismo s'intende ogni modalità di condotta che, per effetto di una pressione sociale esercitata dalla collettività o da gruppi in essa [...] istituzione ecclesiale è ben documentata dal Common book of prayer e dal suo impiego come strumento di regolazione della condotta sociale (v. Maltby, 1998).
Proprio in ambito religioso l'età moderna si connota per una straordinaria inventività sul ...
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Tabu
Carmela Pignato
Origini e significati del concetto
Approdato a Tongatapu (isole Tonga) nel corso del suo primo viaggio nel Pacifico (1768), il capitano James Cook si era imbattuto nell'insolito [...] ibid., p. 212). Lewis osserva anche che le regole concernenti l'alimentazione animale e gli effetti dell'infrazione mondo, e pertanto il mondo stesso è suddiviso in aree di distanza sociale" (v. Leach, 1964, p. 53). Come possiamo aspettarci, i ...
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Mutamento socioculturale
Piotr Sztompka
Introduzione
L'approccio classico al mutamento sociale
La sociologia è nata come studio del mutamento sociale e culturale. I fondatori della sociologia - Auguste [...] il mutamento dell'ambiente; o ancora l'ineguale distribuzione di privilegi e benefici tra gli strati sociali, che salvaguarda il regolare reclutamento in ruoli e condizioni di status preesistenti, teorizzata dalla cosiddetta 'teoria funzionale della ...
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regolare2
regolare2 v. tr. [dal lat. tardo regulare, der. del lat. class. regŭla «regola»] (io règolo, ecc.). – 1. a. Istituire, dare o imporre una regola o una norma, o un complesso di regole e norme, così che una forza, un’azione o un processo,...
regola
règola s. f. [dal lat. regŭla (der. di regĕre, propr. «guidare diritto»), che significò dapprima «assicella di legno, regolo» e per traslato «regola, norma»; cfr. regolo1 e, per l’analogia del passaggio semantico, canone]. – 1. Modo...