ANCO MARZIO (Ancus Marcius)
M. Floriani Squarciapino
Quarto re di Roma (640-616 a. C., secondo la tradizione). Nipote di Numa e, come questi; amante della pace, ma valoroso guerriero, anch'egli avrebbe [...] restaurato la religione. La critica mòderna lo considera una duplicazione di Numa (v.).
L'effigie, naturalmente di fantasia, appare, con quella di Numa, nei denari di Censorino (87 a. C.) e in quelli di Marcio Filippo (6o o 56 a. C.). Nei primi ...
Leggi Tutto
Almoravidi
G. Ventrone Vassallo
Intorno alla metà del sec. 11°, un capo dei Ṣanhāja, nomadi berberi del Sahara, detti anche Mulaththamūn dal lithām, il velo che copriva i loro volti, dopo aver approfondito [...] la religione islamica durante un pellegrinaggio, volle meglio indottrinare i suoi correligionari e ricorse alla predicazione di un uomo colto e devoto, tale 'Abd Allāh b. Yāsīn. Questi, trasferitosi tra i Ṣanhāja, costruì in una località non ...
Leggi Tutto
MAIA (Μαῖα, Maia)
S. de Marinis
Una delle Pleiadi, figlia di Atlante e di Pleione, figlia di Oceano, è secondo la tradizione generale madre di Hermes, nato dal suo connubio con Zeus sul monte Cillene [...] ss., s. v., n. i; R. Peter, ibid., c. 2235, s. v., n. 2; A. Legrand, in Dict. Ant., p. 1553, s. v.; G. Wissowa, Religion u. Kultus der Römer, Monaco 1912, p. 229; Link-Gundel, in Pauly-Wissowa, XIV, 1928, c. 527 ss., s. v.; E. Strong, On the Storied ...
Leggi Tutto
Orientalista italiano (Livorno 1839 - Firenze 1924), prof. di storia e geografia dell'Asia orientale (1877-1921) nell'Istituto di studi superiori di Firenze; socio corrispondente dei Lincei (1909). Lasciò [...] oltre un centinaio di pubblicazioni illustranti la storia, la religione, la geografia della Cina, del Giappone e, soprattutto, del Tibet, e lavori di linguistica e filologia. Bronzi cinesi e antiche edizioni cinesi e giapponesi da lui raccolti sono ...
Leggi Tutto
Kitsch
AAbraham A. Moles
di Abraham A. Moles
Kitsch
sommario: 1. Definizioni. 2. Kitsch ed estetica sociale. 3. I caratteri oggettivabili del Kitsch. 4. Cenni storici. 5. La comparsa del neo-Kitsch. [...] quotidiana, con tanta maggiore intensità quanto più deboli sono le loro basi in una società che si pretende razionalista. Certe religioni sono perciò indotte a valersi di tutte le vie per accostare l'individuo e proporgli uno sforzo senza sforzo, e ...
Leggi Tutto
CONSECRATIO
A. Brelich
È il termine tecnico che nel linguaggio religioso romano indicava in generale il conferimento della sacralità a un luogo, oggetto, edificio, ecc. Solo ciò che era "consacrato" [...] era "sacro" dal punto di vista della religione pubblica, e perciò la consecratio era un atto pubblico, compiuto cioè, teoricamente, dallo stato come tale, in pratica da chi ne aveva l'autorità. Nel periodo dell'Impero, e precisamente a cominciare ...
Leggi Tutto
ARABI
A.M. Piemontese
Una trattazione sistematica del contributo degli A. alla civiltà artistica del Medioevo è data sotto le voci specifiche dedicate all'argomento (dinastie e aree geografiche), ove, [...] Caetani, Annali dell'Islam, 10 voll., Milano-Roma 1905-1926: II, 1, pp. 692-715; VII, pp. 388-418; E. Doutté, Magie et religion dans l'Afrique du Nord, Alger 1908; M. Guidi, s.v. Arabi-Scrittura, in EI, III, 1929, pp. 866-870; J. Sourdel-Thomine, Les ...
Leggi Tutto
Pittore (Berlino 1793 - Magonza 1877). Studiò all'accademia di Dresda; venuto a Roma (1815), si legò con i Nazareni (E. Overbeck e P. von Cornelius), collaborando alla decorazione di casa Bartholdy e di [...] villa Massimo; affrescò, presentato da Canova, il Trionfo della religione nel museo Chiaramonti in Vaticano. Diresse poi l'istituto Städel di Francoforte (1830-43), che decorò con affreschi, composizioni religiose e ritratti, e (dal 1854) la galleria ...
Leggi Tutto
BARBARI
La parola barbaro, di origine onomatopeica (Strabo, xiv, 2, 28), indica originariamente l'individuo che pronuncia suoni inarticolati, che balbetta (Aristoph., Aves, 521, per gli Sciti, 1681, [...] per i Triballi), senza alludere ad alcuna differenza di razza, di costumi, di religione; barbare erano pure le parole inarticolate, senza senso, che simboleggiavano qualcosa di arcano e di sacro come gli Ephesia Grammata (Plut., De superst., 3, p. ...
Leggi Tutto
Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento. In particolare, il termine è stato applicato a indicare innovazioni o mutamenti profondi [...] o della Chiesa, dovuti (almeno per ciò che riguarda lo Stato) all’azione legittima e regolare dei poteri costituiti.
Religione
Nella storia del cristianesimo, si parla di r. a proposito di quei movimenti, già presenti nel Medioevo, che operarono ...
Leggi Tutto
religione
religióne s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare «legare», con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]. – 1. a. Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo...
religioso
religióso agg. [dal lat. religiosus, der. di religio -onis «religione»]. – 1. a. Della religione, che concerne la religione o una religione: sentimento, precetto, comandamento, rito r.; fede r., credo r.; assistenza r., conforto...