petrolio Liquido oleoso, più o meno denso e viscoso, di colore da giallo a bruno scuro e a nero, dotato di fluorescenza da verde ad azzurra, di odore caratteristico, costituito prevalentemente da idrocarburi [...] gas e benzine fino a 180-200 °C, petrolio (cherosene) fino a circa 250 °C, gasoli fino a 350-380 °C, residuo che non distilla. Lo schema di processo di un tipico impianto di distillazione atmosferica del grezzo è riportato nella fig. 7. Il grezzo da ...
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Astronomia
Stelle f. Gli astri che, a differenza dei pianeti, paiono conservare sempre la stessa posizione nella sfera celeste; in realtà essi sono animati da moti propri, che però, a causa della grandissima [...] non sono percettibili all’osservazione ordinaria (➔ stella).
Chimica
Residuo f. La quantità di sostanza allo stato solido, e, successivamente, mantenendo per un’ora a una temperatura prefissata (generalmente 180 o 600 °C) il residuo così ottenuto. ...
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In chimica, riscaldamento di una sostanza solida a temperatura più o meno elevata per eliminare acqua di combinazione o parti volatili, decomporre i bicarbonati, i carbonati ecc. È utilizzata a volte per [...] determinare in certi prodotti il residuo fisso, cioè la parte non volatile col riscaldamento a una determinata temperatura. Il processo è anche usato industrialmente; per i minerali si parla più propriamente di arrostimento (➔). ...
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Elemento chimico, simbolo Os, numero atomico 76, peso atomico 190,2, di cui sono noti gli isotopi (in ordine di abbondanza) con numero di massa 184, 186, 187, 188, 189, 190, 192. Fu scoperto da Smithson [...] Tennant nel 1803 nel residuo ottenuto attaccando il platino greggio con acqua regia. In natura si trova valenze 2, 3, 4, 6 e 8.
Dall’osmiridio, ottenuto come residuo del trattamento del platino greggio, l’o. viene isolato allo stato puro ossidandolo ...
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Composti chimici che per idrolisi si decompongono in un acido (organico o inorganico) e in un alcol. Nel caso in cui l’acido sia un acido carbossilico la loro formula generale è:
dove R1 è il residuo [...] alchilico (o arilico, nel caso degli acidi benzoici) dell’acido ;R1−COOH, mentre R2 è il radicale alchilico (o arilico, nel caso dei fenoli) dell’alcol R2−OH. Gli e. organici sono nominati aggiungendo ...
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Sigla di platelet-derived growth factor («fattore di crescita di derivazione piastrinica»), polipeptide (peso molecolare 13.000) rilasciato dai granuli citoplasmatici delle piastrine. Legandosi a un recettore [...] di membrana delle cellule bersaglio induce l’autofosforilazione di uno specifico residuo di tirosina. Ciò causa una modificazione della permeabilità ionica della membrana cellulare e un aumento del pH intracellulare, con conseguente attivazione della ...
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evaporatore
evaporatóre [Der. di evaporazione] [FTC] [CHF] Apparecchio nel quale si realizza l'evaporazione di una soluzione mediante apporto di calore da una sorgente esterna, in genere per aumentare [...] la concentrazione oppure, al limite, per ottenere il residuo secco, solido, della soluzione. Gli e., sia industriali che per usi di laboratorio, differiscono per la qualità dell'energia termica utilizzata (da combustione, elettrica, solare) e per la ...
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salinità Rapporto esistente tra la massa di sale, misurata di solito in grammi, contenuta in una data quantità di acqua e la quantità di acqua stessa, misurata in litri oppure in kilogrammi.
Nel caso di [...] acque continentali (fiumi, laghi ecc.) la s., che viene definita più precisamente residuo fisso, rappresenta la massa del residuo di sali, ottenuto per evaporazione di un litro di acqua filtrata, essiccato per quattro ore a 110 °C e calcinato al ...
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Nome generico delle resine contenenti oli volatili (dette anche resine molli). Le o. trasudano dalle piante sotto forma di liquidi più o meno viscosi che a contatto con l’aria ispessiscono; sottoposte [...] a distillazione liberano l’olio volatile lasciando un residuo che costituisce la resina propriamente detta. Le o. che contengono gli acidi benzoico e cinnamico parzialmente liberi prendono più specificamente il nome di balsami. Al gruppo delle o. ...
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Chimico (Kalmar 1797 - Angsholm, Drottningholm, 1858), allievo di Berzelius; prof. nell'univ. di Stoccolma. È ricordato per importanti e accurati lavori analitici che portarono alla scoperta di alcuni [...] contenente, oltre a quell'elemento, anche un altro metallo che chiamò lantanio. Più tardi M. si accorse che il residuo non conteneva solo i sali di lantanio e ritenne di avere individuato un altro metallo delle terre rare, chimicamente molto simile ...
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residuo
resìduo agg. e s. m. [dal lat. residuus, der. di residere «rimanere indietro», comp. di re- e sedere, propr. «stare seduti»]. – 1. agg. Che rimane, che avanza: somma, quantità r.; debiti, crediti r.; alterazioni patologiche residue....
residuare
residüare v. intr. [der. di residuo] (io resìduo, ecc.; aus. essere). – Essere il residuo, restare come residuo; si usa soprattutto in alcune espressioni tecniche: le somme, gli utili che residuano dopo il pagamento dei dividendi;...