PSEUDOCELI (dal tema gr. ψευδ- "ingannare" e κοῖλον "cavità")
Con questo nome s'indicano tutti quegli animali in cui la cavità del corpo non è un vero celoma, tappezzato da epitelio mesodermico (v. mesoderma), [...] ma è un residuo del blastocele (pseudocele), o l'insieme di lacune scavatesi secondariamente nel mesenchima (schizocele). Agli Pseudoceli (diversi gruppi di Vermi, e soprattutto i Platelminti) si contrappongono col nome di Celomati o Celomarî gli ...
Leggi Tutto
Trasduzione del segnale nei linfociti B
John C. Cambier
(Division of Basic Sciences, Department of Pediatrics, National Jewish Medical and Research Center Denver, Colorado, USA)
Idan Tamir
(Division [...] Lyn che per Blk (Schmitz et al., 1996). In accordo con tali risultati, è stato dimostrato che la presenza di questo residuo nel BCR è di importanza cruciale per la fosforilazione in tirosina sia di CD79a che di CD79b, conseguente all'aggregazione del ...
Leggi Tutto
PAROOFORO (dal gr. παρά "presso", ᾠόν "uovo" e ϕέρω "porto"; lat. sc. paroophorium)
Primo Dorello
È un organo rudimentale dell'apparecchio genitale femminile e si può considerare come omologo al paradidimo [...] del maschio, essendo anch'esso un residuo dei canali segmentarî più caudali. Nella donna adulta raramente si trova, tanto che alcuni ne negano la presenza; è stato descritto in feti di sesso femminile degli ultimi mesi della gravidanza e anche in ...
Leggi Tutto
Sigla di platelet-derived growth factor («fattore di crescita di derivazione piastrinica»), polipeptide (peso molecolare 13.000) rilasciato dai granuli citoplasmatici delle piastrine. Legandosi a un recettore [...] di membrana delle cellule bersaglio induce l’autofosforilazione di uno specifico residuo di tirosina. Ciò causa una modificazione della permeabilità ionica della membrana cellulare e un aumento del pH intracellulare, con conseguente attivazione della ...
Leggi Tutto
evaporatore
evaporatóre [Der. di evaporazione] [FTC] [CHF] Apparecchio nel quale si realizza l'evaporazione di una soluzione mediante apporto di calore da una sorgente esterna, in genere per aumentare [...] la concentrazione oppure, al limite, per ottenere il residuo secco, solido, della soluzione. Gli e., sia industriali che per usi di laboratorio, differiscono per la qualità dell'energia termica utilizzata (da combustione, elettrica, solare) e per la ...
Leggi Tutto
Nella tecnologia chimica, l’operazione, detta anche estrazione solido-liquido, consistente nella separazione di uno o più componenti da una massa solida mediante un solvente. Si distingue dalla dissoluzione [...] perché quest’ultima non lascia in genere un residuo solido insolubile al termine dell’operazione, mentre la massa solida che rimane dopo la l. rappresenta ancora una percentuale notevole del materiale di partenza. L’operazione si applica largamente ...
Leggi Tutto
SANGUE
Giulio La Greca Bertacchi
(XXX, p. 664; App. II, II, p. 782; III, II, p. 657; IV, III, p. 261)
Sviluppi delle tecniche trasfusionali. - Nell'ambito della trasfusione del s. si è verificata un'evoluzione [...] lavaggio con soluzioni di sodio a differenti concentrazioni − rimuovono, per eliminarli, sia la piccola porzione di plasma residuo, sia la maggior parte degli elementi non eritrocitari (95% degli ammassi di leucociti e di piastrine, di isoagglutinine ...
Leggi Tutto
salinità Rapporto esistente tra la massa di sale, misurata di solito in grammi, contenuta in una data quantità di acqua e la quantità di acqua stessa, misurata in litri oppure in kilogrammi.
Nel caso di [...] acque continentali (fiumi, laghi ecc.) la s., che viene definita più precisamente residuo fisso, rappresenta la massa del residuo di sali, ottenuto per evaporazione di un litro di acqua filtrata, essiccato per quattro ore a 110 °C e calcinato al ...
Leggi Tutto
Nome generico delle resine contenenti oli volatili (dette anche resine molli). Le o. trasudano dalle piante sotto forma di liquidi più o meno viscosi che a contatto con l’aria ispessiscono; sottoposte [...] a distillazione liberano l’olio volatile lasciando un residuo che costituisce la resina propriamente detta. Le o. che contengono gli acidi benzoico e cinnamico parzialmente liberi prendono più specificamente il nome di balsami. Al gruppo delle o. ...
Leggi Tutto
Chimico (Kalmar 1797 - Angsholm, Drottningholm, 1858), allievo di Berzelius; prof. nell'univ. di Stoccolma. È ricordato per importanti e accurati lavori analitici che portarono alla scoperta di alcuni [...] contenente, oltre a quell'elemento, anche un altro metallo che chiamò lantanio. Più tardi M. si accorse che il residuo non conteneva solo i sali di lantanio e ritenne di avere individuato un altro metallo delle terre rare, chimicamente molto simile ...
Leggi Tutto
residuo
resìduo agg. e s. m. [dal lat. residuus, der. di residere «rimanere indietro», comp. di re- e sedere, propr. «stare seduti»]. – 1. agg. Che rimane, che avanza: somma, quantità r.; debiti, crediti r.; alterazioni patologiche residue....
residuare
residüare v. intr. [der. di residuo] (io resìduo, ecc.; aus. essere). – Essere il residuo, restare come residuo; si usa soprattutto in alcune espressioni tecniche: le somme, gli utili che residuano dopo il pagamento dei dividendi;...