Cultura ebraica
Piero Morpurgo
Una valutazione della cultura ebraica e del suo rapporto con la produzione federiciana non può prescindere dalla profonda influenza che il mondo ebraico ebbe nel contesto [...] certezza abbandonò il cristianesimo nel 1102 il prete Giovanni di Oppido Lucano, mentre più incerta è l'adesione alla religioneebraica dell'arcivescovo Andrea di Bari nel 1066. Il fenomeno non era affatto raro in quell'epoca ed è confortato anche ...
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tetragramma Nome dato da Filone di Alessandria alle quattro lettere che compongono la forma scritta del termine ebraico usato per indicare il Dio d’Israele: YHWH; mancando le vocali, la pronuncia esatta [...] si tramandò oralmente. Nella religioneebraica il t. è oggetto di rispetto e attenzioni particolari: è proibito cancellarlo, e già in epoca veterotestamentaria era proibito pronunciarlo: solo i sacerdoti potevano farlo in determinate occasioni ...
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Razzismo
George L. Mosse
di George L. Mosse
Razzismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Le concezioni razzistiche nel Settecento e nel primo Ottocento. 3. Maturazione e diffusione dell'ideologia razzistica [...] come Drumont e M. Barrès parlarono della razza francese come contrapposta alla razza ebraica, ma furono anche attenti a rendere verbalmente omaggio alla religioneebraica. Il giudaismo non doveva essere toccato, anche se gli Ebrei moderni avevano ...
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Per comprendere il nesso tra storia della lingua e storia della Chiesa è sufficiente ricordare i caratteri cruciali delle cosiddette religioni abramitiche, le religioni, cioè, che vedono nelle vicende [...] nelle Scritture rivelate da Dio e assegnano una funzione insostituibile alla parola. Se a ciò si aggiunge che, rispetto alla religioneebraica, le altre due fanno del proselitismo o un dovere morale (islam) o il fulcro su cui ruota l’intera dottrina ...
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dispotismo
Governo esercitato da una sola persona o da un ristretto gruppo di persone in modo assolutistico e arbitrario, senza alcun rispetto per la legge. Il d. è uno dei concetti politici che, illustrato [...] , apertura dei pubblici uffici a tutte le confessioni cristiane ed estensione dei diritti civili ai sudditi di religioneebraica. Giuseppe II istituì anche un nuovo sistema scolastico, obbligatorio nel ciclo primario, e sostenne con rinnovato vigore ...
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Denominazione, sorta in ambito cristiano negli Stati Uniti agli inizi del 20° sec., ed estesa poi alle due altre religioni monoteiste, ebraica e musulmana, per indicare genericamente i movimenti, dapprima [...] protestantesimo statunitense, come l’America latina.
F. ebraico
Per quanto riguarda l’ebraismo, sotto l’etichetta di f. si possono designare vari movimenti caratterizzati dalla mescolanza di religione e politica, dal richiamo ai fondamenti biblici e ...
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Giudaismo
LLouis Jacobs
di Louis Jacobs
Giudaismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Movimenti. a) Ortodossia. b) Riforma. c) Giudaismo conservatore. d) Ricostruzionismo. e) Sionismo. 3. Il pensiero del [...] regolari conferenze durante le quali alterna astrusi temi cabbalistici con sermoni popolari sulla necessità di perpetuare la religioneebraica. Spesso queste conferenze vengono trasmesse ai hasidim di tutto il mondo. Lubavitch ha anche una sua casa ...
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VIOLENZA
Giovanni Jervis
Birgitta Nedelmann
Luciano Pellicani
Psicologia sociale
di Giovanni Jervis
Definizione
In senso lato si designa come violenza un'alterazione del corso naturale degli eventi, [...] Per gli ebrei ortodossi questo sistema di uccisione rappresenta una profonda umiliazione, in quanto secondo la religioneebraica devono essere osservati determinati rituali di sepoltura (v. Nedelmann, 1998) . La profanazione dei cadaveri costituisce ...
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Religione
Carlo Rocchetta
Il concetto di religione non può essere definito astrattamente, al di fuori di una posizione culturale storicamente determinata e di un riferimento a specifiche formazioni [...]
Il cristianesimo nasce nel quadro dell'antropologia ebraica. Il corpo è egualmente considerato come un nel sufismo successivo, si svilupperà la dimensione mistica della religione islamica: una dimensione che accentuerà ancor più l'abbandono ...
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Nella religione, la v. ecclesiastica, come distintivo permanente e non soltanto liturgico della professione sacerdotale, si trova nelle religioni cosiddette primitive e in quelle misteriche, non in quelle [...] rituale che guida il magistrato nella celebrazione dei riti. Nelle religioni misteriche il sacerdote veste sempre in maniera speciale: v. imperiale, con qualche influsso della tradizione ebraica dovuto alla lettura rituale delle sacre scritture ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
sinagoga
sinagòga s. f. [dal lat. tardo synagoga, gr. συναγωγή, propr. «adunanza» (comp. di σύν «con, insieme» e ἄγω «condurre»), passato presso gli Ebrei (analogam. al termine ἐκκλησία presso i cristiani: v. chiesa) dal sign. di «comunità»...