Spesso si ritiene che la fede cristiana sia difficilmente avvicinabile al pensiero femminista e che anzi, si ponga se non in antitesi, quanto meno in contraddizione con l’aspirazione ad un mondo più inclusivo [...] si riferisce ad una delle otto porte, sacre alla religione ebraica, delle mura di Gerusalemme che portava al Tempio che tuttз restassimo. La queerness è una vera e propria pratica cristiana che permette di comprendere come il confine, il limite, non ...
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«Il tarantismo è la cura del morso di un mitico ragno avvelenatore, la taranta, mediante il simbolismo della musica, della danza e dei colori. [...] Morso, veleno, crisi e cura presentano nel tarantismo [...] . Egli evidenziò l'importanza della cappella dei SS. Pietro e Paolo a Galatina, dove il rito pagano si fondeva con la religionecristiana, creando un contesto in cui il sacro e il profano si incontravano.Accanto a De Martino, Pier Paolo De Giorgi ha ...
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Il pensiero della colonizzazione/liberazione ebraica della Palestina può sublimarsi nel motto: «Una terra senza popolo per un popolo senza terra». Per coloro che la presero alla lettera, è anche una tremenda [...] antica terra di Canaan. In maggioranza arabi, ma vi erano anche cristiani; pochi, se non quasi assenti, gli ebrei. Perciò, quanto vincolante. Perciò non si può affatto dire che la religione ebraica, proprio per questa assenza di una qualunque libertà ...
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La questione mediorientale del conflitto tra Israele e Palestina costituisce uno dei fenomeni storico-giuridici più complessi, in cui, come succede quando si discute di geopolitica, etica e machiavellismo [...] maggior parte dei paesi occidentali o a maggioranza cristiana) mentre dall’altra si abbraccia una visione altre parole, la semplice rappresentazione di come la religione della maggioranza guadagni vantaggi rispetto alle minoranze non ebraiche ...
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La Bibbia si pone al centro della tradizione ebraica in quanto testo sacro latore della legge perfetta e divina in forma scritta. Prende il nome ebraico di Tanàkh, acronimo che lega in sé inscindibilmente [...] dall’intrinseca e inamovibile velatura sacra con cui la religione ha avvolto il testo, determinandone in maniera univoca e da quelle orientali, in particolare la giudaica e la cristiana, spezzando il legame fra filologia e Cristianesimo (Cerasuolo ...
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In principio fu uno schiavo greco. Era il 324 quando l’imperatore Eziana II impose il Cristianesimo quale religione di Stato dell’Impero etiope, ben 56 anni prima dell’Editto di Tessalonica. Convertito [...] a tutti, mentre un monachesimo capillarmente diffuso in ogni villaggio si era fatto custode delle tradizioni. La religionecristiana era il collante politico dello Stato, pur senza dover utilizzare alcuna gerarchia interna o azione pastorale, come ...
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religione
religióne s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare «legare», con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]. – 1. a. Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo...
cristianita
cristianità s. f. [dal lat. tardo christianĭtas -atis]. – 1. a. ant. Religione cristiana: diffondere la c.; ridurre a c. gli infedeli. b. L’esser cristiano; sentimento, spirito cristiano: affermare la propria c.; un pensatore di...
Genio del cristianesimo ovvero le bellezze della religione cristiana
(Génie du christianisme ou beautés de la religion chrétienne) Opera di F.-R. de Chateaubriand pubblicata qualche giorno dopo il concordato con la Chiesa di Roma (8 apr....
L’imperatore e la Chiesa
Dalla tolleranza (312) alla supremazia della religione cristiana (380), alle contese per la cattolicità delle chiese
Antonio Carile
La mentalità tardoantica implica la continuità attraverso processi di reduplicazione...