Clinico chirurgo, nato a Modena il 24 febbraio 1879, professore di patologia chirurgica a Cagliari (1912) e a Modena (1913), di clinica chirurgica a Modena (1917), a Padova (1921-27) e a Torino (dal 1928); [...] , le fistole toraciche da empiema cronico, la nefro-colon-ptosi, l'osteo-artrite deformante dell'anca, la resezione gastroduodenale; ha tentato il trattamento chirurgico del diabete con l'enervazione di una capsula surrenale e recato contributi ...
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SCHIASSI, Benedetto
Chirurgo, nato a Bologna il 1° giugno 1869, si laureò in medicina a Bologna nel 1895. Allievo di A. Murri e di G. F. Novaro, primario negli Ospedali di Bologna (1915-20) e di Budrio [...] , l'iperemizzazione edemizzante intervallare quale trattamento di talune infezioni. Particolari nuovi ha concepito per la tecnica della resezione gastrica sub-totale e per la broncotomia trans-mediastinica posteriore; ha inoltre trattato i temi dell ...
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METATARSALGIA (da metatarso e dal gr. ἄλγος "dolore")
Agostino Palmerini
Denominazione data da T. G. Morton a una particolare malattia caratterizzata da dolore spontaneo, o più spesso provocato (dal [...] e allontanando qualunque compressione del piede. S'inizia fra i 30 e i 40 anni, decorre cronica, non si giova delle cure ortopediche, talora guarisce con l'iniezione di alcool nel terzo spazio interosseo, nei casi gravi con la resezione metatarsale. ...
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LARGHI, Bernardino
Ottorino Uffreduzzi
Chirurgo, nato a Vercelli il 10 febbraio 1812, ivi morto il 2 gennaio 1877. Si laureò a Torino; dopo un breve perfezionamento in varie università italiane, cominciò [...] Larghi il merito di avere il primo (1855) proposto i precetti delle resezioni sottocapsuloperiostee. Scrisse inoltre sulla cura del gozzo; su un metodo di resezione a tunnel dell'omero nell'osteomielite; sulla diagnosi di perforazione dell'ulcera del ...
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PROSTATA (XXVIII, p. 363)
Ermanno Mingazzini
Per le malformazioni congenite, per i traumi, per i rari tumori benigni, per i calcoli, per le infezioni croniche, rimangono consigliabili le cure già conosciute. [...] e ad un'ipertrofia della muscolatura trigonale destinata all'apertura del collo vescicale all'inizio della minzione.
La resezione endoscopica non è riuscita a diffondersi, in Europa, nella cura dell'ipertrofia prostatica, in quanto il volume ...
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ISCHEMIA (dal gr. ῖσχω "trattengo" e αῖμα "sangue")
Giovanni Mingazzini
Diminuzione o soppressione della circolazione sanguigna, il più spesso temporanea e localizzata, dovuta alla compressione (p. es. [...] arterioso; s'ha perciò una necrosi asettica della sostanza contrattile dei muscoli flessori e quindi una retrazione cicatriziale. La cura è chirurgica: o s'allungano, sdoppiandoli, i tendini retratti o s'accorcia lo scheletro con una resezione. ...
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CARLE, Antonio
Mario Crespi
Nacque il 3 maggio del 1854 a Chiusa di Pesio (Cuneo) da Giuseppe e da Maddalena Uciano. Studiò medicina e chirurgia a Torino, ove si laureò nel 1878. Dopo la laurea si recò [...] fu C. A. T. Billroth, professore di chirurgia a Zurigo e a Vienna, celebre per aver eseguito i primi interventi di resezione dell'esofago (Ueber die Resection des Oesophagus, in Arch. für klin. Chirurgie, XIII[1872], pp. 65-69) e del piloro (Offenes ...
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GARRÈ, Karl
Mario Donati
Chirurgo, nato il 12 dicembre 1856 a Ragaz (Svizzera), morto il 6 marzo 1928 in Orotava (Teneriffa). Allievo di T. Kocher, A. Socin e P. v. Bruns, insegnò clinica chirurgica [...] di batteriologia. Contribuì a diffondere la narcosi eterea e a far progredire la chirurgia del gozzo. Eseguì per primo la resezione del timo per morbo di Basedow. Diede inoltre impulso alla chirurgia dei vasi, a quella dei trapianti di organi, alla ...
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tubercoloma
Lesione tubercolare di aspetto pseudotumorale, risultante dalla confluenza di più tubercoli. I t. hanno grandezza varia, forma tondeggiante od ovalare; pur potendosi sviluppare in diverse [...] quale aderiscono le linfoghiandole regionali e le anse vicine; radiologicamente simula un tumore (difetto di riempimento, insufficienza della valvola ileo-cecale, rigidità delle pareti, ecc.); la cura, ove possibile, è la resezione del tratto leso. ...
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In anatomia, canale (o dotto o vaso) d., condotto attraverso il quale avviene il passaggio degli spermatozoi dai testicoli alla vescichetta seminale. Si estende dalla coda dell’epididimo fino al collo [...] ben apprezzabile con la palpazione del funicolo spermatico alla radice dello scroto.
La deferentectomia è la resezione, parziale o totale, del d.; come provvedimento di sterilizzazione maschile, è detta anche vasectomia.
La deferentoepididimostomia ...
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resezione
resezióne s. f. [dal lat. resectio -onis, der. di resecare «recidere»]. – Intervento chirurgico di escissione parziale di un organo, attuato in casi di lesioni limitate, non tendenti alla guarigione, o di ipertrofia funzionale: r....
nefroresezione
nefroresezióne s. f. [comp. di nefro- e resezione]. – Intervento chirurgico di asportazione di porzioni limitate di parenchima renale, per lesioni circoscritte (tubercolosi, tumori benigni, calcolosi); è detto anche resezione...