Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] lingua indoeuropea. È solo dopo questo periodo, però, che si può cogliere il processo creativo il cui frutto sarà la religioneromana.
La prima tappa di cui ci si può fare un’idea abbastanza precisa appare strettamente connessa con l’unificazione di ...
Leggi Tutto
Archeologo, storico, numismatico (Pomez, Pest, 1895 - Princeton 1981), prof. all'univ. di Debrecen (1927-30), poi a Budapest. Trasferitosi in Svizzera, passò poi a Princeton (USA). Socio straniero dei [...] Unni e si è dedicato anche alla classificazione del materiale romano dell'Ungheria, allo studio di aspetti della religioneromana e della monetazione imperiale. Negli ultini decenni la sua feconda attività di ricerca registra uno spiccato interesse ...
Leggi Tutto
Archeologo, studioso di topografia antica, nato a Prato il 18 giugno 1917, morto a Marina di Pietrasanta (Lucca) il 28 luglio 1988. Allievo di G. Lugli, dal 1961 gli successe nella cattedra di Topografia [...] , 1959-60; Lavinium I, 1972). A un primo consuntivo sulle tematiche connesse all'arrivo di culti allogeni nella religioneromana arcaica e in particolare all'assimilazione e alla rielaborazione del mito di Enea nella storiografia antica e in Virgilio ...
Leggi Tutto
(gr. Δία) Nome di una dea (di-u-ja; di-wi-ja) nelle tavolette micenee di Pilo e Cnosso. Si pensa che in origine fosse una figura femminile di Zeus, tuttavia già affiancato in quel pantheon da Era. Testimonianze [...] posteriori di una divinità chiamata D. si hanno in Panfilia e nel Peloponneso.
Nella religioneromana, Dea D. è una divinità protettrice della fertilità della terra; identificata con la Terra madre; ebbe sede di culto prima sul Palatino, poi al ...
Leggi Tutto
LAVINIO
Maria Fenelli
(XX, p. 645; App. IV, II, p. 311)
La prosecuzione di ricerche topografiche e scavi sistematici effettuati nell'area urbana e nell'immediato suburbio ha fornito nuovi elementi per [...] ivi 1988, pp. 33-40; A. Momigliano, La leggenda di Enea in Italia fino all'età imperiale, in Saggi di Storia della ReligioneRomana, Brescia 1988, pp. 171-83; A. Dubourdieu, Les origines et le développement du culte des Pénates à Rome, Roma 1989, pp ...
Leggi Tutto
L'archeologia delle pratiche funerarie. Mondo romano
Nadia Agnoli
Le aree, le sepolture, i corredi e i riti
Fonti scritte e testimonianze archeologiche concorrono a ricostruire in modo soddisfacente [...] in mancanza di fonti che esplicitino il significato di queste raffigurazioni. La religioneromana, pur nella varietà delle sue dottrine, non è una religione soteriologica; a differenza del cristianesimo, essa non prevede il concetto di salvezza ...
Leggi Tutto
L'archeologia delle pratiche cultuali. Mondo romano
Nadia Agnoli
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
Gli spazi del culto
Priva di dogmi, rivelazioni ed esplicite professioni di fede, [...] Tiberio). Il culto di Mitra, divinità di origine persiana, fu l'ultimo in ordine di tempo ad essere introdotto nella religioneromana, ma in compenso ebbe un'ampia diffusione tutt'oggi documentata dai numerosi mitrei. Il culto, in virtù delle sue ...
Leggi Tutto
GENIO
W. Fuchs
Il G. è una figura centrale e peculiare della religioneromana, Certamente non derivata dall'ambiente greco. Si possono forse rintracciare determinati lineamenti sino allo stato etrusco [...] e debbono consolidare e custodire il loro successo o la loro tranquillità, la loro solennità e purezza. In tal modo nella religioneromana si giunge a dare non minore rilievo al genius loci con tutte le sue varietà come il genius theatri, il genius ...
Leggi Tutto
NILO (Νεῖλος, Nilus)
N. Bonacasa
A. M. Roveri
F. Bonacasa
A. M. Roveri
Fiume dell'Egitto, nasce a S dell'equatore dal lago Vittoria-Nyanza attualmente dalla confluenza di due soli bracci, mentre in [...] del culto del N. è da connettere piuttosto con le teorie panteistiche greche a sfondo mitologico, riflesso anche dalla religioneromana (e l'analogo culto del Tevere) che elessero a divinità personificazioni di fiumi e di monti; questa tendenza ...
Leggi Tutto
Vedi CAPITOLIUM dell'anno: 1959 - 1994
CAPITOLIUM
F. Castagnoli
Dal nome di uno dei monti di Roma, Capitolium, oggi Campidoglio, prendeva nome il tempio di Giove, Giunone, Minerva, innalzato sulla sommità [...] sulla sommità del colle capitolino in un santuario di grandiosità eccezionale ebbe, fino dalle origini, importanza preminente nella religioneromana e il significato di tutela religiosa di tutta la città e dello Stato, e divenne il culto nazionale ...
Leggi Tutto
religione
religióne s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare «legare», con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]. – 1. a. Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...