PIGNATELLI, Vincenzo
Renata De Lorenzo
PIGNATELLI, Vincenzo. – Nacque a Napoli l’8 febbraio 1777. Patrizio del ramo dei Pignatelli di Monteleone, era figlio di Salvatore, principe di Strongoli, e di [...] e Mario, coinvolti nelle denunce della cospirazione giacobina del 1794-95, poi indultati, erano fuggiti De Martino, Napoli 1999, pp. 499, 505. Sul ruolo avuto nella Repubblica del 1799 e negli anni successivi, B. Croce, La rivoluzione napoletana del ...
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CERISE, Guglielmo Michele
Marco Gosso
Nacque il 29 settembre del 1769 ad Allain presso Aosta da Giovanni Antonio e da Maria Petronilla Bal. Il C. fece i suoi primi studi nel collegio di S. Benigno ad [...] contatti prima col Barras, inviato della Repubblica francese come commissario presso l'esercito 22, 190; II, pp. 1, 3, 8, 10 s., 20; G. Vaccarino, Crisi giacobina e cospiraz. antifrancese nell'anno VII in Piemonte, in Occidente, VIII(1952), pp. 34, 35 ...
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L'AURORA, Enrico Michele
Lauro Rossi
La sua biografia è lacunosa e per molti versi oscura fino alla metà del 1796; le notizie, dovute quasi solo al L. stesso, non sono sempre convincenti ed è arduo [...] soprattutto nell'ostilità che per lui nutriva F. Melzi d'Eril, vicepresidente della Repubblica Italiana, che lo considerava uno dei più pericolosi giacobini ancora in circolazione e temeva sue possibili azioni.
Alla fine di novembre 1803 era ...
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CORONA, Nicola
Mario Themelly
Il più giovane dei cinque figli di Francesco, nacque, molto probabilmente intorno al 1750, a Sora (provincia di Frosinone), nel Regno di Napoli. Scarseggiano dati biografici [...] fratello Camillo, fu al centro dell'attività del gruppo dei "giacobini" romani. Per suo tramite i cospiratori corrispondevano con Parigi. Il "democrazia donata". Sa che le difficoltà della Repubblica romana sono quelle che devono affrontare tutti i ...
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BOLGENI, Giovan Vincenzo
Renzo De Felice
Nato a Bergamo il 22 genn. 1733, il 31 ott. 1747 fu accolto come novizio nella provincia romana dei gesuiti. Studiò teologia a Roma, ove ebbe per maestro G. [...] . Per il periodo repubblicano 1798-99 cfr. R. De Felice, La vendita dei Beni nazionali nella Repubblica romana del 1798-99, Roma 1960, adIndicem; Id., Italia giacobina, Napoli 1965, ad Indicem. Per i rapporti con M. de Lacunza cfr. A. F. Vaucher, Une ...
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DE MAGISTRIS, Simone
Marina Caffiero
Nacque a Sezze (ora prov. di Latina), nella parte meridionale dello Stato della Chiesa (non a Serra, come a partire dal Villarosa scrivono tutti i biografi), il [...] cristiana, e per l'attività e gli scritti rivolti a combattere gli scismatici e gli eretici del tempo suo.
Durante la giacobinaRepubblica romana il D. prese parte alla polemica aperta a Roma dagli scritti dell'ex gesuita G. V. Bolgeni il quale, in ...
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LOGOTETA, Giuseppe
Pasquale Matarazzo
Nacque a Reggio Calabria il 12 ott. 1758 da Vincenzo e da Laura Del Giudice, provenienti da due famiglie locali. Dopo primi studi irregolari e una breve permanenza [...] G. L. di Reggio Calabria, in Studi meridionali, I-II (1981), pp. 1-14; T. Pedìo, Massoni e giacobini nel Regno di Napoli, Bari 1986, pp. 226 s.; A.M. Rao, La Repubblica napoletana del 1799, in Storia del Mezzogiorno, IV, 2, Roma 1986, pp. 480, 486; C ...
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CAMPOLONGHI, Luigi
Ernesto Galli della Loggia
Nacque il 14 ag. 1876 a Pontremoli, in provincia di Massa, da Agostino e Marianna Agnoloni.
Figlio di piccoli commercianti originari dell'Emilia, iniziò [...] i principî dell'89, l'egualitarismo piccolo borghese d'ascendenza giacobina, una devozione sincera alla patrie, il gusto del gesto gravitante intorno ad alcuni dei massimi esponenti della III Repubblica - collaborò tra l'altro all'Humanité di Jaurès ...
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PLANELLI, Antonio
Raffaele Mellace
PLANELLI, Antonio. – Nacque a Bitonto il 17 giugno 1737, figlio di Giovan Battista e di Livia Sylos, di antica e nobile famiglia.
Ricevuta la tonsura, studiò in patria [...] , 1980, pp. 32-34).
Accusato nel 1794 di sostegno a una rivolta giacobina, fu assolto e conservò la carica fino al 1802. Rifiutatosi di prestare servizio per la Repubblica, al ritorno dei Borboni, il 28 giugno 1799 fu reintegrato. Il re incaricò ...
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FILOMARINO, Clemente
Toni Iermano
Nato a Napoli da Pasquale, quarto duca della Torre, e da Maddalena Rospigliosi il 6 apr. 1755, fu mandato a studiare presso il collegio "Nazareno" di Roma, dove ebbe [...] nel 1784). Sulla presenza del F. nella società dotta e giacobina del suo tempo si veda B. Croce, Aneddoti di varia nel 1754. Nell'Albopubblicato nella ricorrenza del 1º centenario della Repubblica napoletana, edito nel 1899 a cura di B. Croce - ...
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neogiacobinismo
(neo-giacobinismo), s. m. Radicalismo risoluto, che ripropone mentalità e modi di stampo giacobino. ◆ Mentre le riforme su immigrazione e devoluzione vanno avanti, il «senatur» annuncia una legge sulla famiglia «grande come...
neogiacobino
agg. Che ripropone la tendenza all’estremismo e all’intransigenza. ◆ La radice «azionista» del nostro nuovo presidente, se solo si pensi al valore di uomini come Ugo La Malfa o Leo Valiani e Francesco De Martino, non ha niente...