BEACQUI, Galeotto (Teofilo da Milano)
Dante Balboni
Nacque, come conferma l'appellativo assunto in religione, a Milano intorno al 1400. Studiò legge probabilmente a Pavia conseguendo la laurea in utroque [...] iure ed ivi negli anni 1444-45 e 1447 fu incaricato "ad lecturani iuris civilis extraordinariani" (Prelini, p. 50). Lo troviamo poi a Ferrara al tempo di Leonello d'Este, restauratore dello Studio universitario, ...
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L'e., inteso soprattutto come espressione di religione professata, è sostanzialmente ancora oggi quel fenomeno etico-religioso che, derivato dall'Antico Testamento, trovò formulazione e definitiva sistemazione [...] il corpo autorizzato a decidere su particolari argomenti che pure attengono alla vita pubblica dello stato?
Il problema dei rapporti fra religione e stato, che si è pure posto in altri paesi e in molti di essi ha trovato soluzioni accettabili per l ...
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In senso oggettivo, il complesso di norme giuridiche, che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, in senso soggettivo, la facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, [...] incoraggiare il rispetto dei d. umani e delle libertà fondamentali per tutti, senza distinzione di razza, sesso, lingua o religione. Il 10 dicembre 1948 l’Assemblea generale adottò inoltre, con risoluzione 217 (III), la Dichiarazione universale dei d ...
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Dichiarazione, per lo più a formula obbligata, dell’adesione di una persona o di una comunità a una determinata religione; spesso anche la solenne riconferma dell’adesione già avvenuta. In senso stretto, [...] , cui i Romani volevano costringere i cristiani nei periodi di persecuzione) può prendere il posto della p. verbale in religioni non dottrinali.
La p. di fede sintetizza di solito le tesi essenziali della dottrina religiosa. Essa può essere anche ...
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. Nella storia politica e della civiltà dell'Asia anteriore antica nessuna nazione ha lasciato orma sì profonda e durevole come quella tracciata dai Babilonesi e dagli Assiri. La civiltà babilonese - in [...] , il quale un giorno emerse dalle onde marine ed insegnò agli uomini le arti e i mestieri, la scrittura e la religione.
Il penodo sumero (dalle origini fino al 2057). - I primordî della storia della Babilonia sono avvolti ancora in profondo mistero ...
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Costantino fra giurisdizionalismo e ius publicum ecclesiasticum
Pier Virginio Aimone Braida
«Tutto dipende dal carattere degli uomini che regnano o che amministrano la cosa pubblica. La storia ci insegna [...] in lingua italiana che il 2 settembre 1852 il padre gesuita Camillo Tarquini tenne a Roma, dinanzi all’Accademia della religione cattolica, sulla questione del placet regio. Lo stesso Tarquini ne fece poi una traduzione latina e vi furono versioni in ...
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Il termine ἐκκλησία, che nel greco classico denota un’assemblea politica, è usato nelle parti più recenti della versione greca dell’Antico Testamento detta dei Settanta come equivalente dei termini ebraici [...] , che poi da questa iniziale condizione di tolleranza passò progressivamente a un trattamento privilegiato, finché divenne religione dello Stato. Servendosi della C. come fattore politico, gli imperatori attuarono nell’Impero d’Oriente un ...
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Il principio di laicità dello Stato è una diretta conseguenza dell’affermazione del costituzionalismo liberale e si collega strettamente a una tutela più forte della libertà di religione. La laicità dello [...] di Stato socialista (Forme di Stato e forme di governo), dove la formale proclamazione della separazione tra lo Stato e la religione ha nascosto una preferenza sostanziale per posizioni ateistiche (art. 124 Cost. U.R.S.S. 1936; art. 70 Cost. Polonia ...
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Religione. - La religione storicamente si attua nella vita associata; e, senza accogliere la teoria del Durkheim che la religione sia nata dalla società, non si può negare che fin dalle sue prime e più [...] , i loro Nebi'īm (III [I] Re, XVIII, 19 e 22); e anche nello stesso Israele essi furono spesso strumento dell'asservimento della religione alle vedute politiche dei re, ligi alla civiltà nuova (III [I] Re, XXII, 6 segg.; cfr. 18, 19). Il fatto è che ...
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Giurista, filologo e filosofo (Vicenza 1550 - Valenza 1635). Studiò a Padova, dove ebbe maestri, fra gli altri, I. Menochio e G. Panciroli; seguace della religione riformata, si trasferì a Ginevra. Insegnò [...] a Heidelberg, dove pronunciò (1585) l'importante prolusione De iuris civilis difficultate ac docendi methodo. Insegnò poi a Montpellier, Padova e Valenza. Numerose sue opere trattano di diritto civile ...
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religione
religióne s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare «legare», con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]. – 1. a. Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo...
religioso
religióso agg. [dal lat. religiosus, der. di religio -onis «religione»]. – 1. a. Della religione, che concerne la religione o una religione: sentimento, precetto, comandamento, rito r.; fede r., credo r.; assistenza r., conforto...