Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dall’Unità al 1945
Roberto Pertici
Gli studi storici nell’Italia del Risorgimento
Anche per una storia della storiografia italiana, gli anni attorno al 1860 segnano una svolta: fu con la formazione [...] è ancora più netta l’interazione fra passato e presente: l’approccio al mondo antico vi appare privo di ogni residuo classicistico, condotto con un realismo talora irriverente e con arditi accostamenti alla contemporaneità: nel suo primo lavoro, La ...
Leggi Tutto
Il 'non expedit'
Saretta Marotta
Dopo la perdita delle Romagne
Si è spesso sostenuto che il non expedit non sia stato inizialmente sollevato dalla Curia romana, ma dalla prassi spontanea dei cattolici [...] in seguito i cardinali riuniti nel 1876 riterranno anacronistica la politica dell’astensione una volta crollato l’ultimo residuo del potere temporale, molti cattolici a partire da allora arrivarono persino a estendere la formula non expedire del ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Umanesimo e Rinascimento
Riccardo Fubini
Francesco Petrarca e i presupposti della storiografia umanistica
La storiografia umanistico-rinascimentale, come del resto la storiografia di ogni età, non può [...] le città capitali di Venezia, Milano e Firenze con i nuovi poteri statali che esse venivano costituendo; il suo disprezzo va ai residui del passato, come l’anarchia del Regno di Napoli (o, come egli la chiama, la potentatus exilitas, la pochezza del ...
Leggi Tutto
Paolo III
Gino Benzoni
Terzogenito - prima di lui sono nati Angelo e Girolama; dopo di lui nasceranno Beatrice e Giulia - di Pierluigi di Ranuccio Farnese e di Giovannella figlia del signore di Sermoneta [...] sessioni, quella che inizia il 2 giugno e quella che inizia il 15 settembre. Col che ogni parvenza d'attenzione alle residue speranze di ricucitura vien meno. E suona ipocrita l'artefatto atteggiamento di P. che si finge estraneo al trasferimento. E ...
Leggi Tutto
L'Eta dei Lumi. Introduzione. L'Eta dei Lumi: tempi, luoghi e modi
John L. Heilbron
Introduzione. L'Età dei Lumi: tempi, luoghi e modi
La divisione del tempo in secoli e della conoscenza naturale in [...] la scoperta e la verifica della conoscenza su solide basi. Tutte le nostre idee, argomentava Hume, non sono che residui di percezioni semplici e singolari di oggetti esterni o di passioni interne; a ogni percezione distinta corrisponde un'idea meno ...
Leggi Tutto
Costantino e il Sol Invictus
Johannes Wienand
La rappresentazione monarchica del primo imperatore cristiano è intimamente legata alla divinità solare pagana del Sol Invictus e, nel contempo, il commiato [...] due elementi che portano a pensare che l’iconografia solare dei rovesci con i Cesari non sia un semplice residuo di formule classiche di rappresentazione monarchica. Deve infine restare una questione aperta, in mancanza di ulteriore documentazione ...
Leggi Tutto
CAVOUR, Camillo Benso conte di
Ettore Passerin d'Entrèves
Nacque a Torino il 10 ag. 1810, secondogenito di Michele e Adele de Sellon, nell'avito palazzo nel quale convissero a lungo quattro famiglie [...] , in C. e l'Inghilterra, III, pp. 278 s.); questo stesso sentimento ispira le proposte fatte nel '61 in favore di un residuo di temporalità papale, e l'accordo personale con padre Giacomo da Poirino per poter morire, come il nipote Augusto, da uomo d ...
Leggi Tutto
Genere storico
La storiografia di Eusebio di Cesarea
Emanuela Prinzivalli
L’età costantiniana fu passaggio fondamentale per la creazione e la diffusione di una storiografia prodotta dai cristiani, a [...] esso dedicato al canto nuovo, come dice Eusebio, innalzato per la pace, celebrata sì, ma di cui si supplica anche, in un residuo di incertezza, la stabilità. Tutto il libro ruota intorno al panegirico (h.e. X 4,1-72) per la dedicazione della basilica ...
Leggi Tutto
COMPAGNI, Dino (Aldebrandino, Ildebrandino, detto Dino)
Girolamo Arnaldi
Nacque a Firenze verso il 1246-47 (cfr. Ottokar, p. 90 n. 2) da Compagno di Perino e da una figlia di messer Manetto Scali; ultimo, [...] [magnati e popolani] e in ultimo il popolo e la plebe [tumulto dei Ciompi]"), rispetto e in base alla quale le residue "divisioni", anche quella fra bianchi e neri, sono relegate in un canto ("molte volte occorse che una di queste parti, rimasa ...
Leggi Tutto
L'Ottocento. Introduzione. Le radici del sapere contemporaneo
Enrico Bellone
Le radici del sapere contemporaneo
Nell'introduzione allo sviluppo scientifico e culturale che si è realizzato durante la [...] un contenitore spaziale, puramente geometrico e privo di qualità fisiche.
La nozione di particella, allora, diventava un dannoso residuo metafisico: non esistevano atomi dotati di estensione e variamente disposti in uno spazio euclideo o in un etere ...
Leggi Tutto
residuo
resìduo agg. e s. m. [dal lat. residuus, der. di residere «rimanere indietro», comp. di re- e sedere, propr. «stare seduti»]. – 1. agg. Che rimane, che avanza: somma, quantità r.; debiti, crediti r.; alterazioni patologiche residue....
residuare
residüare v. intr. [der. di residuo] (io resìduo, ecc.; aus. essere). – Essere il residuo, restare come residuo; si usa soprattutto in alcune espressioni tecniche: le somme, gli utili che residuano dopo il pagamento dei dividendi;...