CISERI, Antonio
Ettore Spalletti
Nacque a Ronco sopra Ascona, in Canton Ticino, il 25 ottobre del 1821, da Giovanni Francesco e da Caterina Materni. Nel 1833 egli si trasferì a Firenze, condottovi dal [...] inoltre, gli consentì di stringere relazioni prestigiose con personaggi di primo piano assoluta nelle opere di questo periodo di commissioni religiose, con una ricerche raggiungono sensibilissimi effetti di luminosità e di trasparenze che hanno ...
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CARUCCI, Iacopo, detto il Pontormo
Silvia Meloni Trkulja
Nacque a Pontorme (donde il soprannome), sobborgo di Empoli, il 24 maggio 1494 da Bartolomeo, pittore allievo di Domenico Ghirlandaio, e da Alessandra [...] ormai scopertamente manieristici, forse in relazione con gli esordi del Rosso Fiorentino e vivido nell'abbagliante luminosità estiva. La decorazione della alla morte di Leone X, e a questo periodo va assegnata la lunetta; il Pontormo riprese poi ...
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DIZIANI, Gaspare
Sergio Claut
Figlio di Giustina e Giuseppe "De Ciano", nacque a Belluno il 24 genn. 1689; fu allievo in patria di Antonio Lazzarini, ultimo interprete provinciale, ma non spregevole, [...] (Garas, 1963, p. 81) è forse in relazione con il già citato disegno di analogo soggetto nel Museo con opere di questo primo periodo di attività che si imposta S. Pietro ai Volti a Cividale. Luminosità diafane, assenza di contrasti chiaroscurali, ...
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AMBROSI, Melozzo degli, detto Melozzo da Forlì
Emma Zocca
Nacque nel 1438 in Forlì, dove la sua famiglia ("de Ambrosiis" o "de Ambroxiis") risiedeva da almeno quattro generazioni. È ignota la professione [...] Melozzo dovesse porsi in relazione col conterraneo Ansuino, corporee e nella chiara luminosità diffusa, profondamente diversa è risulta ch'egli si trovasse presente. A questo periodo romano si attribuisce il mosaico della volta della cappella ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] preminente della Madonna è stato anche messo in relazione con la nascita della loro figlia Maria, viola. I forti sbalzi di luminosità, che quasi fanno sbiancare sanzioni da parte della Repubblica.
In quel periodo aveva dipinto per il duca Alfonso I d ...
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Astronoma statunitense (Lancaster, Massachusetts, 1868 - Cambridge, Massachusetts, 1921), allieva di H. Shapley; a lei si deve la formulazione di una relazione (legge di L.) che lega la magnitudine delle [...] Cefeidi con il periodo della variazione della loro luminosità. ...
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Leonardo Da Vinci - «Se la pittura è scienzia»
Edoardo Villata
La vita
Leonardo nacque probabilmente a Vinci (anche se non nell’edificio rurale che la tradizione addita come luogo natale) il 15 aprile [...] per la devozione privata (a questo periodo risalgono diversi studi per una Madonna Windsor, di tanto felice, ariosa luminosità.
La maniera moderna
L’invasione è che non abbiamo alcuna notizia della relazione tra il Moro e Lucrezia anteriore al ...
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Ansia, depressione, stress
Umberto Galimberti
Ansia
Il termine ansia è spesso assimilato a quello di angoscia perché la distinzione terminologica è reperibile solo nelle lingue di origine latina. In [...] attesta non appena l’angoscia se n’è andata. Nella luminosità dello sguardo sorretto dal ricordo ancora fresco, dobbiamo dire: conflittualità psichica rintracciandola nel periodo preedipico, Melanie Klein ha messo in relazione l’angoscia depressiva ...
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CATEL, Franz (Franz Ludwig; nei documenti romani, spesso, Francesco Catelli)
Agnese Concina Sebastiani
Nacque a Berlino il 22 febbr. 1778 da Friedrich (di famiglia originaria di Sedan) e Elisabeth Wilhelmine [...] in seguito, ma soprattutto nel periodo tedesco. Nel 1797 fece un controluce, dal quale viene esaltata la luminosità del paesaggio. Così nel Giardino di che lo portò a vivere un'intensa vita di relazioni umane e sociali: con i ricchi e i potenti ...
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FIGINO, Giovanni Ambrogio
Roberto Ciardi
Figlio di Giovanni Vincenzo, fabbricante di spade e proveniente da una nota famiglia di armaioli, e di Lucia Grassi, nacque a Milano; l'anno di nascita è incerto.
La [...] ornamentali (alcuni disegni sembrano da porre in relazione con l'esecuzione di vasi di vetro: punto di riferimento per l'oeuvre del periodo maturo o tardo, che diviene pienamente già partecipe della luminosità drammaticamente chiaroscurata di ...
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lettura
s. f. [dal lat. tardo lectura, der. di legĕre «leggere», part. pass. lectus]. – 1. a. L’azione di leggere, di decifrare cioè un testo scritto o stampato: la l. di un manoscritto, di un’iscrizione; calligrafia, parola, passo, codice...
spettrale
agg. [der. di spettro]. – 1. Che ha le caratteristiche, l’apparenza di uno spettro, che è simile a uno spettro: a un tratto un rumor di passi, l’apparizione d’una figura disfatta, spettrale (De Roberto); avere un aspetto s., essere...