Filosofo (Dysert, Irlanda, 1685 - Oxford 1753). Studiò a Dublino presso il Trinity College, dove fu anche lettore (dal 1707 al 1724), insegnando di volta in volta greco, ebraico e teologia. Ministro della [...] ben presto rinunciare al suo progetto. Costante nella filosofia di B. la preoccupazione di difendere l'ortodossia della religioneanglicana contro gli attacchi di atei, deisti e liberi pensatori. Questo intento apologetico muove le analisi che B ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giulio Cesare Vanini
Francesco Paolo Raimondi
Spirito inquieto, che si sente investito del compito civile di un profondo rinnovamento politico-culturale dell’uomo e della società, Giulio Cesare Vanini [...] 1613, ff. 413-14), in cui il pontefice concesse il perdono previa comparizione spontanea e formale abiura della religioneanglicana.
Venuto a conoscenza del suo tentativo di lasciare l’Inghilterra, il 2 febbraio 1614 Abbot pose Vanini agli arresti ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] al molteplice sensibile. Si ricordano inoltre gli studi sul mito e le religioni e le analisi ermeneutiche e fenomenologiche (M. Eliade, H.G. Ha avuto uso limitato nelle liturgie occidentali, ma compare nel servizio liturgico della Chiesa anglicana. ...
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(ingl. Scotland) Regione della Gran Bretagna settentrionale (77.925 km2 con 5.168.500 ab. nel 2008; densità 66 ab./km2); capitale Edimburgo. Vi si possono distinguere, da N a S, tre zone morfologiche: [...] di identificare la causa della S. con quella della religione evangelica. L’alleanza con Elisabetta, di cui Maria imporre un nuovo rituale e una disciplina modellata su quella anglicana, e quando i vescovi tentarono di introdurre la nuova liturgia ...
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Per I. si intende sia l’età della storia d’Europa compresa tra la conclusione delle guerre di religione del 17° sec. o la rivoluzione inglese del 1688 da un lato e la Rivoluzione francese del 1789 dall’altro, [...] e A. Pope. Una vivace reazione al deismo da parte anglicana ebbe i suoi più originali protagonisti nei vescovi e apologisti J. non consente di ridurre a una formula la critica illuministica della religione; e il quadro si fa ancor più folto se vi si ...
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Botanica
Si dice di parti od organi che non sono uniti fra loro o con altro organo; per es., i filamenti staminali l. (nella sofora e in altre Fabacee), che si contrappongono a quelli uniti o concresciuti, [...] storicamente più interessante – nei teorici inglesi del deismo, della religione naturale e della tolleranza religiosa: così il primo ‘manifesto , fondata nel 1847), in contrapposizione alla Chiesa anglicana.
Altrove l’indipendenza delle l. Chiese è ...
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Filosofo (Wantage, Berkshire, 1692 - Bath 1752); presbiteriano, aderì (1713) alla chiesa anglicana e nel 1718 ne fu ordinato sacerdote. Segretario (1736) della regina Carolina, vescovo di Bristol (1738), [...] il bene nell'intervento di una coscienza mediatrice tra le passioni egoistiche e la benevolenza (Fifteen sermons, 1726). Nella Analogy of religion natural and revealed to the constitution and course of nature (1736) difese contro il deismo la ...
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Tolleranza
Carlo Augusto Viano
1. La fine della tolleranza
Nel 1791 Thomas Paine sosteneva in The rights of man che la Costituzione francese "aveva abolito la tolleranza, o rinunciato a essa, ma aveva [...] continuò a riconoscere il primato della Chiesa anglicana. Il protestantesimo non anglicano, erede delle tradizioni 1598 la Francia avrebbe conosciuto la fine delle guerre di religione soltanto con l'editto di Nantes, che riconosceva la divisione ...
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Il Rinascimento. Il contesto culturale e istituzionale
Cesare Vasoli
Il contesto culturale e istituzionale
La crisi politica e religiosa europea tra Trecento e Quattrocento
Tracciare un quadro sintetico [...] presto le dottrine calviniste, in opposizione alla Chiesa anglicana ufficiale, nonostante che questa, in molti suoi preti è già detto come si aprisse, in Germania, una guerra di religione che ebbe varie fasi e momenti di relativa superiorità, sia per ...
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sandemanista
s. m. e f. [dal nome di R. Sandeman (1718-1771), genero dell’ecclesiastico presbiteriano John Glas, di cui affiancò l’opera in Inghilterra e in America] (pl. m. -i). – Nella storia della religione anglicana, lo stesso che glasita.
altare
s. m. [lat. volg. e tardo altare (class. altaria -ium), di origine incerta]. – 1. Superficie piana, in genere elevata dal suolo (ma in alcune religioni appoggiata direttamente sul terreno), per lo più di pietra o marmo e di forma rettangolare,...