Medico e filosofo ebreo (Candia 1460 circa - ivi dopo il 1491), noto anche come Helias Cretensis; studiò e insegnò a Padova, dove ebbe (1480-82) come discepolo G. Pico della Mirandola (per il quale compose [...] in polemica con gli sviluppi dottrinarî posteriori, soprattutto con le dottrine cabbalistiche) e lo risolve in favore della religione, considerata non pura fede bensì dottrina razionale, che la filosofia ha il compito di esporre e chiarire. Con ...
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Filosofo (Berlino 1798 - ivi 1854). Movendo dalla critica del trascendentalismo di Kant e influenzato dall'empirismo, considerò come dottrina filosofica fondamentale la psicologia, concepita come scienza [...] , pensando che solo attraverso il suo metodo si potesse giungere alla metafisica, alla morale, alla filosofia della religione, alla pedagogia. Tra le sue opere: Grundlegung zur Physik der Sitten (1822), Lehrbuch der Psychologie als Naturwissenschaft ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Vincenzo Gioberti
Paolo Marangon
Nessun pensatore probabilmente esercitò in Italia, alla metà dell’Ottocento, un’influenza politico-culturale più vasta di Vincenzo Gioberti. Ciò fu determinato non solo [...] tale parzialità non aspira a invadere i diritti altrui e accetta non in apparenza, ma in concreto, il bene più grande della religione e della civiltà.
Ma i Gesuiti di ciò non si appagano: vogliono essere universali: non basta alla loro ambizione l ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Robert Boyle
Michael Hunter
Robert Boyle
Robert Boyle (1627-1691) può essere considerato il più importante esponente della nuova filosofia sperimentale nell'Inghilterra [...] cui l'autore si propone di mettere in luce l'importanza della filosofia naturale per quanto riguarda sia la difesa della religione sia i problemi di ordine pratico. La sezione dell'opera pubblicata nel 1663 prende in esame soprattutto le applicazioni ...
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Filosofo (Blankenberg, Colonia, 1828 - Chicago 1888). Operaio autodidatta, elaborò per proprio conto una concezione del mondo e della storia affine al materialismo storico e dialettico di Marx e di Engels, [...] sua concezione del socialismo, basata sulla morale e sulla religione. Opere principali: Das Wesen der menschlichen Kopfarbeit (1869); Briefe über Logik (1880-83); e, postuma, Religion der Sozialdemokratie (1895). L'edizione completa delle sue opere ...
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Filosofo (Altdorf 1786 - Teplice 1853). Successe nel 1835 a Hegel, di cui era stato scolaro, nella cattedra di Berlino. Fu uno dei maggiori rappresentanti della "destra hegeliana". In Die Hegelsche Philosophie [...] (1843), intese difendere la filosofia hegeliana dalla critica del Trendelenburg e, dimostrandone il sostanziale accordo con la religione cristiana, anche dall'accusa di ateismo e di panteismo. ...
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libertà La facoltà di pensare, di operare, di scegliere a proprio talento, in modo autonomo.
Diritto
Dal punto di vista giuridico, per l. si intende in linea di massima il diritto di ogni individuo di [...] alla possibilità di professare la fede, celebrare riti e fare proselitismo.
Per quanto riguarda i limiti che incontra la l. di religione, l’art. 19 Cost. fa riferimento al buon costume (generalmente inteso come legato al comune senso del pudore). A ...
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Scrittore e filosofo (Parigi 1694 - ivi 1778). Nato da famiglia borghese, ricevette un'eccellente educazione umanistica al collegio Louis-le-Grand tenuto dai gesuiti. Precocissimo autore di versi leggeri [...] appaiono vere e proprie dissertazioni in favore della tolleranza, della libertà, dell'abolizione degli odî di razza e di religione. La stessa vis polemica, che nelle tragedie sopraffà la forza rappresentativa e artistica, anima i romanzi: Zadig (1747 ...
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Filosofo greco (sec. 5º a. C.), nato a Samo o a Reggio (Magna Grecia), e probabilmente vissuto ad Atene nell'età di Pericle. È noto per aver rimesso in onore la concezione di Talete, dell'acqua principio [...] di tutte le cose. Fu considerato dall'antichità uno dei filosofi negatori della religione. Cratino lo mise in burla nella commedia Gli onniveggenti. ...
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DE MEIS, Angelo Camillo
Fulvio Tessitore
Nacque il 14 luglio 1817 a Bucchianico, un paesino dell'Abruzzo chietino, situato sulle falde orientali della Maiella. Il padre, Vincenzo, fu medico, carbonaro [...] ma anche in natura". "Esse sono tutte e due diventate la scienza, ma la scienza non è diventata religione e poesia. La filosofia della religione, non è la religione e deve esserlo; la filosofia dell'arte non è arte e deve esserlo; e l'esempio è dato ...
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religione
religióne s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare «legare», con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]. – 1. a. Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo...
religioso
religióso agg. [dal lat. religiosus, der. di religio -onis «religione»]. – 1. a. Della religione, che concerne la religione o una religione: sentimento, precetto, comandamento, rito r.; fede r., credo r.; assistenza r., conforto...