A quasi tutte le forme della vita religiosa è comune l'esistenza di un rapporto con potenze superiori; non tutte però si possono qualificare come divinità. Negli stadî inferiori, sono oggetto della religiosità [...] alato), quale si vede in rilievo nei monumenti degli Achemenidi. La rappresentazione figurata della divinità è particolarmente estranea alle religioni monoteistiche: essa manca nella religioneebraica e nell'islamismo. Per l'arte cristiana, v. dio. ...
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MENDELSSOHN (Mendelssohn-Bartholdy), Jakob Ludwig Felix
Fernando LIUZZI
Musicista, nato ad Amburgo il 3 febbraio 1809 da Abramo M. banchiere, figlio di Moses M. (v.) e Lea Bartholdy, essa pure di cospicua [...] casata di finanzieri, il cui cognome fu aggiunto al proprio da Abramo M., allorché questi passò dalla religioneebraica alla protestante. Stabilita la famiglia nel 1811 a Berlino, il piccolo Felice e la sorellina Fanny, di tre anni maggiore, ...
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INIZIAZIONE
Nicola Turchi
. L'iniziazione è data da un insieme di riti che esprime e consacra il passaggio dell'individuo da uno stato o condizione di vita religiosa e sociale a un altro del tutto nuovo, [...] votato. Ma in germe soltanto; perché mentre le religioni di mistero mirano alla palingenesi morale, proiettano nell' p. 9). Sono pure in certo senso un'iniziazione nella religioneebraica la circoncisione e il bagno rituale imposto al proselita, e, ...
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TALLINN (in ted. Reval; in russo Revel′; A. T., 58)
Michael HALTENBERGER
Francesco TOMMASINI
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Capitale dell'Estonia, ne è anche la più grande città. È sita nella parte NO. del paese, sul Golfo di [...] 83% di luterani, si contavano, nel 1922, 12,7% di ortodossi, 1,9% di confessioni varie e atei, 1,6% di religioneebraica e 0,8 di cattolici. L'incremento della popolazione, specie in rapporto alle altre città estoni, è abbastanza rapido: 1881, 50.488 ...
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Isola del Nilo di fronte ad Assuan (v.). Deve la sua fama al rinvenimento di un fondo di papiri aramaici, importantissimo per la storia e per la religioneebraica del V secolo.
I papiri aramaici di Elefantina. [...] rituale sacrificio dell'agnello pasquale praticato nel tempio di Yahō. Risulta infatti che quei Giudei osservavano il rito della Pasqua ebraica. Ma nel loro culto c'era anche del sincretismo: accanto e insieme a Yahō, erano adorati Ismbethel, la dea ...
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Fu così chiamata dai Greci una tela sottilissima e preziosa fatta col lino, proveniente dall'India e dall'Egitto e diffusa nel mondo mediterraneo dai Fenici. In Egitto le manifatture appartenevano ai templi [...] sous les Lagides, Torino 1870, p. 108 segg.). Per il suo pregio era adoperata da principi e sacerdoti, anche della religioneebraica. Da alcuni si ritiene che si ricavasse dal linum asbestinum, altri poi dicono non essere altro che il moderno cotone ...
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Storico delle religioni semitiche, nato a Sophienhof presso Kiel il 26 settembre 1847 da antica famiglia comitale, morto a Berlino il 6 febbraio 1926; professore di scienza dell'Antico Testamento nelle [...] ).
La maggiore e più importante parte dei suoi numerosi scritti è rivolta allo studio delle religioni fenicia e aramaica nei loro rapporti con la religioneebraica: in questo campo l'attività del B. diede risultati di capitale importanza. Sue opere ...
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Filosofo neoplatonico del sec. V d. C., di religioneebraica. Successore di Siriano e predecessore di Proclo nella direzione della Scuola d'Atene, fu poco stimato da entrambi, per il suo temperamento di [...] scienziato e di matematico, alieno dai loro entusiasmi metafisici. Restano di lui due scritti matematici, il più notevole dei quali è il Manuale d'introduzione aritmetica ('Εγχειρίδιον ἀριϑμητικῆς εἰσαγωγῆς, ...
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Nato in Oporto verso il 1585, morto in Amsterdam nel 1640. I suoi genitori erano marrani, ed egli fu educato nella religione cristiana, ma, trasferitosi in gioventù ad Amsterdam, passò colà alla religione [...] suo Exame das tradições phariseas (Amsterdam 1624) fu condannato alla distruzione come pericoloso per la religione cristiana non meno che per l'ebraica. Dopo quindici anni di scomunica, si sottomise alla sinagoga, pur essendosene nel suo animo ancora ...
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HIRSCH, Samson Raphaël
Yoseph Colombo
Rabbino, organizzatore e capo dell'ortodossia ebraica in Germania, nato in Amburgo il 20 giugno 1808, morto a Francoforte sul Meno il 31 dicembre 1888. Dal 1830 [...] le tendenze riformistiche del giudaismo, proclama la necessità di mantenere alla religioneebraica la sua forma tradizionale: sono i principî della cosiddetta Neoortodossia ebraica. Come continuazione a quest'opera, nel 1838 pubblicò Moreb, oder ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
sinagoga
sinagòga s. f. [dal lat. tardo synagoga, gr. συναγωγή, propr. «adunanza» (comp. di σύν «con, insieme» e ἄγω «condurre»), passato presso gli Ebrei (analogam. al termine ἐκκλησία presso i cristiani: v. chiesa) dal sign. di «comunità»...