Pittore inglese (Plyche mpton, Devonshire, 1723 - Londra 1792). Tra i più celebri ritrattisti inglesi del sec. 18°, la sua grande fortuna fu dovuta oltre che alle sue notevoli capacità innovative nell'ambito [...] epoca. Nella formazione del suo stile, fortemente personale, si combinarono influssi diversi: elementi dei Veneziani, dei Bolognesi, del tardo Rembrandt e di Rubens si aggiunsero a quelli che egli aveva ricevuto dal Hudson e dal Gandy. La sua pittura ...
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Pittore e incisore (Francoforte sul Meno 1578 - Roma 1610). Alla fine del sec. 16º fu a Venezia, presso J. Rottenhammer; nel 1600 era già a Roma. Le sue opere - generalmente piccoli paesaggi con figure, [...] sia in Italia (C. Saraceni, O. Gentileschi, Claude Lorrain), sia nei Paesi Bassi, preludendo allo stesso Rembrandt nella ricerca di particolari effetti luministici (Filemone e Bauci, Pinacoteca di Dresda) e alla scuola paesaggistica olandese nell ...
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Pittore (Amsterdam 1583 - ivi 1633). Completò la sua formazione in Italia: a Roma, intorno al 1603, ebbe modo di conoscere le opere di Caravaggio e dei Carracci e fu probabilmente in contatto con la cerchia [...] ). Trattò con opulenta ricchezza temi biblici e mitologici, organizzati teatralmente in gruppi di figure piramidali (Paolo e Barnaba a Listra, 1617, Amsterdam, Historish Mus.; Odisseo e Nausicaa, 1619, Monaco, Alte Pinak.). Fu maestro di Rembrandt. ...
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Scrittore d'arte (Venezia 1706 - ivi 1778), conservatore della biblioteca di S. Marco. Pittore e incisore dilettante, si occupò specialmente della storia della pittura veneziana, integrando le Ricche miniere [...] i Veneziani, 1758, e un Elogio di Rosalba Carriera, post., 1818), aveva ereditato l'importante collezione di stampe (Rembrandt, Luca da Leida, Callot, Marcantonio, ecc.) formata dallo zio collezionista e incisore, suo omonimo (Venezia 1680 - ivi 1767 ...
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Pittore (Queen Anne County, Maryland, 1741 - Filadelfia 1827), celebre soprattutto come ritrattista. Studiò a Londra con B. West (1767-70). A Filadelfia, dove si stabilì nel 1777, fu membro dell'Assemblea [...] -1831). Dei suoi figli, Raphael (1774-1825) fu tra i primi pittori americani che curarono in partic. la natura morta, Rembrandt (1778-1860) studiò a Parigi (1808-09), dove rimase molto colpito dall'arte di David, e in Italia; scrisse numerosi libri ...
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DE MARIA, Mario (Marius Pietor)
Nicoletta Cardano
Nacque a Bologna il 9 sett. 1852 da Fabio, medico e collezionista d'arte, e da Caterina Pesci.
La sua famiglia era agiata e vantava una tradizione artistica [...] tra l'altro l'interesse per l'arte del Quattrocento, che assieme a quella del Seicento e soprattutto all'opera di Rembrandt costituirà il suo punto di riferimento culturale e figurativo.
La passione per l'arte del passato, che assume in lui aspetti ...
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Scrittore e pittore francese (La Rochelle 1820 - ivi 1876). Allievo del paesaggista L. Cabat, fu profondamente influenzato dall'arte orientaleggiante di P. Marilhat. Compì varî viaggi in Algeria (1846-48 [...] d'autrefois (1863), nato come diario d'un suo viaggio nei Paesi Bassi e dedicato ai pittori fiamminghi (specie a Rembrandt e a Rubens), e il suo unico romanzo, Dominique (1863), che si ricollega alla migliore tradizione del romanzo psicologico ...
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CARONNI, Paolo
Clelia Alberici
Nato a Monza il 26 genn. 1779, visse a Milano; frequentò, all'Accademia di Brera, la scuola d'incisione diretta allora da Giuseppe Longhi, suo concittadino e cugino, e [...] ad una ottantina.
Nei primi lavori vi fu l'intervento del Longhi per ritocchi o correzioni; così nel ritratto di Rembrandt con cappello, alla acquaforte, eseguito nel 1804 circa, apprezzato dal Longhi tanto che lo volle acquistare. Di un'altra ...
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Nome d'arte del produttore cinematografico e regista ungherese Sándor László Kellner naturalizzato britannico (Turpásztó, Ungheria, 1893 - Londra 1956); critico d'arte, giornalista ed editore di giornali [...] mogli di Enrico VIII, 1933), che segna l'inizio nel cinema di uno stile fastoso; La dame de chez-Maxim (1933); Rembrandt (1936); Perfect stranger (1945). Spesso interprete dei suoi film è stata la prima moglie, Maria K. (Antónia Farkas), danzatrice e ...
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GOLA, Emilio
Beatrice Avanzi
Nacque a Milano il 22 febbr. 1851 dal conte Carlo e da Irene Della Porta.
Laureatosi nel 1873 in ingegneria industriale presso il Politecnico di Milano, coltivò allo stesso [...] all'estero, compiuti fin da giovane con il padre. All'età di circa sedici anni si recò in Olanda, dove studiò Rembrandt e i maestri fiamminghi e, nel 1868, a Parigi, dove tornò con cadenza regolare anche negli anni successivi, venendo a contatto ...
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determinato
agg. [part. pass. di determinare]. – 1. a. Stabilito, prefissato: in un giorno d.; particolare (e per lo più previsto): qualora si presentino d. condizioni; è spesso usato con valore indefinito (simile a quello di certo, dato):...
studio
stùdio s. m. [dal lat. studium, der. di studere «aspirare a qualche cosa, applicarsi attivamente»]. – 1. a. L’azione, il fatto di studiare; applicazione volta all’apprendimento di quanto è stato sperimentato da altri in un ramo dello...