CESCIA, Giovanni
Sergio Chiogna
Nato a Trieste il 7 genn. 1858, compì gli studi secondari nella città natale e frequentò quindi le università di Vienna e di Graz. Nel 1878, contrario all'occupazione [...] della "questione sociale" si sarebbero risolti per il C. solo se una riforma religiosa, la creazione di una laica "religione civile" rousseauiana, avesse spezzato le catene con cui le miopi classi dirigenti impedivano l'accesso delle classi popolari ...
Leggi Tutto
PADOVANI, Umberto Antonio
Enrico Castelli Gattinara
PADOVANI, Umberto Antonio. – Nacque il 27 novembre 1894 ad Ancona da Attilio e da Elisabetta Rossati, in una famiglia tradizionalmente patriarcale [...] questa scelta, aveva da una parte il laico Martinetti e dall’altra il religioso Olgiati. centenario della nascita, a cura di P. Faggiotto, Padova 1995; Dizionario dei filosofi della religione, a cura di F. Niewöhner - Y. Labbé, Roma 2001, ad ind.; F ...
Leggi Tutto
GASTALDI, Lorenzo
Maria Franca Mellano
Nacque a Torino il 18 marzo 1815 da Bartolomeo, avvocato di vaglia, e da Margherita Volpato. Primogenito di una famiglia di buona estrazione borghese (dei numerosi [...] con finalità assistenziali che anticipavano l'iniziativa laica socialista. L'adozione di strumenti di Zurigo 1968, ad indicem; F. Traniello, Cattolicesimo conciliatorista. Religione e cultura nella tradizione lombardo-piemontese (1825-1870), Milano ...
Leggi Tutto
BERNAREGGI, Adriano
Giuseppe Pignatelli
Nato ad Oreno (Milano) il 9 nov. 1884 da Giovanni e Luigia Ravanelli, in una famiglia di commercianti agricoli, dopo aver compiuto gli studi ginnasiali nel seminario [...] con la realtà sociale del momento e con i temi della cultura laica. Nel settimo convegno - che si tenne a Roma nel gennaio sul piano dei problemi terreni i valori divini della religione, come "incarnazione" integrale della Chiesa e del cristianesimo ...
Leggi Tutto
MELLERIO, Giacomo.
Arianna Arisi Rota
– Nacque a Domodossola il 9 genn. 1777 da Carlo Giuseppe, direttore del Registro reale dell’Ossola, e Rosa Sbaraglini.
La famiglia, la cui presenza in Val Vegezzo [...] come concorrenziale rispetto a quella condotta dalla borghesia laica liberale: dall’amicizia con A. Manzoni – 2003, ad ind.; [G. Baraldi], Cenni biografici di G. M., in Memorie di religione, di morale e di letteratura, s. 3, VII (1848), 19-20, pp. ...
Leggi Tutto
REGNOLI, Oreste
Roberto Balzani
REGNOLI, Oreste. – Nacque a Forlì il 23 febbraio 1816 da Nicola e da Luigia Neri.
La famiglia, originaria della Toscana, si era trasferita a Forlì nella seconda metà [...] Aurelio Saffi e dell’élite professionale di intonazione laica e massonica, divenne parte dell’establishment progressista e politico’ scritto nell’articolo 1 dello Statuto (la religione di Stato); che avrebbero voluto devolvere a Comuni e Province ...
Leggi Tutto
HUMBOURG, Alessandro
Marco Pignotti
Nacque a Firenze il 5 genn. 1779 da Giovanni Evangelista, nobile fiorentino di antica origine vallona che aveva ricoperto l'incarico di segretario intimo di Pietro [...] anche tra i moderati, deprecava l'abbandono della tradizione laica leopoldina.
Il 24 ag. 1847, mentre si infittivano Ordine di S. Stefano e la città di Pisa. Dignitari della Religione, dirigenti dello Studio e funzionari del governo nei secoli XVI-XIX ...
Leggi Tutto
GRIZIOTTI, Antonio
Marina Tesoro
Nacque a Pavia il 2 genn. 1847 da Antonio, cancelliere capo presso il tribunale di Corteolona e poi di Pavia, e da Giovanna Beretta, sposata in seconde nozze. La figura [...] in città nel 1886.
Nel G. la visione profondamente laica della vita, individuale e collettiva, prese spesso una forma indirizzato allo stesso G., definì il Cavallotti "onore italiano, religione del vero e dignità umana" (Romano, p. 322). Il ...
Leggi Tutto
CAPUANI, Giovanni Battista
Francesco Raco
Nacque a Vallata nella diocesi di Bisaccia, ora in provincia di Avellino, il 20 maggio 1669 da Giovanni Pietro e da Lavinia Ciufrà. Avviato alla vita ecclesiastica, [...] accuse sono mosse anche al Popolo, il quale "non solum in religione, et pietate non proficit, sed potius deficit, et impietate crescit: per mancanza di rendite sufficienti; l'autorità laica violava l'immunità ecclesiastica. Mentre alla Congregazione ...
Leggi Tutto
FIESCHI, Flavio
Antonella Pagano
Nacque a Cosenza alla fine del Cinquecento ("nacqui suddito del Re cattolico" affermò), probabilmente da un discendente dell'illustre famiglia genovese trasferitosi [...] riflessione al centro di attenta analisi da parte sia laica sia ecclesiastica. Divisa in tre libri, l'opera sarebbe basata sul disinteresse, la giustizia e la osservanza della religione.
Sul ruolo del primo ministro traccia un'immagine opposta a ...
Leggi Tutto
suprematismo s. m. Ideologia che si fonda sulla presunta superiorità di un gruppo umano sull’altro o di una religione sull’altra. ◆ «Le nuove violenze all'insegna della croce uncinata cambiano significato a seconda dei luoghi», è la prima risposta...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...