ROMOLO e Remo
Gaetano De Sanctis.
Romolo (Romŭlus) è l'eponimo e il fondatore di Roma. È corrente presso gli antichi l'uso di spiegare l'origine di una città, di una tribù, di una gente per mezzo di [...] dell'opinione che R. fosse assunto tra gli dei; perché del resto un dio R. è affatto estraneo all'antica religioneromana, sebbene la nostra tradizione riferisca che il suo culto fu introdotto dal suo successore Numa.
Quanto alla morte di Romolo, si ...
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MUSE (Μοῦσαι, Musae)
Giovanni CICCONETTI
Goffredo BENDINELLI
Nella mitologia degli antichi Greci, erano figlie di Zeus e di Mnemosine (v.). Narrava Esiodo (Teogonia, 52 segg.) che Mnemosine aveva [...] sulla educazione fisica e sulla formazione spirituale dei giovani: specialmente, dunque, a Ermete, a Eracle, ad Atena.
La religioneromana non conobbe un culto delle Muse: esse non penetrarono mai in Roma come divinità cui si presta culto; così com ...
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VITTORIA (Νίχη; Victoria)
Goffredo BENDINELLI
Giulio GIANNELLI
Gastone M. BERSANETTI
Gabriella BATTAGLIA
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Grecia. - Nel campo della mitologia greca la figura di Nike è semplicemente la personificazione [...] divinità a sé stante, benché in origine non fosse altro che un aspetto peculiare di Giove: con un processo comune nella religioneromana antica (e del quale la figura divina di Giove formò, più spesso di ogni altra, il punto di partenza), da Iuppiter ...
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VESTALE
Giulio Giannelli
. Col nome di virgines Vestales si designavano, in Roma antica, le sacerdotesse addette al culto di Vesta. L'origine di questo sacerdozio risale indubbiamente a tempi remotissimi, [...] del re furono trasferite nel pontefice massimo, le vestali rimasero nella stessa condizione di fronte al nuovo capo della religioneromana.
E, fin qui, l'aspetto e la veste matronale delle vestali non ci appariscono per nulla singolari; perché ...
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SACRILEGIO
Marcel SIMON
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Arnaldo BERTOLA
Storia delle religioni. - È la profanazione sia d'un atto del culto, sia d'un oggetto o d'una persona, i quali siano santi per natura [...] essa è invocata con un nome che non le conviene: donde le precauzioni oratorie dei Romani nelle loro preghiere. Allo stesso modo è sacrilegio per la religioneromana il fatto di procedere a un atto giuridico o religioso in un giorno nefasto; ed ...
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MERCURIO (Mercurius)
Gioacchino MANCINI
Era presso i Romani il dio del commercio e del guadagno. Il suo nome va messo in relazione con le voci latine merx e mercari. Fu presto identificato col dio greco [...] dio faceva inoltre prosperare il gregge, rendeva fecondi i campi e feraci i pascoli (v. ermete). Quindi nella religioneromana fu facile l'identificazione del dio latino del commercio con la divinità greca, attribuendoglisi tutte le qualità di questa ...
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LAVINIO
Maria Fenelli
(XX, p. 645; App. IV, II, p. 311)
La prosecuzione di ricerche topografiche e scavi sistematici effettuati nell'area urbana e nell'immediato suburbio ha fornito nuovi elementi per [...] ivi 1988, pp. 33-40; A. Momigliano, La leggenda di Enea in Italia fino all'età imperiale, in Saggi di Storia della ReligioneRomana, Brescia 1988, pp. 171-83; A. Dubourdieu, Les origines et le développement du culte des Pénates à Rome, Roma 1989, pp ...
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GENIO (Genius)
Giulio GIANNELLI
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Divinità degli antichi Romani, pertinente al culto domestico. Il suo nome si riconnette evidentemente con la radice di gignere; e pertanto [...] Lare familiare è contraddetta dalle testimonianze più autorevoli).
Al Genius degli uomini corrisponde, in uno stadio più avanzato della religioneromana, la Iuno delle donne: poiché la dea Giunone (v.) ebbe sotto la sua protezione la donna e tutte le ...
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TABU (o tapu; pron. tàbu)
Nicola Turchi
Parola polinesiana, usata indifferentemente come aggettivo, nome e verbo e costituita di due elementi: ta "marcare, notare" e bu particella intensificativa; con [...] al re. Del resto il tabu delle persone sacre esiste in tutte le religioni: basti ricordare in Roma i tabu a cui era sottoposto il flamine a quelli più antichi. Così si spiega nella religioneromana il tabu che colpisce, per gli usi religiosi, ...
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SODALI e SODALIZÎ
Gioacchino MANCINI
Nicola TURCHI
. Nel sacerdozio degli antichi romani, così nella repubblica come nell'impero, si chiamano sodalizî (sodalicia, sodalitates) quelle associazioni religiose, [...] sodali (cooptazione). Queste associazioni sono addette al culto di una divinità particolare, sempre fra le più vetuste della religioneromana. I membri, che si chiamano sodali o fratelli, indossano nel culto una veste o almeno un distintivo speciali ...
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religione
religióne s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare «legare», con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]. – 1. a. Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...