ISLAMICA, Arte
O. Grabar
L'espressione arte i. viene utilizzata convenzionalmente per definire la produzione artistica delle regioni e delle popolazioni governate o dominate dalla fede e dall'etica [...] profeta Maometto tra il 620 e il 632. Arte i. è quindi anche quella prodotta da ebrei, cristiani, o seguaci di altre religioni, e a loro destinata nel momento in cui essa è realizzata all'interno dei confini del mondo islamico. L'espressione arte i ...
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HERMANUBIS (῾Ερμάνουβις, ῾Ερμανούβης)
Red.
Forma grecizzata del dio dei morti egiziano Anubis (v.), raffigurato a volte in aspetto interamente teriomorfo, a volte con corpo umano e testa di cane. La [...] divinità, rientrando nella cerchia della religione isiaca, fu molto venerata nel mondo greco-romano e numerosissime sono le sue figurazioni su rilievi, dipinti, lampade, gemme e monete, specialmente del tardo periodo imperiale romano.
Bibl.: Pieper, ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] e Lárissa, le sole altre città che superino i 100.000 ab., hanno visto crescere le rispettive aree urbane.
La religione praticata dalla grande maggioranza è la greco-ortodossa (91,8%).
L’economia greca, tradizionalmente povera e dotata, in generale ...
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ANCO MARZIO (Ancus Marcius)
M. Floriani Squarciapino
Quarto re di Roma (640-616 a. C., secondo la tradizione). Nipote di Numa e, come questi; amante della pace, ma valoroso guerriero, anch'egli avrebbe [...] restaurato la religione. La critica mòderna lo considera una duplicazione di Numa (v.).
L'effigie, naturalmente di fantasia, appare, con quella di Numa, nei denari di Censorino (87 a. C.) e in quelli di Marcio Filippo (6o o 56 a. C.). Nei primi ...
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Almoravidi
G. Ventrone Vassallo
Intorno alla metà del sec. 11°, un capo dei Ṣanhāja, nomadi berberi del Sahara, detti anche Mulaththamūn dal lithām, il velo che copriva i loro volti, dopo aver approfondito [...] la religione islamica durante un pellegrinaggio, volle meglio indottrinare i suoi correligionari e ricorse alla predicazione di un uomo colto e devoto, tale 'Abd Allāh b. Yāsīn. Questi, trasferitosi tra i Ṣanhāja, costruì in una località non ...
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MAIA (Μαῖα, Maia)
S. de Marinis
Una delle Pleiadi, figlia di Atlante e di Pleione, figlia di Oceano, è secondo la tradizione generale madre di Hermes, nato dal suo connubio con Zeus sul monte Cillene [...] ss., s. v., n. i; R. Peter, ibid., c. 2235, s. v., n. 2; A. Legrand, in Dict. Ant., p. 1553, s. v.; G. Wissowa, Religion u. Kultus der Römer, Monaco 1912, p. 229; Link-Gundel, in Pauly-Wissowa, XIV, 1928, c. 527 ss., s. v.; E. Strong, On the Storied ...
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CONSECRATIO
A. Brelich
È il termine tecnico che nel linguaggio religioso romano indicava in generale il conferimento della sacralità a un luogo, oggetto, edificio, ecc. Solo ciò che era "consacrato" [...] era "sacro" dal punto di vista della religione pubblica, e perciò la consecratio era un atto pubblico, compiuto cioè, teoricamente, dallo stato come tale, in pratica da chi ne aveva l'autorità. Nel periodo dell'Impero, e precisamente a cominciare ...
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Archeologo e storico dell'antichità bulgaro (n. Koprivštica 1874 - m. 1958); prof. di storia classica e orientale nell'univ. di Sofia (1910-43), direttore dell'Istituto archeologico bulgaro (1940-47). [...] Si è occupato prevalentemente della storia, della topografia e della religione dell'antica Tracia: Beiträge zur Kulturgeschichte der Thraker (1916); Die Denkmäler des thrakischen Reitergottes in Bulgarien (1938). Di interesse più generale sono altri ...
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BARBARI
La parola barbaro, di origine onomatopeica (Strabo, xiv, 2, 28), indica originariamente l'individuo che pronuncia suoni inarticolati, che balbetta (Aristoph., Aves, 521, per gli Sciti, 1681, [...] per i Triballi), senza alludere ad alcuna differenza di razza, di costumi, di religione; barbare erano pure le parole inarticolate, senza senso, che simboleggiavano qualcosa di arcano e di sacro come gli Ephesia Grammata (Plut., De superst., 3, p. ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Periodo tardoantico e medievale e mondo bizantino
Francesca Romana Stasolla
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
La definizione di una disciplina [...] precristiane, secondo modalità e dinamiche tipiche dei periodi precedenti. Per quanto attiene all'analisi delle tracce materiali della religione cristiana, con il passare del tempo al desiderio di ricerca dei segni della vita terrena del Cristo e ...
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religione
religióne s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare «legare», con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]. – 1. a. Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo...
religioso
religióso agg. [dal lat. religiosus, der. di religio -onis «religione»]. – 1. a. Della religione, che concerne la religione o una religione: sentimento, precetto, comandamento, rito r.; fede r., credo r.; assistenza r., conforto...