Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento della conoscenza, del giudizio e dell’operare pratico la ragione e la razionalità.
Architettura
Corrente di pensiero e di ricerca che si delineò [...] le posizioni di alcuni indirizzi protestanti o di alcune correnti esegetiche del testo biblico o, anche, tesi sulla religione (I. Kant).
In un’altra accezione il termine si è storicamente consolidato nella storiografia filosofica per designare ...
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persona
Stefano De Luca
L’individuo nelle sue relazioni con il mondo
La persona (dall’etrusco phersu) era per i Romani la maschera che portavano gli attori in teatro e che i Greci chiamavano pròsopon [...] la persona fisica (si pensi alle garanzie giudiziarie) sia la persona morale, cioè la coscienza (libertà di pensiero e di religione).
Se nella filosofia moderna il concetto di persona viene usato per indicare la relazione consapevole dell’uomo con sé ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Dal greco all'arabo: trasmissione e traduzione
Roshdi Rashed
Dal greco all'arabo: trasmissione e traduzione
Gli storici delle scienze e della [...] , abbracciando quindi le medesime popolazioni, che però cambiano, in maniera più o meno significativa, lingua e religione. Queste popolazioni avevano dunque ricevuto in eredità un insieme di conoscenze, di oggetti tecnici, di istituzioni: tutti ...
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Classi e stratificazione sociale
Frank Parkin
Introduzione
Le teorie delle classi e della stratificazione sociale hanno sempre occupato un posto di primaria importanza nella storia delle scienze sociali [...] sociale - ossia una sua caratteristica universale e necessaria - l'esigenza di incorporare i fatti relativi alla razza, alla religione, alla lingua e alla cultura nella teoria della classe non è stata mai realmente presa in considerazione. Come ha ...
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Contrattualismo
John Dunn
Introduzione
L'idea di contratto o accordo ha avuto un ruolo centrale nel pensiero politico occidentale in due importanti momenti storici e in relazione a due questioni fondamentali. [...] .
Spinoza, B., Etica e Trattato teologico-politico (a cura di R. Cantoni e F. Fergnani), Torino 1972.
Tierney, B., Religion, law and the growth of constitutional thought, 1150-1650, Cambridge 1982.
Tuck, R., Natural rights theories: their origin and ...
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Bioetica
J. Robert Nelson
sommario: 1. Un ambito recente di studio e di discorso: a) definizione e ambito; b) organizzazioni e istituzioni. 2. Criteri e metodi: a) i quattro principî canonici; b) i [...] Ind.-London 1981 (tr. it.: Dopo la virtù, Milano 1988).
Nelson, J. R., On the new frontiers of genetics and religion, Grand Rapids, Mich., 1994.
Nolen, A., Coutts, M. C. (a cura di), International directory of bioethics organization, Washington 1993 ...
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Io
Angela Ales Bello
Lucio Pinkus
L'Io è una delle espressioni emblematiche del pensiero occidentale contemporaneo, divenuta oggetto esplicito di riflessione nella filosofia e nella psicologia dal [...] ", per procedere, poi, all'apertura radicale: "et, si tuam naturam mutabile inveneris, trascende et te ipsum" (De vera religione, 39, 72). La parola ego entra con prepotenza nelle Confessioni: "Ego interior cognovi haec, ego, ego animus per sensum ...
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FROMOND, Giovanni Claudio (al secolo Guglielmo Giuseppe)
Renato Pasta
Di famiglia originaria di Dôle, nella Franca Contea, nacque a Cremona il 4 febbr. 1703, terzogenito di Gian Simone e di Lucia Binda.
La [...] addietro nelle lettere", e concludeva con un richiamo alla "patria comune", Cremona, di cui non voleva "esser l'obbrobrio… nella religione" (ibid.).
A Pisa il F. finì per approdare, restandovi per tutta la vita, nel marzo 1728, superate le ultime ...
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BORRI (Borro, Borrius), Girolamo
Giorgio Stabile
Figlio di Mariano, nacque ad Arezzo nell'anno 1512.
Studiò con il teologo A. Bonucci, alunno del, Pomponazzi e generale dei serviti, e, nel 1535, ottenne [...] di fede con il B., il Carnesecchi rispondeva vagamente d'aver "parlato seco più d'una volta di cose di religione", ma poi precisava di rammentare come il B. "partecipasse delle opinione heretiche moderne, et, se ben mi ricordo, fusse inclinato ...
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Filosofo ed economista tedesco (Treviri 5 maggio 1818 - Londra 14 marzo 1883). Proveniente da una famiglia borghese di origine ebraica, studiò a Bonn e poi a Berlino, dove entrò in contatto con la sinistra [...] e qualità profondamente diversi da quelli dell'uomo della società schiavistica antica, o della società feudale, ecc. La morale, la religione, la metafisica, tutto ciò che appartiene alla sfera ideale, non ha una propria storia per suo conto. Solo in ...
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religione
religióne s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare «legare», con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]. – 1. a. Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo...
religioso
religióso agg. [dal lat. religiosus, der. di religio -onis «religione»]. – 1. a. Della religione, che concerne la religione o una religione: sentimento, precetto, comandamento, rito r.; fede r., credo r.; assistenza r., conforto...