. La civiltà e la Storia. - Gli scavi e le scoperte. - La tradizione ellenica additava Creta come culla di una vetustissima civiltà in una cospicua serie di leggende, che si riferiscono al re Minosse e [...] a Micene si sono rinvenuti una scimmia frammentaria di porcellana egizia col cartello di Amenophis II, un frammento di vaso in . 867); abbiamo anche riprodotto (v. albero: Gli alberi nelle religioni; II, p. 168) il grande anello con simboli astrali.
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Nell'antichità furono sostenute due tesi opposte, note entrambe a Dionisio d'Alicarnasso (I, 26,30), sulle origini degli Etruschi, che per l'una tesi, indigena, erano autoctoni d' Italia per l'altra, greca, [...] bacino Egeo, o nei più lontani territorî egizî e siriaci. Sono dunque tali da essere spiegati ), pp. 286-297 (cfr. Atti, p. 117 seg.); R. Pettazzoni, La divinità suprema della religione etrusca, in St. e Mat di St. d. Rel., IV (1928), pp. 207-234 ( ...
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Il termine famiglia deriva dal latino familia, che dal significato originario di "convivenza di servì sotto uno stesso tetto" (cfr. famulus) passò a designare tutti quelli che vivevano sotto l'autorità [...] trovata, ma preferirono isolarsi, favoriti dalle differenze di religione e di costumi.
Circa la posizione dei coniugi nella di o 4 generazioni. Nonostante ciò, la vita famigliare egizia non sembra sia stata priva di affettuosa intimità, come appare ...
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(dal lat. calendarium; fr. calendrier; sp. calendario; ted. Kalender; ingl. calendar).
Sommario: Generalità, p. 392; Il calendario dei primitivi, p. 393; Calendarî dell'America antica, p. 393; Calendarî [...] gregoriano.
Nei paesi dell'Europa orientale, dove la religione prevalente è la greco-ortodossa, il calendario giuliano, o (che rimase il primo mese dell'anno come nel calendario egiziano) cadde il 29 agosto, onde ancor oggi il capodanno copto ...
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Il termine di chirurgo (chirurgus, vulnerum medicus) è stato impiegato fin dall'origine per indicare quel medico che curava certe lesioni con atti manuali, come suture delle ferite, riduzioni di lussazioni [...] contenuta da stecche e bende, che si trova nel Museo egizio di Torino; esso fu rinvenuto da E. Schiaparelli nella necropoli igienico-sanitarie sono state rigorosamente imposte dalla religione, ha avuto notevoli conoscenze chirurgiche. Tuttavia nella ...
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La storia del collezionismo in campo artistico e del mercato di opere d'arte a questo collegato è svolta nell'Enciclopedia Italiana sotto la voce arte, che dedica una specifica sezione al commercio antiquario [...] nuove ali e riordinate importanti c., come quella dell'arte egizia. Il Metropolitan è poi il museo più importante degli Stati , che si collega più strettamente all'insegnamento idealista, alla "religione della libertà" di cui scrive B. Croce, e che ...
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La seconda città dell'Egitto, nell'angolo O. del delta nilotico, su un lembo di terreno sabbioso che separa il lago litoraneo di Maryūt, o palude Mareotide, dal Mediterraneo, a 31°12′ di lat. N. e 29052′ [...] assurta per opera dei Tolomei al primo posto nella religione dell'Egitto greco-romano, costruito su di un' 13) e in maniera iconograficamente affine alle rappresentazioni del dio egiziano Horus. Le dimensioni poco vaste dei locali sotterranei (la ...
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L'Estonia, in estone Eesti, è il più nordico dei tre paesi sorti dopo il crollo dell'Impero russo ai confini occidentali di esso. Come stato baltico periferico e considerando il suo carattere generale, [...] (Saaremaa). La popolazione estone conquistata dovette abbracciare la religione dei vincitori (durante la Riforma tanto gli Estoni austera, schiva di ogni ricerca pittorica propria all'arte egizia, gotica o fiorentina primitiva. E per dare maggior ...
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Nome del dio, che i Greci adorarono come un'ipostasi del sole, accanto all'altra divinità solare, Elio ("Ηλιος), che presto passò di gran lunga in seconda linea nel culto, a causa appunto della troppa [...] ed., di C. Robert, Berlino 1887, I, pp. 230-295; G. Wissowa, Religion u. Kultus der Römer, 2ª ed., Monaco 1912, pp. 293-297; W. H l'arco e nella destra un piccolo vaso, come nei monumenti egizî, o secondo altri, ma meno probabilmente, un frutto.
Così ...
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Gli Arabi, dopo la conquista dell'Egitto (641 d. C.), chiamarono gli abitanti del paese, allora quasi tutti cristiani, passati poi per la stragrande maggioranza all'Islām: Qibṭ, Qubṭ "onde copti", "cofti". [...] invasori, e per la loro origine e per la loro religione. Man mano che le conversioni assottigliavano le file dei passo all'arabo, dopo la conquista (ma anche il dialetto arabo egiziano subì qualche influenza del copto); nel sec. XIII almeno la ...
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politeismo
s. m. [der. del gr. πολύϑεος «che ha molti dèi», comp. di πολυ- «poli-» e ϑεός «dio»]. – Forma di religione, contrapposta al monoteismo, caratterizzata dalla venerazione e dal culto pubblico di più divinità, aventi ciascuna caratteri...
deterritorializzato
(de-territorializzato), p. pass. e agg. Privato della sua specificità territoriale. ◆ la violenza che si è scatenata a Genova [...] è il prodotto di un nuovo tipo di individuo, figlio del personal computer, del cellulare...