Laicismo
Edoardo Tortarolo
Definizione
Il termine 'laicismo' indica l'atteggiamento di coloro che sostengono la necessità di escludere le dottrine religiose, e le istituzioni che se ne fanno interpreti, [...] nuovi nella concezione del potere e dei suoi rapporti con la religione. Nel XIV e XV secolo la creazione di una cultura umanistica, attinta alla civiltà classica greca e romana, propose al pubblico colto europeo un ideale di perfezione tutta mondana ...
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PIO VIII, papa
Giuseppe Monsagrati
PIO VIII, papa. – Terzo di otto figli, e secondo maschio, Francesco Saverio Maria Felice Castiglioni nacque a Cingoli (Macerata) il 20 novembre 1761 dal conte Carlo [...] P. VIII F.S. Castiglioni, e il volume collettaneo La religione e il trono. P. VIII nell’Europa del suo tempo, a cura di A.M. Ghisalberti, Torino 1971, p. 351; Stendhal, Passeggiate romane, prefazione di A. Moravia, Roma-Bari 1991, ad ind.; F.R. de ...
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MARCHETTI, Giovanni
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Empoli il 10 apr. 1753, primogenito di Giuseppe e di Dorotea Branzi (dopo di lui nacquero tre femmine, Teresa, Lucrezia e Maria Giovanna). Dopo l'ultimo [...] ": le entrate dai paesi esteri venivano stimate in scudi romani 300.000, mentre le uscite erano 553.000, di Cananea fino alla schiavitù babilonica. Fu cooptato nell'Accademia di religione cattolica, fondata nel 1801, della quale fu eletto due ...
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NOVAZIANO, antipapa
Manlio Simonetti
Ne sono ignoti luogo e data di nascita. Una tarda notizia di fonte orientale (Filostorgio), che lo fa nascere in Frigia, appare tendenziosa per l'evidente accostamento [...] continua e sempre più diffusa propagazione della religione cristiana comportava costi notevoli quanto alla condizione comprese nell'epistolario ciprianeo e dettate a nome dei presbiteri romani datano al 250. Che il De trinitate sia stato composto ...
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CORTESE, Gregorio
Gigliola Fragnito
Nato a Modena o a Venezia tra il 1480 e il 1483 da Alberto e Sigismonda di Gherardino Molza, venne battezzato con il nome di Gian Andrea. Rimasto orfano del padre, [...] e sollevato da tutti "gli estraordinari pesi della Religione" (Opera, I, p. 118). Sperava in 553, 581, e con non poche sviste da M. W. Anderson, Gr. C. and Roman Catholic Reform, in Sixteenth Century Essays and Studies, I, pp. 103 s., si vedano ...
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PALLAVICINO, Francesco Maria Sforza
Federica Favino
PALLAVICINO, Francesco Maria Sforza. – Nacque a Roma il 28 novembre 1607 da Alessandro dei marchesi di Zibello e da Francesca Sforza di Santa Fiora.
Alessandro [...] messo in scena come esempio di forza e religione per il popolo, utile per confermarlo nella fede A. Oldoinus, Athenaeum Romanum, Perugia 1676, pp. 602 s.; P. Mandosio, Bibliotheca Romana, VII, Roma 1682, pp. 151-155; I. Affò, Memorie della vita e ...
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BICHI, Alessandro
Gaspare De Caro
Nacque a Siena il 30 sett. 1596, da Vincenzo e da Faustina Piccolomini, ambedue appartenenti alla più antica aristocrazia senese. Nonostante la sua condizione di primogenito, [...] delle sue proteste in nome dei superiori interessi della religione.
Nel gennaio del 1632si decise dapprima alla corte clero francese.
Altro permanente motivo di contrasto tra la corte romana e quella parigina fu la proposta di Alessandro VII di ...
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PACCA, Bartolomeo
David Armando
PACCA, Bartolomeo. – Nacque a Benevento il 25 dicembre 1756, secondogenito di Orazio, marchese della Matrice, e di Cristina Malaspina dei marchesi di Lunigiana.
Compì [...] scomunicava, senza nominarlo, Napoleone in risposta all’annessione degli Stati romani all’Impero francese. Nella notte fra il 5 e il Lamennais nelle Paroles d’un croyant, osservando che la religione non doveva intervenire nei conflitti fra i popoli e ...
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BECCADELLI, Ludovico
Giuseppe Alberigo
Nacque a Bologna il 29 genn. 1501 in una antica famiglia cittadina da Pomponio e da Prudenza Mammellini, e come primogenito fu avviato allo studio delle leggi, [...] in Germania il Contarini, legato papale al colloquio di religione di Ratisbona del 1541. Tra il gennaio e l' suo passaggio al servizio del Sadoleto o del Pole; uno degli amici romani, il card. Maffei, gli offrì di entrare nella propria famiglia o ...
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GIMMA, Giacinto
Cesare Preti
Nacque a Bari il 12 marzo 1668 da Giovanni e Antonia Catalano. Di origini modeste - il padre era calzolaio - perse la madre e due sorelle quando era ancora in giovane età, [...] meno velate, che vennero mosse agli Elogi accademici da ambienti romani e di cui è traccia in varie lettere inviate da , Firenze 1981, pp. 48 s.; V. Ferrone, Scienza natura e religione, Napoli 1982, pp. 468-478; R. Girardi, Letteratura e scienza fra ...
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religione
religióne s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare «legare», con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]. – 1. a. Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...