Polonsky, Abraham (propr. Abraham Lincoln)
Regista e sceneggiatore statunitense, nato a New York il 5 dicembre 1910 e morto a Los Angeles il 26 ottobre 1999. Ebbe una carriera drammatica e contrastata: [...] un anomalo western antirazzista, Tell them Willie Boy is here (1969; Ucciderò Willie Kid).
Figlio di immigrati russi di religioneebraica, nel 1935 si laureò in legge alla Columbia University. Iniziò a esercitare come avvocato, ma dal 1937 si dedicò ...
Leggi Tutto
Waxman, Franz (propr. Wachsmann, Franz)
Marta Tedeschini Lalli
Compositore e direttore d'orchestra tedesco, naturalizzato statunitense, nato a Königshütte (Alta Slesia, od. Chorzów, Polonia) il 24 dicembre [...] ; Un posto al sole) di George Stevens; ricevette inoltre dieci nominations al premio.
Figlio di un industriale di religioneebraica, dal 1924 compì studi musicali a Dresda e a Berlino, guadagnandosi nel contempo da vivere come pianista nei nightclub ...
Leggi Tutto
Mutilazione
Giancarlo Urbinati
Mutilazione è termine generico che comunemente indica l'asportazione, in seguito a trauma o a intervento chirurgico, di una parte importante del corpo, per lo più di un [...] , la più nota è la circoncisione (v.) maschile, cioè l'asportazione del prepuzio. Tale pratica, prescritta dalla religioneebraica, è comune anche a numerose altre culture, ove ha carattere rituale, segnando in genere il passaggio dall'infanzia all ...
Leggi Tutto
idolatria
Cecilia Gatto Trocchi
Adorazione delle immagini
Composta dalle parole greche èidolon ("immagine") e latrìa ("adorazione"), la parola idolatria è spesso sinonimo di paganesimo e di politeismo, [...] o icone legata al politeismo poteva indurre all'adorazione di molteplici dei e ciò era considerato dalla religioneebraica, rigidamente monoteista (monoteismo), come il più grave dei peccati. Nel cristianesimo cade la proibizione di raffigurare Dio ...
Leggi Tutto
Palmer, Lilli
Francesco Costa
Nome d'arte di Lilli Marie Peiser, attrice teatrale e cinematografica tedesca, nata a Posen (od. Poznań, Polonia) il 24 maggio 1914 e morta a Los Angeles il 27 gennaio [...] per la sua interpretazione in The four poster (1952; Letto matrimoniale) diretto da Irving Reis.
Figlia di un medico tedesco di religioneebraica e di un'attrice austriaca, subito dopo la fine della Prima guerra mondiale si trasferì con la famiglia a ...
Leggi Tutto
Weiss, Jiří
Regista cinematografico ceco, nato a Praga il 29 marzo 1913 e morto a Santa Monica (California) il 9 aprile 2004. Le sue regie si sono distinte per funzionalità narrativa, versatilità espressiva, [...] i principali gruppi linguistici o religiosi della Boemia, cechi, tedeschi ed ebrei.
Proveniente da una famiglia borghese di religioneebraica, W. studiò diritto, ma nel 1934 abbandonò l'università per dedicarsi al cinema, e dirige diversi documentari ...
Leggi Tutto
Mardocheo
Gian Roberto Sarolli
Patrigno e zio di Ester, riuscì a salvare gli Ebrei dalla completa distruzione ordinata da Aman (v.), il potente ministro di Assuero, re di Persia. D. lo vede in sogno [...] azioni di M. nel Libro di Ester (quali esempi limite basterà citare: la raccomandazione a Ester di non tradire mai la religioneebraica [Esth. 2, 10]; la sua franchezza nello svelare ad Assuero gl'inganni degli eunuchi Bagatan e Tares [2, 22]; il suo ...
Leggi Tutto
Raffaele
Angelo Penna
Tale nome non si legge mai nelle opere di Dante. Il poeta l'indica con una parafrasi: elencando gli arcangeli, specifica il terzo - dopo Gabriele e Michele - con le parole l'altro [...] che Tobia rifece sano (Pd IV 48).
Nel periodo postesilico, quando nella religioneebraica si svilupparono molto l'angelologia e la demonologia, si manifestarono due tendenze: una, palese in modo speciale in Ezechiele e in alcuni capitoli di Daniele, ...
Leggi Tutto
decima
Il problema delle d. ecclesiastiche, che il cristianesimo aveva ereditato dalla religioneebraica (sanciva l'obbligo di offrire al tempio il decimo dei frutti della terra e degli animali il Lev. [...] 27, 30-34; cfr. anche Deuter. 14, 22-27), era stato a lungo dibattuto nel sec. XIII, dopo le norme stabilite dal III concilio Lateranense, del 1179; nuove regole erano state sancite da Celestino III e ...
Leggi Tutto
chazary
Antica popolazione seminomade, probabilmente di origini turche, che nel sec. 6° fondò un grande Stato nelle steppe dell’od. Russia meridionale, tra il basso Volga e il medio Dnepr, abbracciando [...] nel contempo la religioneebraica. Capitale dello Stato dei c. era la città d’Itil′ sul Volga. ...
Leggi Tutto
ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
sinagoga
sinagòga s. f. [dal lat. tardo synagoga, gr. συναγωγή, propr. «adunanza» (comp. di σύν «con, insieme» e ἄγω «condurre»), passato presso gli Ebrei (analogam. al termine ἐκκλησία presso i cristiani: v. chiesa) dal sign. di «comunità»...