GUERRINI, Olindo
Giuseppe Zaccaria
Nacque a Forlì il 4 ott. 1845, da Angelo e da Paola Giulianini. Trascorse l'infanzia a Sant'Alberto di Ravenna, dove il padre gestiva la farmacia del paese, e, dopo [...] collegio municipale di Ravenna, di cui lamentò l'educazione "pedante, formale", senza vita, ridotta al solo tecnicismo, aggiungendo: "La religione era seccante per pratiche esteriori infinite, le quali mi resero odioso per tutta la vita il culto ed i ...
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Ordine, Nuccio. – Storico della letteratura e filosofo italiano (Diamante 1958 - Cosenza 2023). Visiting professor nei più importanti atenei statunitensi ed europei, dal 2001 professore ordinario di Teoria [...] 'ombra: letteratura, filosofia e pittura in Giordano Bruno (2003) e Contro il Vangelo armato: Giordano Bruno, Ronsard e la religione (2007). Tra i temi centrali dei suoi studi occorre citare quelli sul dialogo e la novella cinquecenteschi (Teoria e ...
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Letteratura e società
Vittorio Strada
Boris Dubin
Lev Gudkov
Introduzione
Impostazione del problema.Il rapporto tra letteratura e società è suscettibile di varie interpretazioni non soltanto perché [...] costituisce la 'società civile' e, dall'altra, la letteratura diventa un istituto sociale accanto a vari altri, dalla religione alla scienza, formando con essi la rete delle relazioni socioculturali. Una rete acentrica, poiché nessun istituto ha una ...
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Scrittore russo (Jasnaja Poljana 1828 - Astapovo, od. Lev Tolstoj, Lipeck, 1910), conte. Perduti i genitori (la madre a due anni, il padre a nove), fu educato da parenti e da precettori francesi e tedeschi. [...] falsa lo spirito e la lettera del Vangelo. Scrive una nutrita serie di studî, saggi e polemiche sull'essenza della religione, sul senso della vita, sulla non resistenza al male (Christjanskoe učenie "La dottrina cristiana", 1898; O zizni "Sulla vita ...
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Poeta olandese (Brouwershaven 1577 - Aia 1660); calvinista, autore di una vasta opera in rime, in cui espone con grande facilità versificatoria e con tendenza moralizzante una "filosofia pratica", usando [...] . Scrisse Emblemata of Zinnebeelden ("Emblemi o simboli", 1618), con commenti sull'amore, sulla vita sociale e la religione; Houwelyck ("Matrimonio", 1625), che tratta delle diverse fasi della vita della donna e dei doveri reciproci dei coniugi ...
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Pietro Giannone: Opere – Introduzione
Sergio Bertelli
Tre figure risaltano in modo particolare nel primo Settecento italiano. Uomini della stessa generazione, con non pochi punti di contatto tra loro. [...] di arte di governo, da comprendere e da sviscerare. I capitoli che lo interessano sono quelli in cui Livio parla della religione dei Romani. Non per nulla il modello cui si rifà è l’Adeisidaemon, sive Titus Livius a superstitione vindicatus di John ...
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COMAZZI (Accomazzo), Giovanni Battista
Fiorenza Vittori
Nacque a Mantova (secondo il Bazzoni, a Casale Monferrato) nel 1654 da famiglia originaria di Casale Monferrato.
Assai scarse sono le notizie [...] (Colonia 1709), ove fra l'altro il C. cerca di chiarire come "la convenienza che hanno insieme la politica e la religione", sia dimostrata dal fatto che "l'una e l'altra convengono in un medesimo fine, di rendere l'uomo intieramente contento... Sono ...
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René. Critico letterario e antropologo francese (Avignone 1923 - Stanford 2015). Intellettuale "irregolare della cultura", si diplomò nel 1947 archivista-paleografo medievale all'École des chartes di Parigi [...] nei confronti dell'uccisione di una vittima è l'evento fondante su cui si basa lo sviluppo della società e della religione; nel suo pensiero, la logica arcaica del sacrificio venne trascesa solo con il cristianesimo, laddove Cristo assume il ruolo di ...
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Poeta e saggista giapponese (Kyoto 1283 circa - ivi 1352). Nato in una famiglia di sacerdoti shintoisti, frequentò per un certo tempo la corte prima di entrare nella vita religiosa (verso il 1320). È divenuto [...] medievale, lo Tsurezuregusa ("Ore d'ozio", 1330-31), composto di 243 brevi passi concernenti gli argomenti più varî: dalla religione buddista alla poesia e le arti, dai costumi e le tradizioni agli eventi contemporanei, ai ricordi personali. ...
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Intellettuale russa (Riga 1764 - Karasubazar, Crimea, 1824); moglie del diplomatico Burchard Aleksej Konstantinovič von K. (n. in Livonia 1744 - m. Berlino 1802), da cui divorziò nel 1796. Da un soggiorno [...] della dottrina dei Fratelli moravi e con l'amicizia per Jung-Stilling. La K. prese a predicare una sua religione mistico-pietistica di generica adesione alla Chiesa dei primi secoli, che acquistò rilievo quando essa fece amicizia con l'imperatore ...
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religione
religióne s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare «legare», con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]. – 1. a. Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo...
religioso
religióso agg. [dal lat. religiosus, der. di religio -onis «religione»]. – 1. a. Della religione, che concerne la religione o una religione: sentimento, precetto, comandamento, rito r.; fede r., credo r.; assistenza r., conforto...