Scrittore politico francese (n. 1630 circa), dalla vita avventurosa quanto misteriosa: si sa solo che fu in Inghilterra e fece poi la campagna di Olanda con le truppe francesi; quindi, abbandonata la vita [...] et les règles les plus nécessaires de la langue française (1681); il suo nome è legato soprattutto all'opera Histoire des Sévarambes (1677-78), opera del genere dell'Utopia di T. Moro e ardita nella sua satira dei governi e della religione del tempo. ...
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Antropologia e linguistica
Modo di rappresentare visivamente, attraverso tracce grafiche, i segni linguistici o le loro sequenze.
Nei segni linguistici si distinguono un significante e un significato; [...] s. fissa e perpetua contenuti i quali, finché sono presenti solo nella coscienza, restano fluidi, soggettivi e transitori. A ogni religione è insito il bisogno di obiettivarsi, e ciò può avvenire anche senza la s., per es., nei gesti e formule fissi ...
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(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] conquista ottomana
Gli A. come nazione entrano nella storia nei primi decenni del 7° sec. con Maometto, fondatore di una religione universalistica, l’islamismo, le cui sorti in un primo tempo si identificano però con la nazione araba (per le vicende ...
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Stato insulare dell’Estremo Oriente. Il nome in lingua locale (Nippon-koku nella forma classica; Nihon-koku nella parlata comune) deriva dalla lettura giapponese del nome cinese del G., Jih Pen Kuo («il [...] averi o parte di essi al figlio maggiore, per trascorrere in tranquillità il periodo rimanente della vita.
La storia della religione giapponese si articola nei rapporti tra lo shintoismo (➔) e il buddhismo. Questo, giunto in G. nel 6° sec. non nella ...
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PASCAL, Carlo
Massimo Lenchantin De Gubernatis
Latinista, nato a Napoli il 21 ottobre 1866, morto a Milano il 22 settembre 1926. Dopo l'insegnamento medio, occupò la cattedra di letteratura latina dal [...] , si raccomandano per chiarezza di giudizio e probità d'intenti. Nelle ricerche storico-letterarie (Dioniso. Saggio sulla religione e la parodia religiosa in Aristofane, Catania 1911; Le credenze d'oltretomba nelle opere letterarie dell'antichità ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] diffusi la conoscenza e l’uso dell’inglese e del francese; l’antico copto sopravvive solo come lingua liturgica.
La religione di gran lunga prevalente è quella islamica sunnita (90%); il rimanente 10% è formato da cristiani, in maggioranza copti, per ...
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Il lessico è l’insieme dei lessemi (o, con termine non tecnico, delle parole) di una lingua. Come altre lingue nazionali, che vengono usate da secoli per molte delle principali funzioni comunicative, anche [...] si è ampliata nei secoli e va oggi dal parlato quotidiano alla letteratura, dalla scienza alla scuola, dalla religione all’amministrazione e alla giustizia.
L’inventario delle categorie lessicali dell’italiano – o, se si preferisce una denominazione ...
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La scrittura e la lingua. - I più antichi esempi di scrittura del mondo cretese-miceneo sono stati trovati a Creta e risalgono a circa il 2000 a. C.: si tratta in generale di pochi segni isolati in scrittura [...] trattano il mondo cretese miceneo come un'unità religiosa. Distinzione fra Creta e Grecia: L. Banti, in Studi e mater. St. d. Religioni, XVII (1941), p. 16 segg.; id., in Annuario Sc. Atene, n. s. III-IV (1941-42), p. 9 segg. Divinità cretesi: L ...
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(russo Tungusy) Popolazione dell’Asia settentrionale, distribuita nei vastissimi territori fra lo Enisej e l’Oceano Pacifico, il Mare Artico e la frontiera cinese. Fra i principali gruppi dei T.: gli [...] e in grandi famiglie agnatizie; alcuni T. praticano il matrimonio per scambio, la poliginia, il levirato.
La religione cristiana, superficialmente accolta (nella confessione ortodossa), non ha fatto sparire le credenze precedenti, fra cui ha speciale ...
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ZIELINSKI, Tadeusz
Filologo polacco, nato nel governatorato di Kiew il 14 settembre 1859, professore dapprima all'università di Pietroburgo (1887-1922), e dal 1922 in quella di Varsavia.
Fra gli Slavi [...] è del 1901; la trad. tedesca Die Antike und wir del 1905); lo studio francese La Sibylle. Trois essai sur la religion antique et le christianisme (1924); la Letteratura della Grecia antica (in polacco, voll. 2, 1923-31), e, quasi a coronamento della ...
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religione
religióne s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare «legare», con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]. – 1. a. Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo...
religioso
religióso agg. [dal lat. religiosus, der. di religio -onis «religione»]. – 1. a. Della religione, che concerne la religione o una religione: sentimento, precetto, comandamento, rito r.; fede r., credo r.; assistenza r., conforto...