Ramo delle biologia che si occupa del materiale ereditario, cioè della sua struttura, del suo modo di funzionare, delle modalità della sua trasmissione, sia da una cellula alle sue discendenti (se si tratta [...] comportamento dei cromosomi in questi due tipi di divisione cellulare costituisce la perfetta spiegazione delle leggi della g. replicone (segmento discreto di DNA che si replica come un’unità) nella replicazione appunto del DNA; e) la struttura ...
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Biologia
Unità morfologica e fisiologica elementare di tutti gli organismi animali e vegetali; questi possono essere costituiti da una o più cellule. Il termine c. è stato introdotto in biologia nel 1665 [...] . Tali filtrati sono stati e continuano a essere utilizzati per studi sulla sintesi proteica, la replicazione del DNA, lo splicing dell’RNA, il ciclo cellulare, la mitosi, il movimento delle vescicole dell’apparato di Golgi e vari tipi di trasporto ...
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Biologia
Il processo o l’insieme dei processi mediante i quali gli esseri viventi perpetuano la propria specie, producendo nuovi individui che ripetono ciclicamente le medesime fasi di sviluppo fino al [...] che, alla stregua dei due organismi genitori, conterrà in ogni sua cellula due copie di ciascun cromosoma, una di origine paterna e una di derivanti con una certa frequenza da errori nella replicazione del DNA, seguite da ricombinazione meiotica con ...
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Organello intracellulare di forma granulare o filamentosa, di dimensioni comprese tra 0,5 e 3 μm, presente in tutte le cellule eucariotiche con metabolismo aerobio. La sua attività è respiratoria e avviene [...] propri del m., rendendo così il m. in grado di duplicarsi autonomamente anche se la sua replicazione è sempre collegata e regolata dal genoma della cellula a cui appartiene.
DNA mitocondriale. - Il DNA mitocondriale (DNAmt) è una molecola di DNA ...
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Biologia e medicina
R. agli antibiotici
In batteriologia, è la capacità di alcune specie o ceppi di batteri di non risentire l’azione batteriostatica o battericida di determinati antibiotici. Questa r. [...] : a) geni che consentono la loro autonoma replicazione; b) una regione chiamata RTF, che contiene i geni per le funzioni di trasferimento della r. in cellule riceventi appropriate; c) geni che conferiscono alla cellula in cui si trovano la r. a uno ...
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(App. V, i, p. 662)
Definizione e fondamenti
Mentre la c. è la produzione asessuale di copie geneticamente identiche di un organismo vivente, l'espressione 'clonazione molecolare' o del DNA è spesso usata [...] . Il genoma adulto trapiantato ha così tempo per rimodellarsi alle condizioni del citoplasma ricevente, replicarsi correttamente 2÷3 volte e azzerare così il programma genetico in atto nella cellula donatrice.
La mammella è interessante perché le sue ...
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GENE
Burke H. Judd
Storia e problematiche della ricerca. - La doppia elica del DNA. - La fase esplosiva nell'evoluzione del concetto di g. (v. anche codice genetico, in questa Appendice; genetica, XVI, [...] ospite. Tramite questo meccanismo il cromosoma virale integrato viene replicato e trasmesso alle cellule figlie dall'ospite a ogni divisione cellulare. Nelle cellule germinali queste copie integrate del virus possono essere trasmesse alle generazioni ...
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Prione
Maurizio Pocchiari
Il termine prione identifica un agente infettivo con dimensioni più piccole dei virus e resistente alle procedure impiegate per rimuovere o inattivare virus, batteri, funghi [...] acido nucleico, e che la PrPc funga da proteina recettoriale indispensabile al p. per entrare e quindi replicarsi nella cellula ospite. In questa ipotesi, il legame tra PrPc e virus sarebbe responsabile della trasformazione della PrPc in PrPEST ...
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Ingegneria genetica
Vittorio Sgaramella
Definizioni e fondamenti
La genetica è una scienza teorico-sperimentale che cerca di spiegare il processo per cui da simile nasce simile. L'i. g. ne è un'applicazione [...] o da segnale di regolazione; un sistema per realizzarne il trapianto; una cellula o un organismo ospite che l'esprima e lo replichi.
Geni stampo. - Ogni cellula sintetizza migliaia di sostanze: per quelle proteiche segue le istruzioni dei geni che ...
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(App. IV, I, p. 291)
Gli studi condotti nel ventennio susseguente la scoperta della struttura a doppia elica del DNA (J.D. Watson e F.H.C. Crick, 1953) hanno portato all'elucidazione dei meccanismi responsabili [...] vettore utilizzato è il plasmide. I plasmidi sono piccole molecole di DNA circolare capaci di replicarsi autonomamente all'interno della cellula batterica; essi generalmente contengono dei geni che conferiscono ai batteri la resistenza a una svariata ...
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virus
vìrus s. m. [dal lat. virus «veleno»], invar. – 1. In biologia, termine con cui si designa un gruppo di organismi, di natura non cellulare e di dimensioni submicroscopiche, incapaci di un metabolismo autonomo e perciò caratterizzati...
memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati e delle relative risposte. In...