Residuo della macinazione dei cereali, costituito da scagliette, larghe e ben distinte, provenienti dagli strati esterni delle cariossidi; ricca in cellulosa, è usata per l’alimentazione degli animali [...] che, al contrario dell’uomo, sono in grado di digerirla e di utilizzare le sostanze nutritive in essa contenute. Nell’alimentazione umana si usa come integratore per favorire i movimenti intestinali.
Il ...
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Residuo della distillazione dei catrami ottenuti per decomposizione pirogenica di sostanze organiche (carboni fossili, ligniti, ferro, colofonia, stearina, cellulosa, petrolio ecc.); a seconda delle modalità [...] seguite nella distillazione e della natura dei prodotti di partenza si hanno differenti tipi di p., che hanno proprietà e applicazioni diverse. Si chiama p. comune il residuo della distillazione del catrame di carbon fossile. ...
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Residuo della distillazione del carbon fossile. Si ottiene per riscaldamento dei litantraci senza contatto dell’aria. Può costituire un prodotto secondario rispetto al gas di distillazione (per es. nelle [...] . A temperature ancora superiori, 900-1100 °C, si ha l’ulteriore eliminazione di sostanze volatili mentre la massa residua forma il c. propriamente detto. In seguito al progressivo riscaldamento della carica, si nota una continua variazione nella ...
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Residuo dell’estrazione, per pressione o per centrifugazione, dell’olio dalle olive. La sua composizione varia in relazione al sistema utilizzato per l’estrazione dell’olio; pertanto il contenuto in olio [...] (nel caso di s. ottenute mediante centrifugazione); il rimanente è costituito da cenere (4-5,5%), acqua (10-15%) e residui organici. Si impiega per un’ulteriore estrazione dell’olio mediante un solvente facilmente volatile, che scioglie l’olio ancora ...
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Residuo della lavorazione dell’uva, formato da graspi, bucce, vinaccioli con quantità diverse di vino o di mosto fermentato, a seconda del grado di spremitura. Si distinguono al riguardo le v. vergini [...] , ottenendosi alcol di v. (o di II categoria) o prodotti noti con il nome di acquavite o grappa; quelle residuate dalla distillazione e anche altre v. possono usarsi per ricavare bitartrato potassico (o cremortartaro). Si dà comunemente il nome di ...
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Residuo solido (noto anche come pece greca) della distillazione delle resine di varie conifere (pini, abeti, larici ecc.) eseguita per ricavarne l’essenza di trementina. Si presenta in masse di color giallo [...] più o meno carico, vetrose, fragilissime e facilmente polverizzabili. È composta di acidi resinosi (abietico, pimarico ecc.), loro anidridi e prodotti di ossidazione. Rammollisce verso gli 80 °C, fonde ...
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Residuo della macinazione e spremitura della canna da zucchero, dopo l’estrazione del succo.
Bagassosi Malattia professionale, prodotta da inalazione di polveri di b.: ha un decorso febbrile ed è caratterizzata [...] da un quadro broncopolmonare ...
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Residuo del velo universale che in alcuni funghi della famiglia Agaricacee sta alla base dello stipite del corpo fruttifero, con aspetti diversi ma, tipicamente, in forma di coppa. ...
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Residuo di lavorazione dei microliti geometrici del Paleolitico superiore e del Mesolitico. I m., probabilmente immanicati, erano in genere usati per forare le piccole conchiglie ornamentali. ...
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Residuo del mesonefro nell’apparato genitale femminile degli Amnioti; corrisponde nell’apparato maschile all’epididimo.
Nella donna è detto paraovaio. ...
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residuo
resìduo agg. e s. m. [dal lat. residuus, der. di residere «rimanere indietro», comp. di re- e sedere, propr. «stare seduti»]. – 1. agg. Che rimane, che avanza: somma, quantità r.; debiti, crediti r.; alterazioni patologiche residue....
residuare
residüare v. intr. [der. di residuo] (io resìduo, ecc.; aus. essere). – Essere il residuo, restare come residuo; si usa soprattutto in alcune espressioni tecniche: le somme, gli utili che residuano dopo il pagamento dei dividendi;...