Individualismo metodologico
Raymond Boudon
Introduzione
L'espressione 'individualismo metodologico' indica in forma sintetica un concetto generale proprio delle scienze sociali; in una parola, indica [...] hanno le loro buone ragioni per lasciarsi sedurre da questo culto, in quanto è molto più congruente della religioneromana tradizionale con il mondo nel quale essi vivono. Il culto di Mitra non riconosce una potenza trascendente, ma si sottomette ...
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GENIO
W. Fuchs
Il G. è una figura centrale e peculiare della religioneromana, Certamente non derivata dall'ambiente greco. Si possono forse rintracciare determinati lineamenti sino allo stato etrusco [...] e debbono consolidare e custodire il loro successo o la loro tranquillità, la loro solennità e purezza. In tal modo nella religioneromana si giunge a dare non minore rilievo al genius loci con tutte le sue varietà come il genius theatri, il genius ...
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Benedetto, santo
Raoul Manselli
Nato a Norcia o nei dintorni, di famiglia agiata e appartenente alla nobiltà di provincia - son tradizioni tardive e prive di ogni fondamento storico quelle che lo collegano [...] ancora sede di un santuario pagano, facendo appunto pensare alla presenza di gruppi ancora considerevoli di seguaci dell'antica religioneromana.
È stato giustamente notato (cfr. L. Salvatorelli, S. Benedetto e l'Italia del suo tempo, pp. 86-88) che ...
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Vedi LAVINIO dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
LAVINIO (v. vol. IV, p. 510 e S 1970, p. 405)
M. Fenelli
Indagini sistematiche sono state avviate in varî settori dell'area urbana. Di particolare interesse [...] pp. 1J-20; A. Momigliano, La leggenda di Enea nella storia di Roma fino ad Augusto, in Saggi di storia della religioneromana, Brescia 1988, pp. 171-183. Santuario delle Tredici Are: AA.VV., Roma medio repubblicana (cat.), Roma 1973, pp. 312-321; AA ...
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NILO (Νεῖλος, Nilus)
N. Bonacasa
A. M. Roveri
F. Bonacasa
A. M. Roveri
Fiume dell'Egitto, nasce a S dell'equatore dal lago Vittoria-Nyanza attualmente dalla confluenza di due soli bracci, mentre in [...] del culto del N. è da connettere piuttosto con le teorie panteistiche greche a sfondo mitologico, riflesso anche dalla religioneromana (e l'analogo culto del Tevere) che elessero a divinità personificazioni di fiumi e di monti; questa tendenza ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Dei magni, dei minuti e nuovi dei
Micol Perfigli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il pantheon romano è un sistema flessibile e coerente, [...] sugli dèi è anche una riflessione sul potere, sulla società. Ogni immaginario è plasmato su un modello reale e nella religioneromana questo è quanto più evidente visto il forte legame con la realtà politica e sociale. Carl Koch, in un importante ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Divinazione
Francesca Prescendi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gli dèi comunicano con i Romani attraverso segni che possono essere [...] le pratiche divinatorie.
Tecniche divinatorie
Questo passo informa anche sui differenti tipi di divinazione in uso nella religioneromana, cioè principalmente la presa degli auspìci e la lettura dei prodigi. Questi sono i modi di comunicazione ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Politeismo e religione
Micol Perfigli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gli dèi e le dee non sono concetti astratti: la loro esistenza [...] o di crearne di nuove, rispettando le regole di un sistema coerente.
Uomini e dèi nella città
La religioneromana è una religione fortemente legata alla dimensione della città. Anche i culti più antichi sono ricondotti alla fondazione di essa e ...
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Guicciardini, Luigi
Francesco Ronco
Figlio primogenito di Piero di Iacopo e di Simona di Bongianni Gianfigliazzi, e fratello di Francesco (→), nacque a Firenze nel 1478 e ivi morì nel 1551. Quasi nulla [...] de’ pontefici antichi e moderni (BNCF, cod. Magliabechiano VIII 1422, cc. 11r-16r) nel quale osservava come la «religioneromana» contemporanea fosse in tutto contraria ai precetti di Cristo, mentre ribadiva che «procedendo le cose divine con modo ...
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Vedi CAPITOLIUM dell'anno: 1959 - 1994
CAPITOLIUM
F. Castagnoli
Dal nome di uno dei monti di Roma, Capitolium, oggi Campidoglio, prendeva nome il tempio di Giove, Giunone, Minerva, innalzato sulla sommità [...] sulla sommità del colle capitolino in un santuario di grandiosità eccezionale ebbe, fino dalle origini, importanza preminente nella religioneromana e il significato di tutela religiosa di tutta la città e dello Stato, e divenne il culto nazionale ...
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religione
religióne s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare «legare», con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]. – 1. a. Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...