Laurel y Garcia, Jose Paciano
Laurel y García, José Paciano
Giurista e politico filippino (Tanuan 1891-Manila 1959). Compiuti gli studi a Yale, tornò in patria aderendo al nazionalismo antiamericano. [...] Giudice della Corte suprema dal 1936, dopo il 1942 collaborò con i giapponesi e fu presidente della Repubblica indipendente delle Filippine (1943-45). Accusato di alto tradimento, fu amnistiato nel 1948 e in seguito eletto senatore (1951). ...
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senato In Roma antica, il supremo consiglio dello Stato, costituito, almeno in origine, da persone anziane. Il nome è attribuito, per analogia, anche ad altri consessi di anziani del mondo antico, che [...] in seguito prevalse il criterio della dignità che al cittadino veniva dall’aver coperto una magistratura, sì che nella tarda repubblica e nell’Impero l’età richiesta per l’appartenenza al s. coincise con l’età minima per la prima delle magistrature ...
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Magistrato e uomo politico (Bologna 1740 - ivi 1809), prof. (dal 1767) di diritto civile, poi (1779) di pratica criminale nell'univ. di Bologna; prese viva parte al movimento giacobino del triennio 1796-99, [...] e nel 1802 fu deputato ai comizî di Lione. Fu poi membro del corpo legislativo della Repubblica italiana, consigliere di stato e (dal 1807) primo presidente della Corte d'appello di Bologna. ...
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organizzazioni internazionali
Luigi Bonanate
Facilitare le relazioni tra gli Stati
Le organizzazioni internazionali possono occuparsi di problemi molto diversi tra loro: dal controllo delle acque di [...] stata la prima organizzazione internazionale, ma ne possiamo trovare la prefigurazione nell’idea che i rappresentanti della Repubblica veneta ebbero nel 16° secolo di insediare permanentemente i propri ambasciatori nelle capitali degli altri Stati ...
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Riforma costituzionale 2014
Alfonso Celotto
Il percorso di riforma intrapreso con il disegno di legge costituzionale del Governo Renzi – approvato in prima lettura al Senato l’8 agosto 2014 – presenta [...] poi modificata la figura del Presidente del Consiglio, cui era riconosciuto il potere (oggi formalmente esercitato dal Presidente della Repubblica su sua proposta) di nominare e revocare i membri del Governo e di indirizzarne il lavoro. Il testo di ...
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Giureconsulto e uomo politico milanese (m. 1460); lettore di diritto civile a Pavia (1418-27), nel 1427 divenne consigliere del duca di Milano Filippo Maria Visconti. Per la felice conclusione di missioni [...] diplomatiche affidategli, ebbe il feudo di Garlasco in Lomellina (1436). Dopo aver preso parte al governo della Repubblica ambrosiana, si volse a Francesco Sforza, favorì la sua elezione a duca di Milano e fu suo oratore a Venezia per la conferma ...
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In seguito alla legge del 21 giugno 1934, stabilente l'obbligo per i cittadini turchi di assumere un cognome o nome di famiglia (quale non esisteva, nel senso occidentale moderno della parola, nella precedente [...] onomastica, di origine per buona parte arabo-musulmana), il presidente della repubblica turca Muṣṭafà Kemāl (v. kemal, mustafà, XX, p. 157; Mustafa Kemal nel nuovo alfabeto turco-latino) dichiarava di assumere il cognome di "Atatürk". La Grande ...
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Pomodoro, Livia. – Giurista italiana (n. Molfetta, Bari, 1940). Laureata in giurisprudenza, esperta di diritto familiare e dei minori, è entrata in magistratura nel 1965. Presidente della Commissione Ministeriale [...] minorile, è stata anche Capo di gabinetto del Ministro di Grazia e Giustizia. Dal 1987 al 1991 è stata Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Milano. Dal 1993 al 2007 è stata Presidente del Tribunale per i minorenni di ...
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Magistrato italiano (n. Pinerolo 1939). Entrato in magistratura nel 1967, ha esercitato per lungo tempo le funzioni di giudice istruttore presso il Tribunale di Torino, svolgendo complesse istruttorie [...] è stato procuratore generale presso la Corte d'Appello di Torino e dal 2008 al 2013, anno del pensionamento, procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Torino. Ha pubblicato, tra l'altro: L'eredità scomoda. Da Falcone ad Andreotti (2001), Un ...
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PAUPERIES
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
. È nelle fonti giuridiche romane, il danno prodotto da un animale (quadrupede) a persona diversa dal suo proprietario.
Se pure vi è stata anche in Roma una tendenza [...] primitiva a considerare passibile di vendetta l'animale stesso, certo fin dai primi tempi della repubblica il mezzo giudiziario attribuito alla vittima (actio de pauperie) s'ispirava esclusivamente al criterio della responsabilità del padrone: questo ...
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repubblica
repùbblica (ant. repùblica, ant. raro repùbrica) s. f. [dal lat. respublica o res publica, propr. «cosa pubblica», quindi «stato, governo»]. – 1. a. Con riferimento all’età classica, al medioevo e alla prima età moderna, ogni stato...
underdog s. f. e m. Chi, partecipando da sfavorito a una competizione, sportiva o extrasportiva (per es., elezioni politiche), riesce a sovvertire i pronostici. | Persona svantaggiata. ◆ Perché Truman ha vinto? Questa la domanda che molti si...