Sistemi dispersi
Sergio Carrà
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. Tipologia dei sistemi dispersi. 3. Struttura e dimensioni delle particelle. 4. Interfasi e interazioni fra le particelle. 5. Stabilità dei [...] una lunga coda ‛idrofoba', come ad esempio una catena idrocarburica, e una testa ‛idrofila', costituita ad esempio da un residuo che dà origine a una dissociazione ionica. Esempi di molecole anfifiliche sono i sali alcalini degli acidi grassi, quali ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. La struttura atomica
John L. Heilbron
La struttura atomica
La struttura degli atomi non era considerata un argomento di studio alla moda, né particolarmente [...] di diversi chimici per separare MesoTh1/Ra/ThX, e per separare dal piombo il radio D, un componente del residuo attivo del radio, dal piombo, fallirono. Nel 1911 Soddy riconobbe l'origine naturale del fallimento: gli elementi inseparabili erano ...
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Reazioni chimiche, dinamica delle
Vincenzo Aquilanti e Gian Gualberto Volpi
Sommario: 1. Introduzione. 2. Generalità. 3. Definizioni e modelli: a) sezioni d'urto per collisioni reattive; b) dalle sezioni [...] ottiene così un fascio di particelle che procedono in una determinata direzione senza subire interferenza da parte del gas residuo. Se l'espansione avviene da una bassa pressione di stagnazione, tale cioè che il cammino libero medio delle particelle ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Fisica e chimica dei raggi
John L. Heilbron
Fisica e chimica dei raggi
Il tubo a raggi catodici fu nel suo tempo il principale strumento di ricerca [...] variare molte volte la sua carica nell'attraversare i campi, catturando o perdendo elettroni negli urti contro il gas residuo. Per quanto riguardava la presenza costante di idrogeno, Wien l'attribuì alle persistenti impurità presenti nel campione di ...
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Metalli
Gernot Kostorz
I metalli nativi, quali il rame, l'argento e l'oro, sono tra i più antichi materiali usati dall'uomo, ma solamente con l'inizio della produzione di metalli e di leghe a partire [...] da nastri amorfi sottili.
Per materiali magneticamente duri (in uso per magneti permanenti) vengono ricercati un alto magnetismo residuo e un'elevata forza coercitiva. Per una grande forza coercitiva è favorevole un'elevata anisotropia dei cristalli ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La chimica nel Settecento: laboratori, strumenti e sperimentazione
Raffaella Seligardi
La chimica nel Settecento
Il quadro teorico generale della chimica del Settecento era quello dei fluidi imponderabili. [...] della materia, cioè che le due arie non potevano essersi annichilite, si poneva un problema fondamentale: qual era il residuo della combustione delle due arie?
Questo problema occupò Volta fino al 1783, anno in cui Cavendish stabilì che il prodotto ...
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RNA
Nancy Maizels
Alan M. Weiner
Per coloro che sono interessati alla conoscenza dei primissimi stadi dell'evoluzione è sempre stata una sfida capire come abbiano avuto origine gli organismi viventi [...] a RNA, secondo quanto proposto da Harold E. White (1982). In alcuni di questi cofattori (NAD e FAD), un residuo di adenosina serve da 'manico' per un anello aromatico chimicamente reattivo simile a un nucleotide (nicotinamide o flavina). In altri ...
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Vita, origine della
CCyril Ponnamperuma
di Cyril Ponnamperuma
SOMMARIO: 1. Introduzione: a) le basi scientifiche; b) l'evoluzione chimica. □ 2. Concetti e teorie prima del nostro secolo: a) generazione [...] di questa ipotesi è stato trovato che sottoponendo a scarica elettrica metano e ammoniaca, e riscaldando con acido diluito il residuo, si ottiene un materiale che appare essere un polipeptide (v. Matthews e Moser, 1966). La condizione limitante in ...
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Chimica sopramolecolare
Jean-Marie Lehn
SOMMARIO: 1. Dalla chimica molecolare a quella sopramolecolare. 2. Riconoscimento molecolare: a) riconoscimento, informazione, complementarità; b) recettori molecolari; [...] che permette di instaurare un flusso ionico rapido e selettivo. Il fascio di alameticina contiene un anello centrale di residui di glutammina legati tramite ponti idrogeno (v. Fox e Richards, 1982) che è molto più ampio dell'unità macrociclica ...
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L'Eta dei Lumi: l'avvento delle scienze della Natura 1770-1830. La retroguardia qualitativa
Giuliano Pancaldi
John L. Heilbron
Anders Lundgren
La retroguardia qualitativa
Nuovi fenomeni: la pila [...] la reazione si liberava dai corpi che lo contenevano; con l'esaurimento del flogisto la combustione cessava, lasciando come residuo una sostanza semplice, cioè una 'calce' (ossido). La teoria era dotata di una certa efficacia, in quanto poteva ...
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residuo
resìduo agg. e s. m. [dal lat. residuus, der. di residere «rimanere indietro», comp. di re- e sedere, propr. «stare seduti»]. – 1. agg. Che rimane, che avanza: somma, quantità r.; debiti, crediti r.; alterazioni patologiche residue....
residuare
residüare v. intr. [der. di residuo] (io resìduo, ecc.; aus. essere). – Essere il residuo, restare come residuo; si usa soprattutto in alcune espressioni tecniche: le somme, gli utili che residuano dopo il pagamento dei dividendi;...