CATEL, Franz (Franz Ludwig; nei documenti romani, spesso, Francesco Catelli)
Agnese Concina Sebastiani
Nacque a Berlino il 22 febbr. 1778 da Friedrich (di famiglia originaria di Sedan) e Elisabeth Wilhelmine [...] in seguito, ma soprattutto nel periodo tedesco. Nel 1797 fece un controluce, dal quale viene esaltata la luminosità del paesaggio. Così nel Giardino di che lo portò a vivere un'intensa vita di relazioni umane e sociali: con i ricchi e i potenti ...
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Tecnica
Paolo Bertetto
Procedimenti tecnici e sviluppi tecnologici
Come grande esperienza della modernità il cinema è insieme una macchina tecnologica e industriale e un'arte di tipo assolutamente nuovo. [...] divenne la macchina da presa per eccellenza del periodo classico, accanto alla Bell and Howell, alla scelte che garantiscono una luminosità assolutamente particolare. Le . Il fuoco veniva cambiato in relazione alla recitazione degli attori ed era ...
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OLANDA
P. Grierson
(olandese Holland)
Regione storica dei Paesi Bassi con il cui nome si indica oggi comunemente, ma impropriamente, l'intero regno dei Paesi Bassi (v. Belgio e Paesi Bassi). È attualmente [...] torri dovesse correre una galleria.Nel periodo in cui nei Paesi Bassi si della navata centrale aumentando la luminosità degli interni, venne praticato sulla subirono necessariamente delle modifiche in relazione al manifestarsi in ambito locale della ...
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Anglonormanna, Arte. Pittura
D. Park
PITTURA
La piccola chiesa di Coombes (Sussex), che sorge isolata sul fianco di una collina non lontano dal canale della Manica, riassume nelle sue pitture murali, [...] in Inghilterra, sia per la luminosità delle finestre vitree e il rifulgere e la vipera è stata messa in relazione con una presunta successiva decorazione della cappella e quella della Francia settentrionale nel periodo in questione, per il quale è ...
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NIKIAS (Νικίας, Nicias)
G. Becatti
2°. - Pittore greco, ateniese, figlio di Nikodemos, operante nel IV sec. a. C. Sulla sua attività abbiamo varie notizie nelle fonti letterarie. Plinio soprattutto (Nar. [...] Nikias. Questa particolare luminosità dei quadri del 361) la collaborazione con questo scultore dovrebbe risalire al periodo giovanile del pittore. Pausania in tre passi (1, presenza si è posto in relazione anche con quello analogo della presenza ...
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MAZZOLA
Valerio Da Gai
– Famiglia di artisti parmensi la cui attività è documentata almeno a partire dall’ultimo decennio del Quattrocento. Secondo i cronisti locali i primi a trasferirsi a Parma furono [...] asprezze formali potrebbero ricollegarsi al periodo della formazione a Cremona, , come conferma anche la luminosità straordinariamente limpida che definisce la e per lo antiporto», nonché nel 1498 in relazione alla tomba di «messer Bueri». Da tali ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La pittura parietale e la creazione di uno spazio immaginario
Claudia Guerrini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Fonti principali per [...] III e la fine del II secolo a.C. (periodo in cui si datano le testimonianze di I stile), per quell’intreccio sapiente di pubbliche relazioni, di liasons politiche e di stucco, nella ricerca di una luminosità particolarmente evidente nella sala detta ...
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RESANI, Arcangelo
Giulia Palloni
RESANI (Reggiani, Rezani), Arcangelo. – Nacque a Roma nel 1670, quartogenito di Carlo, garzone d’oste, e di Chiara, figlia di Belardino. Secondo le puntuali indicazioni [...] dal 1719, infatti, è detto abate. Il periodo faentino, che si protrasse fino al 1722, fu del suo linguaggio, da leggere in relazione all’attività condotta in Italia settentrionale e tuttavia la ribassata luminosità e la rigorosa individuazione del ...
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FIGINO, Giovanni Ambrogio
Roberto Ciardi
Figlio di Giovanni Vincenzo, fabbricante di spade e proveniente da una nota famiglia di armaioli, e di Lucia Grassi, nacque a Milano; l'anno di nascita è incerto.
La [...] ornamentali (alcuni disegni sembrano da porre in relazione con l'esecuzione di vasi di vetro: punto di riferimento per l'oeuvre del periodo maturo o tardo, che diviene pienamente già partecipe della luminosità drammaticamente chiaroscurata di ...
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Vedi APELLE dell'anno: 1958 - 1994
APELLE (᾿Απελλῆς, Apēlles)
D. Mustilli
Pittore, vissuto nel IV sec. a. C. Fu, secondo il concorde giudizio degli antichi, il più grande dei pittori greci.
Nacque probabilmente [...] origine al dipinto, messe in relazione con la congiura di Tiro, in almeno uno dovette essere dipinto a Coo, nel breve periodo in cui l'isola fu in suo potere ( troppo accesi, conferendo all'insieme una luminosità più diffusa, che forse gli antichi ...
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lettura
s. f. [dal lat. tardo lectura, der. di legĕre «leggere», part. pass. lectus]. – 1. a. L’azione di leggere, di decifrare cioè un testo scritto o stampato: la l. di un manoscritto, di un’iscrizione; calligrafia, parola, passo, codice...
spettrale
agg. [der. di spettro]. – 1. Che ha le caratteristiche, l’apparenza di uno spettro, che è simile a uno spettro: a un tratto un rumor di passi, l’apparizione d’una figura disfatta, spettrale (De Roberto); avere un aspetto s., essere...