Filosofia
In contrapposizione a monismo, in generale ogni concezione del mondo fondata su un’essenziale dualità di principi. Il termine ha cominciato a entrare nell’uso solo agli inizi del 18° sec., ma [...] di un principio buono e di un principio cattivo. L’esempio più tipico è, a questo proposito, quello della religione di Zoroastro, che contrappone la divinità buona, Ahura Mazdā, alla divinità malvagia, Ahriman; ma il motivo sopravvive anche nel ...
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Margalit, Avishai. – Filofoso israeliano (n. Afula 1939). Laureato in Filosofia (1963) e in Economia (1965) all’Università di Gerusalemme, ha insegnato in questo ateneo fino al 2006, quando è diventato [...] pensiero analitico, per poi estendere il suo campo di studi alla filosofia politica e alla filosofia della religione, fondando un’etica della memoria come caratterizzazione della collettività. Tra le sue pubblicazioni occorre citare: Idolatry (con ...
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GENTILE, Panfilo
Studioso di filosofia e giornalista, nato all'Aquila il 28 maggio 1889; si è occupato di storia del pensiero etico-giuridico-politico e di quello religioso, e ha collaborato con articoli [...] principali: Sulla dottrina del contratto sociale, Bologna 1913 L'opera di Gaetano Filangieri, Roma 1913; Sommario d'una filosofia della religione, Bari 1923; L'ideale di Israele, ivi 1931; Il genio della Grecia, Roma 1947, n. ed. Firenze 1957; L'idea ...
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Spiegazione e comprensione
Raymond Boudon
Introduzione
I termini 'spiegazione' e 'comprensione', ai quali si deve aggiungere 'interpretazione', hanno una notevole importanza nel dibattito sulle scienze [...] Commodo a Giuliano, hanno protetto il mitraismo, e i re di Prussia la massoneria? Gli articoli di fede di queste religioni si accordavano con quella che si può chiamare la 'filosofia' sociale e politica di funzionari, militari o politici: un sistema ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Paolo Ruffini
Francesco Barbieri
Franca Cattelani Degani
Paolo Ruffini, medico e matematico, deve la sua fama principalmente ai risultati ottenuti nel campo delle equazioni algebriche, anche se i suoi [...] in merito sono tre. La prima, Immaterialità dell’anima (1806), uscita in concomitanza con l’elezione a socio dell’Accademia di religione cattolica (l’attuale Accademia di S. Tommaso d’Aquino), gli valse il dono di una medaglia d’oro e di una d ...
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Filosofo (Wantage, Berkshire, 1692 - Bath 1752); presbiteriano, aderì (1713) alla chiesa anglicana e nel 1718 ne fu ordinato sacerdote. Segretario (1736) della regina Carolina, vescovo di Bristol (1738), [...] il bene nell'intervento di una coscienza mediatrice tra le passioni egoistiche e la benevolenza (Fifteen sermons, 1726). Nella Analogy of religion natural and revealed to the constitution and course of nature (1736) difese contro il deismo la ...
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Filosofo, nato a Foiano della Chiana il 19 giugno 1886. Professore universitario dal 1933, ha insegnato dapprima pedagogia all'università di Pisa e poi filosofia teoretica all'università di Firenze.
La [...] realtà, in: Varî autori, Concetto e programma della filosofia d'oggi, Milano 1941; Le forme dello spirito e la religione, in Giornale critico della .filosofia italiana, 1942, n. 5-6; La ragione poetica, Firenze 1947; Il centro della speculazione ...
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progresso
Stefano De Luca
Lo spirito della modernità
Il termine progresso ha due significati. Il primo indica una qualsiasi successione di eventi che implichi un miglioramento: la scoperta di nuovi [...] , totalitarismi, Shoah, razzismo), di lì a poco, avrebbero inciso assai più delle argomentazioni di Nietzsche, incrinando in maniera irrimediabile quella fede assoluta nel progresso che era stata, per molti aspetti, la ‘religione’ dell’Ottocento. ...
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Storico della filosofia italiano (Milano 1937 - ivi 2018). Alunno del collegio Ghislieri di Pavia, si è laureato nell’ateneo della città con una tesi su Tucidide, tra i suoi maestri annoverava L. Geymonat. [...] per la scienza, oltre che per la filosofia. V. ha anche approfondito i rapporti tra il pensiero greco e la religione cristiana ed era convinto della funzione civile della filosofia. Tra i suoi numerosi scritti si ricordano: Il coltello e lo stilo ...
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Filosofo francese (Montrouge 1845 - Parigi 1921); prof. dal 1888 di storia della filosofia moderna alla Sorbona, presidente dcll'Accademia di scienze morali e politiche, membro dell'Accademia di Francia; [...] dalla scienza, essa non è, o non è più, la spiegazione dei fenomeni. Questi, dal punto di vista della religione, valgono per il loro significato morale, per i sentimenti che suggeriscono, per la vita interiore che esprimono e suscitano, nessuna ...
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religione
religióne s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare «legare», con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]. – 1. a. Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo...
religioso
religióso agg. [dal lat. religiosus, der. di religio -onis «religione»]. – 1. a. Della religione, che concerne la religione o una religione: sentimento, precetto, comandamento, rito r.; fede r., credo r.; assistenza r., conforto...