Storico della filosofia italiano (Roma 1929 - ivi 2019). Professore emerito di Storia della filosofia presso l’università di Roma La Sapienza, si è occupato in particolare della storia del platonismo e [...] e del pensiero scientifico. Tra le sue opere: Scetticismo ed empirismo. Studio su Gassendi (1961), Etica e religione nella critica libertina (1986), Origini della terminologia filosofica moderna. Linee di ricerca (2006).
Vita
Professore di Storia ...
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Movimento di pensiero sviluppatosi dalla metà del 2° sec. d.C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°). È caratterizzato dalla tendenza a rinnovare le concezioni del platonismo [...] tipico di questa scuola è stato, nel 4° sec., l’imperatore Giuliano l’Apostata, ultimo grande difensore della religione antica contro l’ormai avvenuta vittoria del cristianesimo).
All’ultima grande corrente del n. appartiene la scuola di Alessandria ...
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Storico italiano delle religioni e della filosofia (Stigliano 1903 - Napoli 1980); prof. univ. dal 1964, ha insegnato religioni del mondo classico e per incarico storia della filosofia medievale all'univ. [...] delle Enneadi (4 voll., 1947-48, rist. 1973), cui è anche premessa la traduzione della Vita di Plotino di Porfirio, e il volume Saggi su Plotino (1973). Tra le altre sue opere: Comprensione della religione antica (1967); Paideia antignostica (1971). ...
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libertà
Stefano De Luca
La possibilità di scegliere il proprio destino
Il problema della libertà, nella cultura occidentale, è stato affrontato da due prospettive diverse: quella religioso-metafisica [...] di potere) possa impedirglielo. Godere della libertà religiosa, per esempio, significa avere il diritto di credere in una qualsiasi religione o di non credere in nessuna di esse o di essere indifferenti al problema. Lo Stato non deve intervenire sull ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Giulio Lucchetta
Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Nell'affrontare i rapporti [...] fu presa da gente che credesse nel giudaismo, ma da un uomo devoto agli idoli e opposto nel suo credo alla vera religione. Voi così potete vedere come i fatti sono indirizzati dalla provvidenza del nostro Signore: i principî di verità si vendicano di ...
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Mistero
Piero Coda
Il senso nascosto della vita che sfugge alla ragione
Di mistero si parla in tutte le tradizioni religiose per designare la sfera della vita divina distinta da quella umana.
Il cristianesimo [...] che sfugge alla ragione, ciò che rimane nascosto. Esso, per alcuni, designa il dominio proprio della fede e della religione, diverso da quello della filosofia e della scienza. Per altri, invece, indica semplicemente il limite della conoscenza umana ...
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Deista inglese (n. Upper Holloway, Londra, 1654 - m. suicida 1693). Discepolo di Hobbes e di E. Herbert of Cherbury, riprese la tradizione libertina ed erudita utilizzando l'analisi delle opinioni degli [...] (1680) la sua critica all'istituzione del sacerdozio è in realtà un attacco al clero anglicano. L'analisi deistica della religione emerge chiamaramente in Religio laici (1683), e in Oracles of reason (1693). Fu vicino agli ambienti whig e intervenne ...
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Filosofo tedesco (Aurich, Bassa Sassonia, 1846 - Jena 1926). Dal 1874 al 1920 professore a Jena, nel 1908 premio Nobel per la letteratura; socio straniero dei Lincei (1913). Assertore entusiasta dello [...] della sua filosofia: l'esistenza di un mondo dello spirito che manifesta la sua efficacia nel nostro mondo attraverso l'azione (scienza, cultura, arte) dei grandi individui, azione riassumentesi poi in una forma generica di religione cristiana. ...
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Chi non appartiene allo stato clericale; sono quindi l., nella Chiesa cattolica, i fedeli che non sono né chierici né religiosi, ossia tutte le persone battezzate che non hanno alcun grado nella gerarchia [...] Stato socialista (Forme di Stato e forme di governo), dove la formale proclamazione della separazione tra lo Stato e la religione ha nascosto una preferenza sostanziale per posizioni ateistiche (art. 124 Cost. U.R.S.S. 1936; art. 70 Cost. Polonia ...
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Espressione coniata dal teologo agostiniano A. Steuco (De perenni philosophia, 1540), che riprendendo motivi di M. Ficino e G. Pico della Mirandola (soprattutto quello relativo all’accordo tra la prisca [...] delle cose e nel conseguente anelito alla conoscenza di Dio – in tutta la storia della filosofia e in tutte le religioni, dai testi della tradizione ermetica fino a Platone e ai teologi cristiani. Fondato sulla commistione, tipica del platonismo ...
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religione
religióne s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare «legare», con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]. – 1. a. Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo...
religioso
religióso agg. [dal lat. religiosus, der. di religio -onis «religione»]. – 1. a. Della religione, che concerne la religione o una religione: sentimento, precetto, comandamento, rito r.; fede r., credo r.; assistenza r., conforto...