Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] e fonte di debolezza morale.
Quale fosse la strada indicata da Niccolò agli italiani, emergeva chiaramente nel modello della religioneromana proposto loro nei Discorsi sopra la prima Deca di Tito Livio. Quale significato essa potesse assumere per il ...
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Il paganesimo
Identità e alterità come paradigmi dell’età costantiniana
Alessandro Saggioro
La libertà religiosa costantiniana, concepita come apertura dello Stato romano al cristianesimo, determinò [...] non umano, e come incasellamento del divino, da parte dell’uomo, entro limiti governabili e umanamente gestibili. La religioneromana ha queste componenti come fattori determinanti.
In termini ancora generali, si può anche affermare che essa si cala ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il cristianesimo
Enrico Norelli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il messaggio di Gesù era un appello all’interno del variegato panorama [...] favorita anche da circostanze del genere. Negli anni 361-363, l’imperatore Giuliano, tentando di restaurare la religioneromana tradizionale, sarà ben consapevole di questa forza dei cristiani, quando scriverà: “Gli empi Galilei oltre ai loro ...
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Politeismo e ‘monoteismo’ pagano, culti misterici ed ermetismo
Il pluralismo religioso imperiale all’epoca di Costantino
Giovanni Filoramo
Oggi si tende a vedere il mondo religioso imperiale dei primi [...] avrebbe perseguito un intento di riforma monoteistica: egli avrebbe cercato non solo di eliminare definitivamente le forme tradizionali della religioneromana, ma di affermare il culto di un unico dio, il Sole17: culto che però, come l’autore si ...
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L’imperatore delle enciclopedie
La voce Costantino nella produzione dei secoli XVII-XXI
Alberto Melloni
Il sapere enciclopedico fornisce una sonda particolarmente valida per scandagliare in modo efficace [...] Pierre Batiffol del 191332 Leclercq spiega da un lato la tesi di chi vede nella tendenza al monoteismo della religioneromana un fattore minacciato e resistente rispetto alle decisioni di Costantino e dall’altro mostra come la tendenza al sincretismo ...
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Vedi BENEVENTO dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
BENEVENTO (v. vol. II, p. 50)
D. Giampaola; E. Simon
Recenti scavi e un sistematico programma di archeologia urbana stanno fornendo contributi notevoli alla [...] , venerata a Roma già nella prima età repubblicana. Anche qui, come frequentemente nell'arco, sono presenti riferimenti all'antica religioneromana, in cui si inquadra la figura di Diana: di nuovo, essa è l'antica divinità italica, la dea latina ...
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L'archeologia delle pratiche funerarie. Mondo romano
Nadia Agnoli
Le aree, le sepolture, i corredi e i riti
Fonti scritte e testimonianze archeologiche concorrono a ricostruire in modo soddisfacente [...] in mancanza di fonti che esplicitino il significato di queste raffigurazioni. La religioneromana, pur nella varietà delle sue dottrine, non è una religione soteriologica; a differenza del cristianesimo, essa non prevede il concetto di salvezza ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Introduzione alla letteratura di Roma
Maurizio Bettini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La produzione letteraria romana ci si presenta [...] due estremi fra cui incessantemente si agita la depressione ansiosa, ma suscita anche il ricordo di alcune remote dee della religioneromana arcaica che presiedono per l’appunto a certi stati dell’anima. Si chiamano Strenia e Murcia, dea dell’energia ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Nuove religioni e culti misterici
Lara Sbriglione
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I Romani hanno sempre integrato nella propria religione [...] tempi diversi, alcuni ufficialmente, altri no. Tra la metà del VI e l’inizio del V secolo a.C. la religioneromana subisce una prima ondata di ellenizzazione che modifica il suo sistema religioso, porta nuovi concetti e nuovi riti e un arricchimento ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Mondo romano
Nadia Agnoli
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
Gli spazi del culto
Priva di dogmi, rivelazioni ed esplicite professioni di fede, [...] Tiberio). Il culto di Mitra, divinità di origine persiana, fu l'ultimo in ordine di tempo ad essere introdotto nella religioneromana, ma in compenso ebbe un'ampia diffusione tutt'oggi documentata dai numerosi mitrei. Il culto, in virtù delle sue ...
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religione
religióne s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare «legare», con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]. – 1. a. Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...