Censura
Victor Zaslavsky
Introduzione
La censura è una forma di controllo sociale che limita la libertà di espressione e di accesso all'informazione, basata sul principio secondo cui determinate informazioni [...] un sistema di censura preventiva e delegò all'autorità laica il potere di concedere l'autorizzazione alla stampa. a Londra già nel 1802, con il fine di "incoraggiare la religione e la virtù fra gli strati umili della società e di eliminare giornali ...
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Islamismo
Ira M. Lapidus
Introduzione
L'islamismo è attualmente la religione di circa novecento milioni di persone. L'appartenenza all'Islam comporta un insieme di credenze e pratiche religiose specifiche, [...] , ma hanno anche, in varia misura, privato l'Islam del suo carattere di religione di Stato e hanno propugnato una forma laica di società moderna. La natura laica degli Stati moderni in regioni abitate da musulmani deriva sostanzialmente da modelli ...
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Pio IX, beato
Giacomo Martina
Giovanni Maria Mastai Ferretti, ultimo di nove figli, nacque a Senigallia il 13 maggio 1792, dal conte Girolamo e da Caterina Solazzi, in una famiglia di agiati proprietari [...] di Romagna del d'Azeglio (1846), ne aveva parlato con laici e sacerdoti, era al corrente dei problemi dell'ora. Nel conclave , la libertà di culto, il mancato riconoscimento di una religione di Stato, come un male minore, ormai inevitabile. Certo ...
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FERDINANDO I di Borbone, re delle Due Sicilie (già IV re di Napoli e III re di Sicilia)
Silvio De Maio
Nacque a Napoli il 12 genn. 1751, terzo figlio maschio di Carlo di Borbone re di Napoli e di Sicilia [...] F. affidato il processo ad un tribunale napoletano, e quindi laico, la S. Sede si rifiutò di ratificarne la sentenza sebbene prevedevano fra l'altro l'imposizione della religione cattolica quale religione di Stato ed il ripristino della censura ...
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GOBETTI, Piero
Corrado Malandrini
Nacque a Torino il 19 giugno 1901 da Giovanni Battista e Angela Canuto.
Entrambi i genitori, di estrazione contadina, provenivano da Andezeno, nel Chierese. Si erano [...] . 4, 1984, pp. 193-222; P. G. e la Francia, Milano 1985; G. Spadolini, G.: un'eredità, Firenze 1986; F. Manni, Laicità e religione in P. G., pref. di N. Bobbio, Milano 1986; P. Bagnoli, La rivoluzione del liberalismo, Roma 1986; P. Polito, G. e Sorel ...
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DE SANCTIS, Gaetano
Piero Treves
Terzogenito d'Ignazio e di Maria Orlandini, nacque a Roma il 15 ott. 1870, in una famiglia che aveva rifiutato di riconoscere, e fu costante nel non volere mai riconoscere, [...] e, soprattutto, l'inizio d'uno studio critico della religione. Come operavano Oltralpe Loisy, Harnack, Duchesne, ecc., si dell'insegnamento religioso in un'Italia non tanto laica quanto massoneggiante ed anticlericale. Con la futura studiosa ...
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Spagna
"La soberanía nacional reside en
el pueblo español, del que
emanan los poderes del Estado"
(Costituzione spagnola, art. 1)
Un anno di rottura
di Alfonso Botti
14 marzo
Nelle elezioni legislative [...] partecipazione collettiva, la cultura come virtù pubblica, la società laica, la passione per la conoscenza, lo sforzo per l' da ogni confessione e disciplinavano l'insegnamento della religione nelle scuole pubbliche. Qualche frizione si manifestò fra ...
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BRUNO, Giordano (Philippus Brunus Nolanus; Iordanus Brunus Nolanus, il Nolano)
Giovanni Aquilecchia
Nacque a Nola, nel Regno di Napoli, nel gennaio o febbraio 1548, figlio di Giovanni Bruno, uomo d'arme, [...] a diciassette anni compiuti e con una incipiente formazione laica, entrò come chierico nel convento napoletano di S. Domenico denuncia (il B. era complessivamente accusato di disprezzare le religioni, di non ammettere la "distinzione in Dio di ...
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Affrontare il tema della Shoah, oggi
di Mario Pirani
27 gennaio
Nell'anniversario della liberazione dei sopravvissuti al campo di sterminio di Auschwitz da parte dei soldati dell'Armata Rossa, avvenuta [...] obiezione in principio giusta ma, d'altra parte, anche il pensiero laico, senza un ancoraggio alla tradizione biblica e al complesso svolgersi delle tre religioni monoteiste, non arriva a decifrare pienamente il tragico contenzioso medio-orientale ...
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ottomano, impero
Stato turco musulmano durato dal 1300 ca. al 1922. «Ottomano» deriva dal turco osmanlï «appartenente a Osman», dal nome di Osman I Ghazi, fondatore della dinastia ottomana e dello Stato. [...] le leggi da emanare erano dirette solo a elevare «la religione (musulmana) e lo Stato», ebbe un principio di esecuzione tra anzi forse lo accentuò con la sua impostazione rigidamente laica e con una violenta politica di affermazione dei caratteri ...
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suprematismo s. m. Ideologia che si fonda sulla presunta superiorità di un gruppo umano sull’altro o di una religione sull’altra. ◆ «Le nuove violenze all'insegna della croce uncinata cambiano significato a seconda dei luoghi», è la prima risposta...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...