Pittore (n. forse Lipsia o nel Vogtland 1603 - m. Utrecht 1655). Nel 1630 studiava a Utrecht con A. Bloemaert, il cui influsso, insieme a quello dei caravaggeschi, è sensibile nelle sue opere, dove non [...] mancano richiami anche all'arte del giovane Rembrandt (Davide e Salomone, 1654, Utrecht, Centraal Museum; Ecce Homo, Mosca, Museo Puškin). ...
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Pittore e incisore (Leida 1656 - Warmond 1738). Seguace di G. Dou, G. Metsu e J. van Mieris, fu noto soprattutto come ritrattista (Il barone van Wassemaer, 1716, Grenoble, Musée des beaux-arts; Autoritratto, [...] Amsterdam, Rijks museum, ecc.). Nelle incisioni si avvicinò a Rembrandt e a J. Lievens. ...
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Pittore (Lachen 1702 - Würzburg 1762). Fu pittore di corte a Monaco di Baviera (1732), Würzburg (1749) e Bruchsal (1750). Negli affreschi e nelle pale d'altare è legato alla maniera decorativa degli Asam; [...] nei dipinti di cavalletto si nota invece l'influsso di Rembrandt. ...
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Pittore (Amsterdam 1596 - ivi 1667), figlio e scolaro di Hendrick Cornelisz, fu ottimo ritrattista (Lezione di anatomia del dr. S. E. de Vry, 1619, e C. Huygens e il suo segretario, 1627, Londra, National [...] Gallery; La compagnia del capitano A. Cloeck, 1632, Amsterdam, Rijksmuseum), precursore immediato di Rembrandt. ...
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Pittore (Leida 1629 - Amsterdam 1667). Allievo a Leida di G. Dou, ne emulò la preziosa maniera in quadretti con scene di vita borghese (L'omaggio del cacciatore, 1658, Amsterdam, Rijksmuseum; La famiglia [...] Geelvinck, Berlino, Staatliche Museen); stabilitosi poi ad Amsterdam (1657), si accostò ai modi di Rembrandt e di J. Vermeer del quale imitò spesso il taglio compositivo. Tra le sue opere, caratterizzate da un uso raffinato del colore, basato su ...
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Pittore e architetto (Monaco di Baviera 1730 - Ehrenbreitstein, Coblenza, 1797), figlio e allievo di Johann (v.). Completò la sua formazione a Parigi, e a Roma (1757) con A. Mengs. Dipinse dapprima nel [...] gusto francese (Watteaukabinett nel castello di Bruchsal, distrutto nel 1945) e risentì anche di Rembrandt. Notevole come decoratore (affreschi nella chiesa del convento di Wiblingen e nei castelli di Magonza e Coblenza). Come suo padre, si occupò di ...
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Letterato olandese (L'Aia 1826 - Parigi 1886). Già pastore della comunità vallona a Haarlem, fu redattore (1863-65) dell'autorevole rivista letteraria De Gids, quindi (1873) proprietario e direttore del [...] delle Indie Olandesi"). Le sue acute critiche sono raccolte nelle Litterarische Fantasiën en Kritieken (1881-1888), ma l'opera principale resta il Land van Rembrandt ("Paese di Rembrandt"), 1882-84, studî sulla cultura dei Paesi Bassi nel sec. 17º. ...
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Pittore e acquafortista (Haarlem 1600 circa - ivi 1652 o 1653). Fu scolaro del padre Frans Pieterszoom (1573-1649) e di H. Goltzius. I quadri biblici, mitologici e allegorici mostrano l'influsso di P. [...] P. Rubens e di J. Jordaens e quello degli artisti italiani; nei ritratti appare l'influenza di Rembrandt. Nel 1649 pubblicò Undici regole di pittura. ...
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Pittore francese (Hesdin 1881 - Parigi 1946). Dopo un periodo passato in Bretagna a dipingere paesaggi (1908-09), si accostò al cubismo, pur senza staccarsi del tutto dagli aspetti del reale (Ritratto [...] di P. J. Jouve, 1909, Parigi, Musée d'art moderne); operò poi in Olanda, dove fu attratto dalla pittura di Rembrandt. Tornato a Parigi nel 1920, continuò a dipingere accentuando le tendenze espressioniste del suo stile. ...
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Banchiere statunitense (New York 1819 - ivi 1902), uomo d'affari, collezionista d'arte; fu tra i fondatori del Metropolitan Museum (1870), che arricchì di collezioni d'arti minori e del quale integrò il [...] primitivo nucleo di pitture fiamminghe e olandesi col dono di circa 50 opere (Petrus Christus, van Dyck, Vermeer, Rembrandt, Hals, Ruysdael, ecc.). La casa di M., che R. M. Hunt costruì (1884) a New York per lui, notevole anche per gli arredi e le ...
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determinato
agg. [part. pass. di determinare]. – 1. a. Stabilito, prefissato: in un giorno d.; particolare (e per lo più previsto): qualora si presentino d. condizioni; è spesso usato con valore indefinito (simile a quello di certo, dato):...
studio
stùdio s. m. [dal lat. studium, der. di studere «aspirare a qualche cosa, applicarsi attivamente»]. – 1. a. L’azione, il fatto di studiare; applicazione volta all’apprendimento di quanto è stato sperimentato da altri in un ramo dello...