SVIZZERA (A. T., 20-21)
Mario SALFI
Anna Maria RATTI
Claudia MERLO
Fabrizio CORTESI
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Delio CANTIMORI
Luigi CHATRIAN
Otto TSCHUMI
Ernesto GAGLIARDI
Arthur HABERLANDT
Paul GEIGER
Rudolf KAUFMANN
Giuseppe [...] di gravità della politica europea era nell'Occidente, dalla campagna napoletana di Carlo VIII esso si era spostato verso il Mezzogiorno. pubblica e i rapporti con l'estero.
Nell'epoca della repubblica elvetica (1798-1802) e in quella seguita fino al ...
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(A. T., 24-25-26).
Sommario: Geografia, p. 326; Storia: L'età antica, p. 329; L'alto Medioevo, p. 330; Il comune bolognese, p. 331; Lo Studio di Bologna, p. 331; Le signorie locali e il dominio pontificio, [...] dell'ultimo Seicento sono ligi all'opera veneziana o napoletana.
La consuetudine poi allo stile operistico influì sempre finché, col decreto 4 settembre 1802 del corpo legislativo della Repubblica italiana, fu ordinato in tre classi: una di fisica e ...
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Religione. - La religione storicamente si attua nella vita associata; e, senza accogliere la teoria del Durkheim che la religione sia nata dalla società, non si può negare che fin dalle sue prime e più [...] per scopi svariatissimi si costituirono via via durante la repubblica, furono, a causa specialmente delle esorbitanze verificatesi durante le della terra come proprietà di tutti; della camorra napoletana, protetta dai Borboni, ma talora pure repressa ...
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I. La giovinezza. - Nacque il 25 febbraio 1707 a Venezia, nel palazzo dei Centani a S. Tomà, da Giulio e da Margherita Savioni. Il nonno Carlo Alessandro, notaio, si era trasferito a Venezia da Modena. [...] anno si decise a entrare nei pubblici uffici della Repubblica, prima come semplice aggiunto nella Cancelleria criminale della podesteria , nati a un tempo con l'Opera buffa napoletana, al principio del Settecento, erano presto stati scacciati ...
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L'impiego pubblico
Andrea Zannini
L'immagine dell'amministrazione veneziana quale possente ed efficace "macchina statale" regolata da un complesso di norme che prescindevano da singoli avvenimenti o [...] esempio le residenze alle corti milanese, napoletana ed altre italiane.
Acquisita una vasta la comunità ed i rettori per il pagamento del dovuto.
60. Bilanci generali della Repubblica di Venezia, a cura di Fabio Besta, I/1, Venezia 1912, pp. ...
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Pio VII
Philippe Boutry
Barnaba Chiaramonti nacque a Cesena il 14 agosto 1742 dal conte Scipione e dalla contessa Giovanna Coronati Ghini. Le due famiglie appartenevano al patriziato locale, ma non [...] F. Venturi, Settecento Riformatore, II, La Chiesa e la repubblica dentro i loro limiti, 1758-1774, Torino 1976, pp.
Sulla restaurazione romana del 1800:
M. Rossi, L'occupazione napoletana di Roma (1799-1801), "Rassegna Storica del Risorgimento", 19 ...
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Pio II
Marco Pellegrini
Enea Silvio Piccolomini nacque il 18 ottobre 1405 a Corsignano, in Val d'Orcia, primogenito dei diciotto figli di Silvio Piccolomini e Vittoria Forteguerri. Uno dei principali [...] di Napoli. In quella stessa estate, la nobiltà napoletana di tendenza filofrancese aveva preso le armi contro I, Città del Vaticano 1978, pp. 297-329.
F. Cardini, La repubblica di Firenze e la crociata di Pio II, "Rivista di Storia della Chiesa ...
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BALBO, Prospero
Francesco Sirugo
Nato a Chieri il 2 luglio 1762 da Carlo Gaetano e da Paola Benso, all'età di tre anni, per la morte del padre, fu accolto in casa del conte G. B. Lorenzo Bogino, secondo [...] sabauda, sollecitata dai timori di costituzione di una "repubblica lombarda", le Instructions affidavano al B. il compito nel più acuto stato di emergenza creatosi per la rivoluzione napoletana e per la conferenza di Lubiana che di quella crisi ...
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FERDINANDO III di Asburgo Lorena, granduca di Toscana
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Firenze, il 6 maggio 1769, secondogenito maschio di Pietro Leopoldo, granduca di Toscana e di Maria Luisa di Borbone, [...] la granduchessa, accompagnati dall'imperatore, dai sovrani napoletani e dagli arciduchi Carlo e Leopoldo, fecero il Dissidi nella corte del granduca F. III dal riconoscimento della Repubblica francese all'occupazione di Livorno, in Arch. stor. ital ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giambattista Vico
Andrea Battistini
Vissuto tra Sei e Settecento, Vico si formò nel clima di aspirazioni riformistiche creatosi nel Regno di Napoli e, anche se non ebbe mai una posizione politicamente [...] dinanzi agli studenti, ai colleghi e all’intellettualità napoletana, ebbe modo di meditare più a fondo il corte, e sì la fortezza, l’opulenza e la sapienza delle repubbliche; e di questi tre grandi vizi, i quali certamente distruggerebbero l ...
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flow s. m. inv. Nella musica rap, la metrica, la prosodia e la cadenza che caratterizzano il fluire del fraseggio. ◆ Sono fatti di cronaca raccontati per ossimori come nel brano Democratica Violenza, ispirato ai casi di Cucchi e Aldrovandi (un...
cazzimma
s. f. (pop.) 1. Atteggiamento o comportamento improntato a furbizia opportunistica e cinica, teso a ottenere il proprio esclusivo tornaconto senza preoccuparsi del fatto di poter in tal modo nuocere ad altri. 2. Cattiveria, perfidia,...