MATTIOLI, Raffaele
Francesca Pino
– Nacque il 20 marzo 1895 a Vasto, nell’Abruzzo meridionale, secondo dei tre figli di Cesario, commerciante, e Angiolina Tessitore, originaria di Gissi.
Dopo aver frequentato [...] cugino del M., partecipò spesso agli incontri romani e napoletani con vari intellettuali, finché durò la guerra, e anche 1942, sotto lo pseudonimo di G. Fornaseri, de La Santa Romana Repubblica di G. Falco, ristampata con il nome dell’autore nel 1944 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Benedetto Croce
Claudio Cesa
Nella storia culturale italiana del Novecento, Benedetto Croce non ha nessuno che gli stia accanto, perché nessuno, e per un così lungo periodo, ha coltivato contemporaneamente [...] , in Francia, tra il 1848 e il 1852, dalla Repubblica democratica al Secondo impero.
Nell’Europa dell’Ottocento era venuta meno Materialismo storico ed economia marxistica (1907).
La rivoluzione napoletana del 1799 (1912).
Saggio sullo Hegel (1913).
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ACQUAVIVA, Claudio
Mario Rosa
Nacque ad Atri il 14 sett. 1543 da Giovanni Antonio e da Isabella Spinelli. Rimasto giovanissimo, dopo la morte dei genitori, sotto la tutela del fratello maggiore Giovati [...] nel 1575, professò i quattro voti e divenne preposito della provincia napoletana nel 1577. Da questa passò, nel 1579, a reggere la destinate comunque all'insuccesso. Dopo il monitorio papale contro la Repubblica (17 apr. 1606) l'A. ordinò il 29 aprile ...
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DA PONTE, Lorenzo
Giovanni Scarabello
Nacque a Ceneda (attuale Vittorio Veneto), nel ghetto, il 10 marzo 1749, primogenito di Geremia Conegliano e Rachele Pincherle, ebrei. Il padre era un conciatore [...] nella Venezia dell'epoca pervasa dal clima di fine-repubblica. Era successo che, quando era stato allontanato dalla Il tempio di Flora e Minerva e I voti della nazione napoletana, su testi suoi e musica rispettivamente di Weigl e Piticchio ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Leon Battista Alberti
Olivia Catanorchi
Per quanto non si sia mai dedicato alla trattatistica o precettistica politica in senso stretto, Leon Battista Alberti – definito l’‘uomo universale del primo [...] seguito della ‘riscoperta’ delle Leggi e della Repubblica di Platone: fatta eccezione per alcuni suoi interessi 1966, p. 188); emerge anche un’immagine negativa della corte napoletana, dominata dagli intrighi e segnata dai cambiamenti d’umore del re. ...
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De Sanctis, Francesco
Gennaro Sasso
Storico e critico della letteratura, nato a Morra Irpina nel 1817 e morto a Napoli nel 1883. Quando, fra il maggio e il giugno del 1869, in una sala dell’ex convento [...] M. potesse mai esser considerato «tenero» nei confronti della Repubblica di San Marco, da lui sempre in prosa e in verso meglio definiti, anche all’enfasi con la quale, nelle conferenze napoletane, D. S. aveva insistito sulla nazione che, nel ...
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BONGHI, Ruggiero
Pietro Scoppola
Nacque a Napoli il 21 marzo 1826 da Luigi, avvocato di origine bergamasca, e da Carolina de Curtis. Morto il padre nel 1836, il B. fu educato dal nonno materno Clemente [...] 1888 solo i primi due volumi: I re e la repubblica sino all'anno 283 di Roma, Milano 1884; e in Nuova Antologia, ott. 1946, pp. 171-178; Bibliothecarius, L'ambasceria napoletana per la lega nazionale nel '48 e il B. diplomatico ed esule, in ...
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Nacque a Roncole di Busseto, presso Parma, il 10 ottobre 1813, primogenito di Carlo (1785-1867), oste e commerciante, e di Luigia Uttini (1787-1851), filatrice, di Saliceto di Cadeo. Una sorella, Giuseppa [...] maestro Vincenzo Lavigna, buon contrappuntista di scuola napoletana e maestro sostituto al teatro alla Scala; il 1853 e il 1856.
Il 10 agosto 1852 il presidente della Repubblica francese, Luigi Napoleone Bonaparte, conferì a Verdi la Légion d’honneur ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Bertrando Spaventa
Alessandro Savorelli
Bertrando Spaventa fu il rappresentante più dinamico di quel gruppo di intellettuali che si suole denominare degli ‘hegeliani napoletani’. La sua fama era già [...] l’élite colta, iniziato con l’episodio della Repubblica partenopea del 1799. La fine dell’esperimento in Bertrando Spaventa, Bari 1967.
G. Oldrini, La cultura filosofica napoletana dell’Ottocento, Bari 1973.
I. Cubeddu, Bertrando Spaventa. Edizioni ...
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Calabria
Giuseppe Inzitari
Pier Vincenzo Mengaldo
La C., all'epoca di D., faceva parte del Regno di Sicilia, detto poi, dopo la pace di Caltabellotta (1302), Regno di Napoli. Era il più forte stato [...] sole e alla Monarchia Messiae il sogno di una repubblica universale teocratica. Il segno caratteristico del culto di " Brutium " XXXVII (1958) n. 6-7; T. De Marinis, La bibl. napoletana dei re d'Aragona, IV, Milano 1945-1952, inv. gen. nn. 637, 642, ...
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flow s. m. inv. Nella musica rap, la metrica, la prosodia e la cadenza che caratterizzano il fluire del fraseggio. ◆ Sono fatti di cronaca raccontati per ossimori come nel brano Democratica Violenza, ispirato ai casi di Cucchi e Aldrovandi (un...
cazzimma
s. f. (pop.) 1. Atteggiamento o comportamento improntato a furbizia opportunistica e cinica, teso a ottenere il proprio esclusivo tornaconto senza preoccuparsi del fatto di poter in tal modo nuocere ad altri. 2. Cattiveria, perfidia,...