Dadaismo
Gianni Rondolino
Rapporti con il cinema: il cinema dadaista
Come scrisse nel 1948 Tristan Tzara in Le surréalisme et l'après-guerre, "Dada nacque da un'esigenza morale, da una volontà implacabile [...] appaia più un esperimento tecnico-formale che un'opera dichiaratamente eversiva; a differenza di Entr'acte (1924), diretto da RenéClair su un abbozzo di scenario di Francis Picabia ‒ altro artista dadaista ‒, che fu considerato allora e in seguito l ...
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Architettura
Alessandro Cappabianca
Il rapporto tra architettura e cinema
Spazialità del cinema e spazio dell'architettura
Il rapporto tra a. e cinema, ricco di implicazioni, scambi e sfumature, non [...] con l'intenzione progettante.
Si prenda quello che si può considerare il documentario di architettura più famoso: La Tour di RenéClair (1928). Clair aveva già utilizzato la Tour Eiffel per il suo primo film, Paris qui dort (1923), in cui questa si ...
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Ray, Man (noto anche come Man-Ray)
Massimo Galimberti
Nome d'arte di Emmanuel Rudnisky, pittore, fotografo, designer, scrittore e regista cinematografico statunitense, nato a Filadelfia il 27 agosto [...] .
Il rapporto con il Dadaismo, che l'aveva portato nel 1924 a partecipare insieme a Duchamp a Entr'acte di RenéClair, deviò lentamente verso un'adesione al Surrealismo i cui primi segnali si hanno già in Emak Bakia con le scene oniriche ...
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Picabia, Francis
Gianni Rondolino
Pittore, scrittore e scenarista cinematografico francese, nato a Parigi il 22 gennaio 1879 e morto ivi il 30 novembre 1953. Artista multiforme, personalità tra le più [...] prima avanguardia, portò nel cinema la sua ispirazione iconoclasta, in particolare con il film dadaista Entr'acte (1924) diretto da RenéClair.
Figlio di un diplomatico cubano e di madre francese, compì i suoi studi all'École des Beaux-Arts e all ...
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Realismo
Corrado Maltese
Mario Verdone
di Corrado Maltese e Mario Verdone
REALISMO
Realismo e neorealismi di Corrado Maltese
sommario: 1. Il realismo e le sue varianti: a) gli estremi concettuali del [...] semplice parte della verità, sembra si debba rivedere pressoché tutto il quadro dei valori cinematografici [...]. Dopo la proiezione, RenéClair conclude che deve abbandonare il mestiere del regista, perché non si può far meglio in materia di cinema ...
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Cardiff, Jack
Bruno Roberti
Direttore della fotografia e regista cinematografico inglese, nato a Yarmouth (Inghilterra) il 18 settembre 1914. Preminente, e di grande importanza, è stato il suo contributo [...] di posa, dove cominciò da assistente e operatore alla macchina, in film come The ghost goes West (1936; Il fantasma galante) di RenéClair o The life and death of Colonel Blimp (1943; Duello a Berlino) di Powell e Pressburger. Fu con questa coppia di ...
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Bragaglia, Carlo Ludovico
Stefania Carpiceci
Fotografo e regista cinematografico, nato a Frosinone l'8 luglio 1894 e morto a Roma il 4 gennaio 1998. Tra i più fecondi e longevi artigiani del cinema [...] De Stefani, interpretato da un Tofano quanto mai burattinesco e dinoccolato e diretto in uno stile che ricorda quello di RenéClair, fece presagire alcune doti del regista, in realtà poco espresse negli anni che seguirono. Fatta eccezione per Animali ...
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Bailey, John
Simone Emiliani
Direttore della fotografia e regista statunitense, nato a Moberly (Montana) il 10 agosto 1942. Tra i collaboratori più fedeli di Paul Schrader e Lawrence Kasdan, grazie [...] day (1993; Ricomincio da capo) di Harold Ramis, che sembra recuperare l'incubo fantastico di It happened tomorrow (1944) di RenéClair, i thriller In the line of fire (1993; Nel centro del mirino) di Wolfgang Petersen, Extreme measures (1996; Extreme ...
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Bragaglia, Arturo
Stefania Carpiceci
Fotografo e attore cinematografico, nato a Frosinone il 7 gennaio 1893 e morto a Roma il 21 gennaio 1962. Della celebre 'stirpe dei Bragaglia', formata dal padre [...] Quattro passi fra le nuvole (1942), Altri tempi ‒ Zibaldone n. 1 (1952) e Amore e chiacchiere ‒ Salviamo il panorama (1957); RenéClair in La beauté du diable (1950; La bellezza del diavolo); Steno e Mario Monicelli in È arrivato il cavaliere! (1950 ...
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PEVERELLI, Cesare
Francesca Franco
– Nacque a Milano il 30 maggio 1922 da Cesare e Maria Cepparo, ultimo di sette figli. Frequentò il ginnasio a Torino ma a causa della tubercolosi interruppe gli studi. [...] 1972, fig. 21), dipinto ispirato al cinema di Charlie Chaplin e Jean Clair e presentato nel 1957 alla galleria du Dragon di Max Clarac-Sérou a ; dalle illustrazioni per l’opera in tre atti di René Koering Elseneur (su libretto di Butor, Paris 1980) ...
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bella
bèlla s. f. [femm. sostantivato dell’agg. bello]. – 1. a. Donna, ragazza bella: la b. della scuola, del quartiere; i poeti e le belle (Carducci). b. Donna amata, innamorata, compagna, fidanzata: l’ho incontrato a braccetto con la sua...