L'uso di distinguere il tempo in varie suddivisioni e di celebrare con speciali riti il giorno che segna il punto di divisione di un periodo dall'altro, si riscontra in tutti i gruppi umani. Esso corrisponde, [...] liberazioni da gioghi di stranieri o tiranni, accentuano questo lato civile della solennità festiva nella vita greca. Nella religioneromana, per converso, che porta assai più spiccate e tenaci le tracce della sua origine naturistica e agricola, più ...
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MESIA (Moesia)
Pietro Romanelli
Provincia romana del Basso Danubio. I Mesi, da cui essa prese nome, erano un popolo di razza tracica abitante in una regione di estensione assai limitata, compresa fra [...] della provincia ci dà in assoluta prevalenza e in gran copia epigrafi latine: e come la lingua, anche la religioneromana s'impiantò saldamente, seppure in parte, come di solito, assimilando e trasformando precedenti culti indigeni. I monumenti d ...
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. Il Lago d'Averno (A. T., 27-28-29), di natura craterica, si trova in Campania, nei Campi Flegrei. a circa 2 m. sul livello del mare. Ha forma press'a poco ovale e occupa una superficie di kmq. 0,55 (massima [...] delle azioni compiute in vita, di un premio per i buoni e di un castigo per i malvagi, mancò certamente alla religioneromana, o soltanto tardi si sviluppò in modo assai vago, sotto l'influsso greco. Nella credenza popolare più diffusa, il diverso ...
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Si designa con questo vocabolo il culto sia degli organi genitali, considerati come vere e proprie entità divine per sé stesse (p. es. il dio Φάλη e il dio Fascinus), sia di rappresentazioni di divinità [...] uno dei momenti salienti nella celebrazione dei misteri di Eleusi (v.).
Carattere schiettamente fallico ha una divinità della religioneromana, Mutunus Tutunus; ma il fallo stesso era personificato nel dio Fascinus, a cui rendevano culto le Vestali ...
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La benda (στέϕος, στρόϕιον, ταινία, vitta, fascia, taenia) ha parte importante nella vita religiosa dei Greci e dei Romani, perché sin da tempo antichissimo essa è stata un segno di consacrazione alla [...] spesso per le baccanti, all'asta del tirso; lo scettro di Crise (Iliade, I, 14), è ornato di στέμματα. Nella religioneromana, gli Arvali portano una corona di spighe legate con una benda bianca; e segni distintivi speciali del flamen dialis sono ...
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Annunciatori per eccellenza del volere divino furono per i primitivi Romani gli uccelli. Ma i segni tratti dalla direzione del volo, dal numero, dalla specie e dalla voce degli uccelli, tanto perspicui [...] consenso divino a un'azione umana qualunque sia il modo in cui esso viene concesso.
Consona allo spirito della religioneromana primitiva, l'auspicazione non cerca di penetrare il segreto dell'avvenire, ma, controllando la conservazione del patto con ...
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È la tendenza (da alcuni considerata connaturale all'uomo) ad attribuire figura umana specialmente agli oggetti della credenza religiosa.
Tale tendenza incomincia a manifestarsi nelle forme elementari [...] popolare greca, e, con il prevalere dell'ellenismo in Italia, si applicò poi anche alla religioneromana.
Anche in una religione monoteistica come quella d' Israele si rilevano tracce di antropomorfismo: più numerose nelle parti più antiche della ...
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Archeologo, studioso di topografia antica, nato a Prato il 18 giugno 1917, morto a Marina di Pietrasanta (Lucca) il 28 luglio 1988. Allievo di G. Lugli, dal 1961 gli successe nella cattedra di Topografia [...] , 1959-60; Lavinium I, 1972). A un primo consuntivo sulle tematiche connesse all'arrivo di culti allogeni nella religioneromana arcaica e in particolare all'assimilazione e alla rielaborazione del mito di Enea nella storiografia antica e in Virgilio ...
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. Il 14 o 15 maggio si celebrava in Roma un rito, al quale partecipavano le vestali, i pontefici, il pretore e i cittadini; le vestali gettavano dal Ponte Sublicio, l'antichissimo ponte di legno, ventisette [...] . Ma nessuna delle spiegazioni finora date è soddisfacente, e i riti degli Argei rimangono uno dei punti più oscuri della religioneromana primitiva.
Bibl.: W. Mannhardt, Wald- und Feldkulte, 2ª ed., Berlino 1904-5, II, p. 265; Steuding, in Roscher ...
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Tribuno della plebe nel 59 a. C., sostenne energicamente il console M. Calpurnio Bibulo contro Cesare. Pretore del 56, forse presiedette il tribunale che doveva giudicare Celio. Nel 54 pose la sua candidatura [...] stato, come il più autorevole membro del collegio dei pontefici, un collaboratore di Augusto nel ristabilimento dell'antica religioneromana, e discusso è anche il riferimento al suo nome del calendario ritrovato nel bosco degli Arvali (Corp. Inscr ...
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religione
religióne s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare «legare», con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]. – 1. a. Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...