Segno di punteggiatura (,) che indica pausa debole all’interno del periodo. informatica In informatica e nei sistemi di codificazione numerica, la rappresentazione in v. mobile (floating point) è un metodo [...] quale un numero n risulta individuato da due gruppi x e y di cifre di estensione prefissata, detti mantissa ed esponente, tramite la relazione n=xby in cui b è la base del sistema di numerazione impiegato (se la base è 10 il metodo si identifica con ...
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In senso ampio, la costituzione e la distribuzione degli elementi che, in rapporto di correlazione e d’interdipendenza funzionale, formano un complesso organico o una sua parte; è così chiamato anche il [...] essere generate.
Matematica
Si dice che un insieme E, di natura qualunque, è dotato di una s. se su E sono state definite relazioni che sono a loro volta funzioni di zero, una o più variabili a valori in E stesso (ordinamenti, operazioni) o in altri ...
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Storico e filologo belga (Gand 1872 - Lovanio 1950). Gesuita, prof. a Lovanio di patristica (1906) e storia dei dogmi (1915), poi all'Univ. Gregoriana di Roma (1925-32). I suoi interessi per la storia [...] verso lo studio della formazione della scolastica, soprattutto nel sec. 12º, di cui ha studiato i molteplici aspetti in relazione allo sviluppo del pensiero teologico e canonistico (Le mouvement théologique du douzième siècle, 1914, 2a ed. 1948). Con ...
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Ciascuno degli enti astratti che costituiscono una successione ordinata e che, fatti corrispondere ciascuno a ciascun oggetto preso in considerazione, servono a indicare la quantità degli oggetti costituenti [...] tra coppie ordinate qualsivoglia di n. naturali, (a, b), (c, d):
R[(a, b), (c, d)] def a+d = b+c.
Attraverso la relazione R si esprime l’idea intuitiva del sussistere o meno di ‘una stessa differenza’ fra il primo e il secondo elemento di ogni coppia ...
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Caso grammaticale caratterizzato nelle lingue indoeuropee dalla massima uniformità desinenziale, dall’elevata frequenza, da notevole stabilità diacronica. La sintassi scolastica moderna distingue diversi [...] significati (durata, estensione, termine di movimento). Si distinguono inoltre, in opposizione all’a. ordinario: a) a. di relazione, corrispondente ai costrutti italiani «quanto a, relativamente a, per quanto riguarda» e simili; b) a. dell’oggetto ...
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Una delle fondamentali dimensioni di ➔ variazione linguistica è quella che nella linguistica continentale europea (con termine introdotto negli anni Sessanta da E. Coseriu; cfr. Coseriu 1973) è chiamata [...] diverse situazioni comunicative e consiste nei differenti modi in cui vengono realizzati i messaggi linguistici in relazione ai caratteri dello specifico contesto presente nella situazione; viene quindi anche detta variazione situazionale. Il termine ...
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Nelle lingue si hanno fenomeni di semplificazione quando una struttura più complessa è sostituita da una più semplice, cioè «più facile, più agevole, […] meno impegnativ[a] ecc. a qualche livello per l’utente» [...] : 43). Due avvertenze sono necessarie:
(a) il concetto di semplificazione dev’essere sempre inteso in termini locali, cioè in relazione all’ambito linguistico a cui si fa riferimento;
(b) quel che si semplifica da un lato non necessariamente rende il ...
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Linguistica
Si dice di suono (vocale o consonante) non nasale, cioè privo di risonanza nelle fosse nasali.
Psicologia
In psicologia, spazio o., la prima e primitiva fase della coscienza dello spazio, [...] , già nella prima infanzia, delle caratteristiche della bocca e delle labbra quali ‘organi esecutivi’ della libido. La relazione oggettuale tipica della fase o. è l’incorporazione. K. Abraham ha introdotto nella fase o. una suddivisione basata ...
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Nella grammatica tradizionale il termine attributo indica un aggettivo che serve a determinare o caratterizzare un nome da cui dipende (Dardano & Trifone 1997: 127-129). In un’accezione più ampia (che [...] in entrambe le funzioni; alcuni però hanno solo quella attributiva. Sono aggettivi solo attributivi gli aggettivi di relazione (➔ relazione, aggettivi di), cioè i denominali del tipo presidenziale «relativo al presidente» o paterno «relativo al padre ...
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L’atto e l’effetto del muoversi, cioè dello spostarsi di un corpo da una posizione o configurazione a un’altra; si contrappone a quiete ed è sinonimo di movimento, a cui in genere è preferito nel linguaggio [...] atto di m. è rotatorio). Applicando la [1] a un punto Ω che non appartenga all’asse di Mozzi e sottraendo dalla [1] la relazione che così si ottiene, si ha la formula fondamentale della cinematica rigida:
[2] v = vΩ + ω × ΩP,
che presenta l’atto di m ...
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relazione
relazióne s. f. [dal lat. relatio -onis, der. di referre «riferire», part. pass. relatus]. – 1. L’azione e il fatto di riferire, e il testo stesso, orale e scritto, con cui si riferisce, e la sua forma: fare, presentare una r.; r....
relazionare
v. tr. e intr. [der. di relazione] (io relazióno, ecc.). – 1. tr. Informare, ragguagliare con una relazione (usato spec. nel linguaggio burocr.): r. il questore sugli incidenti della nottata. 2. intr. (aus. avere) a. Entrare in...