Discriminazione razziale
Imanuel Geiss
Introduzione
L'espressione 'discriminazione razziale' sarà qui usata per indicare la realizzazione nella prassi del 'razzismo' in quanto teoria: per indicare cioè [...] ' e l'orgoglio per la 'purezza del sangue', legato di solito con l'appartenenza all'aristocrazia o a una religione. Non ci occuperemo qui dell'antisemitismo come moderna variante della discriminazione razziale, perché a esso è dedicato un altro ...
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Impurità
Claudia Mattalucci
Nel linguaggio corrente il termine impurità è sinonimo di sozzura e di alterazione e si riferisce alla mescolanza di oggetti, comportamenti o individui che andrebbero separati. [...] ); l. lévy-bruhl, Le surnaturel et la nature dans la mentalité primitive, Paris, Alcan, 1931; w.r. smith, Lectures on the religion of the Semites, London, Black, 1889; s.j. tambiah, Animals are good to think and good to prohibit, "Ethnology", 1969, 8 ...
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nudità La mancanza di vestiti o di altri indumenti, riferita al corpo umano, o alla sua raffigurazione nell'arte.
Tra i popoli primitivi, la n. totale, o quanto meno la mancanza di copertura delle parti [...] (alcuni popoli del Togo e del Camerun, dell’alto Zambesi, Caiapó e alcuni Gè-Tapuya delle foreste brasiliane ecc.). Diverse religioni impongono la n. totale o parziale a chi celebra un rito o vi partecipa. Le occasioni e le ragioni della prescrizione ...
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Etnografia. - I Drusi formano la maggioranza della popolazione del Gebel Druso e hanno inoltre molti villaggi nel Libano meridionale. In ogni centro druso si trova una famiglia dominante, che occupa talvolta [...] .
Bibl.: M. von Oppenheim, Vom Mittelmeer zum Persischen Golf, Berlino 1899; P. K. Hitti, The Origins of the Druze People and Religion, New York 1928; L. Jalabert, Syrie et Liban, Parigi 1934; N. Bouron, Chez les Druses du Djebel, in Asie Française ...
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Opinione pubblica
Luciana Giacheri Fossati
La collettività discute e giudica
Quando si parla di opinione pubblica si fa riferimento sia alle persone che in quanto collettività giudicano gli accadimenti [...] individuali ma collettive, sia sulla politica dei governi sia su tutti gli altri aspetti della cultura, della religione e della vita quotidiana. Questo processo è stato poi accelerato dalle profonde trasformazioni economiche e sociali dei paesi ...
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Scienza
Gerard Radnitzky
Paolo Rossi
di Gerard Radnitzky, Paolo Rossi
SCIENZA
Teoria della scienza di Gerard Radnitzky
sommario: 1. Introduzione. 2. Che specie di disciplina è la teoria della scienza [...] logiche, gli sviluppi di una cosiddetta ‛dialettica interna' dei suoi vari settori, ma anche con la magia e la letteratura, la religione e la politica, la filosofia e l'industria, i modi di pensare e di vivere, le metafisiche e l'economia. Tutti ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Tempo, Organizzazione sociale del
Giovanni Gasparini
Gli orientamenti teorici
L'eccezionale rilevanza teorica del problema del tempo è ben nota e presente nella cultura occidentale, a partire dalle [...] modalità di espressione singolari, che si possono collegare soprattutto alla presenza dei valori di cui è espressione la religione cristiana e che si traducono nell'elaborazione di peculiari forme di divisione del tempo. Al riguardo, la storiografia ...
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Festa
Paolo Apolito
Introduzione
Il tema della festa è stato considerato nelle sue dimensioni religiose e politiche già prima di diventare oggetto di indagine delle scienze sociali, e anche quando lo [...] irresistibile si estende su tutti gli astanti" (v. De Marinis, 1981). In Durkheim, poi, è ben evidente la dimensione obbligatoria della religione totemica, di cui la festa è l'apice: come dice Evans-Pritchard (v., 1965; tr. it., p. 112), "anche se ...
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Nazione
Anthony D. Smith
Introduzione
Il termine 'nazione' compare per la prima volta nella lingua latina: i Romani designavano come 'nationes' le tribù distanti e selvagge, ma riservavano per sé l'appellativo [...] paesi occidentali, dà rilievo al territorio, alle leggi comuni, alla cittadinanza, a una cultura pubblica di massa e a una religione civile; la concezione etnica, che si è affermata invece nell'Europa orientale e in alcune regioni asiatiche, mette l ...
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Filosofo e sociologo tedesco (n. Düsseldorf 1929). Allacciandosi alle tesi della scuola di Francoforte e al pensiero di C. S. Peirce, ha dato risalto ai problemi della comunicazione e alla funzione dell'opinione [...] serrate analisi sui precari equilibri fra gli stati europei e gli USA; Dialektik der Säkularisierung. Über Vernunft und Religion (con J. Ratzinger, 2005; trad. it. Ragione e fede in dialogo, 2005), nato dalle riflessioni sulle interrelazioni tra ...
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religione
religióne s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare «legare», con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]. – 1. a. Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo...
religioso
religióso agg. [dal lat. religiosus, der. di religio -onis «religione»]. – 1. a. Della religione, che concerne la religione o una religione: sentimento, precetto, comandamento, rito r.; fede r., credo r.; assistenza r., conforto...