codice istonico
Nicoletta Landsberger
Charlotte Kilstrup-Nielsen
Ipotesi formulata nel 2000 da David Allis e Brian Strahl secondo cui le specifiche combinazioni delle modificazioni post-traduzionali [...] su quelle porzioni delle proteine istoniche che prendono minor contatto con il DNA e avvengono su specifici residui amminoacidici. Talvolta lo stesso residuo può essere soggetto a diversi tipi di modificazione; la lisina 9 dell’istone H3, per es ...
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citoglobina
Gino Amiconi
Maurizio Brunori
Membro della famiglia delle globine dei Vertebrati (famiglia che è composta da mioglobine, emoglobine, neuroglobine e citoglobine), che si trova nel nucleo [...] , essendo costituita da 190 amminoacidi invece dei tipici 140÷150: ciò è dovuto a un’estensione di ca. 20 residui che si diparte da ciascuna delle due estremità della catena polipeptidica canonica (come quella della mioglobina, con la quale condivide ...
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ORMONI (XXV, p. 571; App. II, 11, p. 460)
Giovanni Battista Marini-Bettolo
Paolo Marrama
Michele Sarà
Generalità e aspetti strutturali. - Negli ultimi anni le ricerche hanno consentito in molti casi [...] è quella di enneapeptidi. È interessante notare che la vasopressina differisce dall'ossitocina solo per la presenza di un residuo dell'arginina al posto di quello della leucina, seppure la loro azione sia completamente differente.
Altro o. ad azione ...
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Fisiologo svedese, nato a Stoccolma il 7 febbraio 1905. Studiò medicina a Stoccolma e approfondì la preparazione in fisiologia e farmacologia presso H. H. Dale e A. W. Hill (Londra), I. de Burgh Daly (Birminghan), [...] subcellulari, le modalità della liberazione al momento dell'eccitamento nervoso, gli eventi (parziale inattivazione, recupero del residuo) che ne regolano l'attività a livello delle sinapsi, le modalità dell'azione facilitante o inibente che ...
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Microbiologia industriale
Matilde Manzoni
L’uso biotecnologico dei microrganismi ha radici antichissime, in particolare per le cosiddette biotecnologie classiche che sfruttano i microrganismi per la [...] non solo per le esigenze di sviluppo del microrganismo, ma anche per la biosintesi dei metaboliti desiderati.
Il melasso residuo dell’estrazione del saccarosio dalla canna da zucchero o dalla barbabietola costituisce un esempio di fonte di carbonio ...
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radicale lìbero Atomo o aggruppamento di atomi originato dalla rottura di una molecola in corrispondenza di un legame di valenza formato da una coppia di elettroni, uno solo dei quali resta su ognuno dei [...] 40 e 150 °C:
[1] RO−OR → 2RO∙
[2] R−N=N−R → 2R∙+N2.
In entrambi i casi R indica un residuo idrocarburico (metile, etile ecc.), mentre il puntino indica l’elettrone spaiato.
La fotolisi è un altro metodo generale per ottenere radicali liberi in ...
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spliceosoma
Grossa particella ribonucleoproteica in cui avviene il processo di splicing del pre-mRNA (RNA messaggero immaturo). Lo splicing è il meccanismo con il quale frammenti diversi di RNA trascritti [...] che rimuovono un introne dal pre-mRNA e riuniscono gli esoni. Nella prima reazione, il 2′-OH di un particolare residuo adenosinico prossimo al sito 3′ di splicing attacca il legame fosfodiesterico al sito 5′ di splicing producendo due intermedi: l ...
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proteasoma
Complesso multiproteico deputato alla degradazione di proteine cellulari, chiamato anche proteasoma 20S. Esso è molto grande (ca. 700 kDa), ed è costituito da numerose subunità α e β. Le subunità [...] : qui le proteine da degradare vengono riconosciute dall’enzima ubiquitinante che catalizza l’attacco dell’ubiquitina a un residuo di lisina della proteina. A questo legame ne seguono altri fino a che la proteina viene riconosciuta dalle subunità ...
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Tecnologie che controllano e modificano le attività biologiche degli esseri viventi per ottenere prodotti a livello industriale e scientifico.
Tecniche di controllo e modifica degli organismi viventi sono [...] la successione ripetuta di due passaggi: il primo consiste nella deprotezione del gruppo funzionale presente sull’ultimo residuo attaccato alla resina, che deve partecipare al legame fosfodiesterico; il secondo è l’aggancio del nucleotide successivo ...
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MUSCOLARE, SISTEMA (XXIV, p. 97)
Amedeo Herlitzka
I processi che si svolgono durante e dopo la contrazione muscolare si dividono in due fasi, di cui la prima si compie senza la partecipazione dell'ossigeno [...] scissione dell'acido creatinfosforico con liberazione di un gruppo fosforato ricco di energia, che, legandosi con l'ADP, residuo della scissone di ATP, ricostituisce quest'ultimo; l'acido creatinfosforico si ricostituisce poi a sua volta a spese di ...
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residuo
resìduo agg. e s. m. [dal lat. residuus, der. di residere «rimanere indietro», comp. di re- e sedere, propr. «stare seduti»]. – 1. agg. Che rimane, che avanza: somma, quantità r.; debiti, crediti r.; alterazioni patologiche residue....
residuare
residüare v. intr. [der. di residuo] (io resìduo, ecc.; aus. essere). – Essere il residuo, restare come residuo; si usa soprattutto in alcune espressioni tecniche: le somme, gli utili che residuano dopo il pagamento dei dividendi;...