MARELLI, Ercole
Stefania Licini
– Nacque a Milano il 19 maggio 1867 da Antonietta Molgora e da Ferdinando, un modesto artigiano, forse fornaio, trasferitosi nel capoluogo lombardo dal vicino Comasco.
Terminati [...] prezzo pattuito per la locazione e si facevano carico nel contempo di versare 1200 lire alla Società del gas di Milano, a residuo pagamento del motore in dotazione all’officina. Il M. avrebbe saldato il suo debito mediante un rateo mensile di 54 lire ...
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GUIDI, Guido Salvatico
Marco Bicchierai
Nacque presumibilmente fra 1240 e 1245, unico figlio maschio di Ruggero, figlio di Marcovaldo, e di sua moglie Alena (o Alera), di cui non conosciamo il casato; [...] i creditori ed erano raccolte fra gli abitanti dei castelli in questione - il G. cedeva a Firenze non solo ogni residuo diritto o pretesa a lui spettante, come discendente di Marcovaldo, sui castelli già ceduti dai Guidi di Montemurlo, Empoli ...
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DEL BON, Angelo
Lidia Reghini Di Pontremoli
Nacque il 12 apr. 1898 a Milano, da Giovanni, pellicciaio, e Idalide Abbrighi, insegnante di conservatorio. Opponendosi ai desideri paterni, entrò giovanissimo [...] presupposti opere come Periferia milanese (coll. privata, Lecco; in Carrà-Marchiori, 1977, I, p. 49): abolito ogni residuo chiaroscurale, il colore viene inteso come "unico fattore determinante della forma" (Cantatore, 1954).
Dal 1930, anno in cui ...
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CORTELLA, Carlo Giuseppe
Luciano Tamburini
Si ignorano gli anni di nascita e di morte, e la sua attività (circoscritta al periodo 1676-99) è documentata quasi unicamente dal breve regesto cronologico [...] puntigliosa tale è lo scrupolo d'abbracciare unitariamente il castello, l'edificio antistante, il Palazzo Nuovo e inserire nello spazio residuo non solo il corteo ma gruppi sparsi, non si sa se di ritardatari o di curiosi, con effetto chiaramente ...
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BERTOLI, Gian Domenico
Luigi Moretti
Nacque il 13 marzo 1676a Mereto di Tomba (Udine), terzo dei quattordici figli del conte Giovanni Giacomo e di Maria Giuseppina Pischiutti; la famiglia era la più [...] anni per ottenere un giudizio positivo dallo Zeno e dal Muratori; nel 1736 peraltro moriva il Fontanini, liberando così da ogni residuo scrupolo il B. che consegnava il suo manoscritto a G. B. Albrizzi (1737): ci vollero però oltre due anni perché le ...
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BASALDELLA, Dino (Dino Aldo)
Valerio Rivosecchi
Nacque a Udine il 26 apr. 1909 da Leo e da Virginia Angeli. Compì i primi studi a Venezia (dal 1919) con i fratelli minori, Mirko e Afro. Al liceo artistico, [...] J. Barozzi", 1958).
Nel periodo 1958-60 si orientò verso la scultura in ferro, materiale usato non tanto come residuo tecnologico in senso neodadaista, quanto come segno di una ricerca etno-antropologica delle proprie radici, friulane e longobarde. A ...
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PARETO, Vilfredo
Fiorenzo Mornati
(all’anagrafe Wilfrid Fritz). – Nacque a Parigi il 15 luglio 1848 dal marchese Raffaele (1812-1882) e da Marie Métenier (1813-1889), terzogenito, dopo le sorelle Aurelia [...] che riuscivano a ottenere dai politici le misure di protezione. A loro volta le teorie protezionistiche agivano pochissimo sui residui e sugli interessi e un po’ di più sull’eterogeneità sociale perché aiutavano l’ascesa al potere degli adulatori ...
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CAMILLO DE LELLIS, santo
Adriano Prosperi
Nacque a Bucchianico (Chieti), il 25 maggio 1550, figlio di Giovanni e di Camilla de Compellis.
Il padre, uomo d'arme, prese parte alle campagne militari che [...] una burrasca di mare mentre C. si trovava in viaggio tra Palermo e Napoli. La miseria più nera, di cui un residuo orgoglio nobiliare lo faceva arrossire quando gli accadeva di incontrare un compaesano, lo spinse fino a chieder l'elemosina sulla porta ...
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GABUSSI, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
Nato a Bologna il 5 ott. 1791 da Luigi, medico chirurgo, e da Cecilia Sandelli, si laureò in giurisprudenza nella città natale l'11 giugno 1812 e dal 1813 fu patrocinatore [...] gli costò una condanna a vent'anni da scontare nel forte di Civita Castellana. Restò in carcere fino al novembre del 1836, quando il residuo di pena gli fu commutato in trentadue anni di esilio. Non privo di appoggi a Roma, il G. poté poi evitare l ...
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BELLI, Valerio, detto Valerio Vicentino
Franco Barbieri
Nacque a Vicenza nel 1468, da Antonio di Alberto, merciaio, ma discendente da nobile famiglia di origine nulanese. Secondo l'antica testimonianza [...] Raffaello e Michelangelo (il B. fu appunto rimproverato di scarsa capacità inventiva) si trasformano, senza alcun residuo apparente, in un sommesso accordo, di inconfondibile aristocratica finezza, tra bianche superfici, ora lucide ora opache ...
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residuo
resìduo agg. e s. m. [dal lat. residuus, der. di residere «rimanere indietro», comp. di re- e sedere, propr. «stare seduti»]. – 1. agg. Che rimane, che avanza: somma, quantità r.; debiti, crediti r.; alterazioni patologiche residue....
residuare
residüare v. intr. [der. di residuo] (io resìduo, ecc.; aus. essere). – Essere il residuo, restare come residuo; si usa soprattutto in alcune espressioni tecniche: le somme, gli utili che residuano dopo il pagamento dei dividendi;...