Durante la Rivoluzione francese, gli appartenenti a un’associazione politica (club dei g.), così detta perché aveva sede nell’ex convento parigino dei domenicani (Jacobins) nella via Saint-Honoré. Sorto [...] dei g., prevalentemente monarchico-costituzionale fino alla metà del 1790, si orientò rapidamente verso concezioni di repubblicanesimo intransigente. Mentre i girondini si appoggiavano alla borghesia provinciale, i g. potevano contare sui sanculotti ...
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Montecchi, Mattia
Patriota (Roma 1816 - Londra 1871). Carbonaro fin dal 1834, fu attivo nella cospirazione contro il regime pontificio. Per questa ragione nel 1844, sotto papa Gregorio XVI, venne arrestato [...] un ruolo di primo piano nel movimento liberale del biennio 1846-48 e combatté nella campagna del Veneto. Avvicinatosi al repubblicanesimo mazziniano, dopo la fuga di Pio IX fu deputato all’Assemblea costituente della Repubblica romana e membro, con ...
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MALATESTA, Errico
Giampietro Berti
Nacque a Santa Maria Capua Vetere, in Terra di Lavoro, il 4 dic. 1853 da Lazzarina Rastoin e Federico. Dopo aver compiuto gli studi ginnasiali in un collegio diretto [...] tuttavia terminare gli studi.
Una precoce passione politica lo portò ad aderire, quattordicenne, al repubblicanesimo mazziniano. Razionalismo, positivismo, libero pensiero, democraticismo e garibaldinismo furono i principî caratterizzanti la sua ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Francesco Vettori
Gennaro Maria Barbuto
Nacque a Firenze l’8 novembre del 1474 da Piero e da Caterina Rucellai. Da parte sia di padre sia di madre, dunque, apparteneva al ceto ottimatizio fiorentino [...] profondamente avversa al popolo, ritenuto impreparato, incapace e pericoloso. Risulta, quindi, estraneo al tradizionale repubblicanesimo fiorentino e al suo concetto di florentina libertas, consistente non solo nell’indipendenza della città e ...
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Erudito, teologo e polemista (Piozzano, Piacenza, 1761 - Ruebelle, Montmorency, 1842); alunno in Roma dell'Accademia dei nobili ecclesiastici, suddiacono (1785), frequentatore del cenacolo del vescovo [...] le dottrine episcopaliste e gianseniste. Abbandonato (1796) il sacerdozio, si diede al giacobinismo, predicando una specie di repubblicanesimo evangelico. Durante la reazione austro-russa (1790), riparò in Francia, ove si stabilì e dove fu poi ...
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Uomo politico (Savigliano 1797 - Torino 1879); carbonaro, fu condannato e costretto all'esilio per la parte avuta nei moti del 1821. Passò allora a un acceso radicalismo, più tardi mitigato, e i suoi propositi [...] azione pedagogica per l'elevazione della popolazione rurale lo condussero a scontrarsi con Cavour nella Associazione Agraria, di cui fu socio attivissimo. Deputato nel 1848-65 e nel 1867-76, nel 1857 era passato dal repubblicanesimo alla monarchia. ...
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Saffi, Aurelio
Uomo politico e scrittore (Forlì 1819 - San Varano, Forlì, 1890). Laureatosi in giurisprudenza a Ferrara, per compiere la pratica forense si trasferì a Roma. Qui iniziò anche a dedicarsi [...] con entusiasmo le prime iniziative riformatrici di Pio IX ma, deluse le aspettative riposte nel pontefice, aderì al repubblicanesimo mazziniano, al quale sarebbe rimasto sempre fedele. Come sostenitore della causa repubblicana, fu l’estensore del ...
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Madison, James
Politico e pensatore statunitense (Port Conway, Virginia, 1751 - Montpellier 1836). Partecipò alla stesura della Costituzione e si adoperò per la sua approvazione. Delegato della Virginia [...] Federalist papers (➔ anche Hamilton, Alexander; Jay, John), su cui espresse un pensiero che legava libertà e repubblicanesimo all’espansione della federazione. Nel 1815 sostenne la creazione della seconda banca nazionale, una forte politica militare ...
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La cultura politica e i modelli istituzionali
Antonino De Francesco
È un luogo comune, nella nostra tradizione storico-politica, ricordare il ruolo della Francia rivoluzionaria nella genesi dell’Italia [...] l’opposizione era ridotta a poca cosa: il municipalismo dai forti tratti antifrancesi era in rotta, mentre la sconfitta del repubblicanesimo a Roma aveva aperto pure una grave crisi in seno al mazzinianesimo, il cui tentativo di tenere in vita l ...
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Partito radicale (PR)
Formazione politica italiana, espressione della sinistra liberale, sorta nella seconda metà del 19° sec., e poi, in forme nuove, nel 1955.
Il PR nell’Italia liberale
Fondato alla [...] del lavoro (1879); con Cavallotti si schierò contro l’autoritarismo crispino (1890-98), ma, ai limiti fra repubblicanesimo e socialismo, non seppe qualificarsi di fronte all’elettorato come forza politica autonoma e nettamente configurata. Sotto la ...
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repubblicanesimo
repubblicanéṡimo s. m. [der. di repubblicano]. – Aspirazione, tendenza a forme di governo repubblicane, con riferimento a singoli individui o ambienti, a determinati periodi storici.
giacobino
s. m. (f. -a) e agg. [dal fr. jacobin, der. del lat. tardo Iacobus «Giacomo»]. – 1. Appartenente a un’associazione politica, sorta a Parigi nel 1789, con sede in rue Saint-Honoré nell’ex convento dei domenicani (chiamati popolarmente...