La cittadinanza attiva: nascita e sviluppo di un'anomalia
Giovanni Moro
L’emergere e lo svilupparsi in Italia, a partire dagli anni Settanta del 20° sec., di nuove forme di attivismo organizzato dei [...] volontariato; cooperazione e solidarietà internazionale; religione; relazioni sindacali e rappresentanza di interessi Senza scopo di lucro, a cura di G.P. Barbetta, Bologna 1996.
Civic engagement in American democracy, ed. T. Skocpol, M. P. Fiorina, ...
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Questo contributo ricostruisce brevemente la vicenda storico-politica delle regioni e delle province a statuto speciale, le loro esperienze e il loro significato autonomistici. Si offre, da un lato, una [...] dove si incontrano differenti comunità etnolinguistiche e culturali (religione e istruzione, uso pubblico della lingua e democracy work, Princeton 1993 (trad. it. La tradizione civica nelle regioni italiane, Milano 1993).
V. Marchetti, Dallo statuto ...
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FOSCOLO, Ugo
Mario Scotti
Nacque a Zante, isola dell'arcipelago Ionio allora sotto il dominio di Venezia, il 6 febbr. 1778. Suo padre, Andrea, medico corcirese, contava ventiquattro anni, sua madre, [...] inediti: i frammenti Della poesia, dei tempi e della religione di Lucrezio, le annotazioni in margine al poemetto Haiti di capobattaglione. Il 22 stese un Ordine del giorno alla guardia civica, in cui esortava i soldati del Regno Italico a porsi ...
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La letteratura dell’Italia unita
Enrico Ghidetti
Il primo e più significativo dei libri di memorie che l’Italia del Risorgimento consegnò all’Italia unita, I miei ricordi di Massimo d’Azeglio, si deve [...] dello sviluppo della giovane società nazionale, quale la civica amministrazione volle ostentare con la grande Esposizione nazionale di lettore di poesia e di apostolo di quella «religione delle lettere» cui seppe convertire una schiera di allievi ...
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CAPPONI, Gino
Piero Treves
Nacque in Firenze il 13 sett. 1792, nell'avito palazzo di via S. Sebastiano, che dal giorno della sua morte perpetua il suo nome, unico figlio del marchese Pier Roberto e [...] fittizia esistenza: e cui non dovevano sopravvivere se non gli uomini di religione, amici o avversi, che il C. conobbe, come il "giansenista quanto di mobilitare contro essi le forze della guardia civica e dell'esercito. Ma coerente, sia in politica ...
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SCHIAVITÙ
Emilio Gabba e Raimondo Luraghi
1. Schiavitù nel mondo antico di Emilio Gabba
2. Schiavitù nell'età moderna di Raimondo Luraghi
Schiavitù nel mondo antico
di Emilio Gabba
Considerazioni [...] sistema romano di rafforzare con le manomissioni il corpo civico, mettendolo in grado di inviare fuori un gran plebe urbana si era schierata a difesa degli schiavi).
Che la religione cristiana, che si andava diffondendo fra i ceti inferiori e gli ...
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CARLO ALBERTO, re di Sardegna
Giuseppe Talamo
Nato a Torino il 2 ott. 1798 da Carlo Emanuele, principe di Carignano, e da Maria Cristina Albertina, principessa di Sassonia Curlandia, venne tenuto a [...] Rousseau"; 3) che il Vaucher era un sociniano e la sua religione era basata su di un razionalismo teologico, non semplicemente filosofico.
La per i condannati del 1821 e del '31, la guardia civica, e, soprattutto, la costituzione. Di fronte a tali ...
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Fisionomia elettorale delle regioni italiane
Piergiorgio Corbetta
Gianluca Passarelli
«Se v’è in Italia un ente sociale che si chiama provincia di Pisa o di Cremona, v’è anche un altro ente più grande [...] di governo autonome e lo sviluppo di meccanismi di partecipazione civica e di collaborazione fra i cittadini; mentre le dinastie : le divisioni più profonde erano di classe e di religione, ma erano anche radicate su specifici territori (la ‘ ...
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Giampaolo Calchi Novati
I popoli, i paesi e le realizzazioni che fanno parte di ciò che passa sotto il nome di ‘Sud del mondo’ si sono affermati per distacco dal Nord attraverso un processo di emancipazione [...] di esercitare un ruolo di leadership e forgiare alleanze con gruppi civici e controparti nel Nord. A partire dal 1999, con i rapporti di forza all’interno della società, la religione e le consuetudini.
La discussione sull’essenza del nazionalismo ...
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GUICCIARDINI, Francesco
Pierre Jodogne
Gino Benzoni
Nacque a Firenze il 6 marzo 1483, terzogenito di Piero di Iacopo e di Simona di Bongianni Gianfigliazzi, che ebbero undici figli, tra cui cinque [...] a se stesso. E "non per liberar[s]i" dei doveri della "religione" (per tal verso il G. non saluta con favore la Riforma e, solo legittima, ma persino virtuosa con forte valenza civica, da non riportare all'indiscriminato impulso dell'"ambizione ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
biotestamento
s. m. Documento con cui chi fa testamento esprime la propria volontà circa i trattamenti ai quali desidererebbe o no essere sottoposto nel caso in cui, nel decorso di una malattia o per traumi improvvisi, non fosse più in grado...