Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] -99: l’assassinio a Roma del generale L. Duphot provoca l’arrivo delle truppe francesi e la proclamazione della repubblicagiacobina a Roma (15 febbraio 1798); l’ingerenza francese nel governo interno del Piemonte si fa sempre più soffocante al punto ...
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CANOVA, Antonio
Massimiliano Pavan
Figlio di Pietro e di Angela Zardo "Fantolin" di Crespano, nacque a Possagno (Treviso) il 1º nov. 1757. Il padre, "lavoratore in pietra e architetto" (Bassano, Museo [...] e Psiche, che gli era stato commissionato dal Murat (ora al Louvre).
Occupata Roma dal Berthier e instauratavi la Repubblicagiacobina (febbraio 1798), la folla per poco non infranse, invadendo lo studio del C., il modello della statua di Ferdinando ...
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DEBOLI (Degoli), Pietro
Alfonso Garuti
Originario di Carpi (Modena), vissuto nella seconda metà del XVII secolo, se ne ignorano le date di nascita e di morte.
Le uniche notizie sono trasmesse dall'erudito [...] di S. Francesco di Carpi non è rimasta traccia, poiché si dispersero per la soppressione del 1799 durante la Repubblicagiacobina, nella chiesa è invece custodito un paliotto in scagliola, già all'altare maggiore, ora in sacrestia, attribuibile alla ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] ad abbandonare Roma alle truppe napoletane (30 settembre).
Caduta l’effimera Repubblica romana, il nuovo papa Pio VII assicurò un certo ordine nella città sconvolta dall’ondata giacobina, ma nel 1809, esiliato il papa oltralpe, i Francesi ne erano ...
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Stato dell’Europa centro-orientale, che si affaccia per circa 500 km sul Mar Baltico. I confini terrestri corrono a S lungo la linea spartiacque delle catene montuose dei Sudeti e dei Beschidi, che separano [...] Riga, che riconobbe la sovranità polacca sulle regioni occidentali delle due repubbliche. Sul piano interno, nel 1926 si ebbe un colpo di opere di S. Staszic e H. Kołłątaj; nell’agitazione giacobina di J. Jasiński; nel teatro di W. Bogusławski, che ...
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Comune del Veneto (93,03 km2 con 210.077 ab. nel 2020), capoluogo di provincia.
Si estende a O della Laguna veneta, a 12 m s.l.m., sul fiume Bacchiglione. È centro di antica origine, vivace per traffici [...] in seguito una costante fedeltà agli ordinamenti di Venezia, opponendosi anche all’ondata giacobina, quando gli eserciti di Napoleone Bonaparte posero fine alla Repubblica (1797). Durante il Risorgimento P. insorse contro gli Austriaci con il moto ...
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MILANO
Antonio Calzoni
Giuseppe Caraci
Gaetano Cesari
Paolo D'Ancona
Giuseppe Gallavresi
Antonio Monti
Luigi Sorrento
Alda Levi Spinazzola
Giovanni Antona Traversi
Alessandro Visconti
La seconda [...] Giulini usa l'espressione "il vescovo coi consoli a capo della repubblica" in cui egli vede l'essenza del vero governo arcivescovile condiviso 'entusiasmo. Si attraversa un periodo di follia giacobina, con una municipalità di cialtroni urlanti, mentre ...
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CERACCHI, Giuseppe
Sandra Vasco Rocca
Marina Caffiero
Figlio di Domenico, orefice, e di Lucia Balbi, figlia dell'orefice Bartolomeo, nacque a Roma il 4 luglio 1751.
Domenico, figlio di Silvestro, anche [...] , XXVII (1964), pp. 475-489; R. Gunnis, Dict. of British sculptors 1660-1851, London 1968, pp. 89s.; A. Cretoni, Roma giacobina. Storia della Repubblica romana del 1798-99, Napoli 1971, pp. 12-14, 19, 128, 418, 427; D. Silvagni, La corte pontif. e la ...
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Novecento
Mariuccia Salvati
(XXIV, p. 994)
Le fortune di una parola
Il costituirsi nel linguaggio italiano della voce Novecento come oggetto di trattazione storiografica specifica è un processo solo [...] pubblicato negli anni Sessanta pionieristici studi sulla fine della Repubblica di Weimar e sulla presa del potere nazista, apriva una 'moderna utopia giacobina antimoderna': un'utopia nata dalla modernità, e definita giacobina perché i movimenti che ...
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DELL'ERA, Giovan Battista
Francesca Buonincontri-M. Cristina Rodeschini Galati
Figlio di Giovanni Maria di professione "ramero", nacque a Treviglio (Bergamo) il 20 maggio 1765 (Treviglio, parrocchia [...] , dopo l'occupazione francese della capitale e la proclamazione della Repubblica romana, il D. si trasferì a Firenze col figlio: la , dovuta alla difficile situazione socio-politica della Roma giacobina, spinse il D., come molti altri artisti del ...
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neogiacobinismo
(neo-giacobinismo), s. m. Radicalismo risoluto, che ripropone mentalità e modi di stampo giacobino. ◆ Mentre le riforme su immigrazione e devoluzione vanno avanti, il «senatur» annuncia una legge sulla famiglia «grande come...
neogiacobino
agg. Che ripropone la tendenza all’estremismo e all’intransigenza. ◆ La radice «azionista» del nostro nuovo presidente, se solo si pensi al valore di uomini come Ugo La Malfa o Leo Valiani e Francesco De Martino, non ha niente...