Unità ereditaria localizzata nei cromosomi, che attraverso l’interazione con ambiente interno ed esterno controlla lo sviluppo di un carattere o fenotipo. Può autoreplicarsi ed essere trasmesso ai discendenti. [...] dei g. o interferendo nella loro espressione. Sempre nei batteri sequenze di DNA più lunghe rispetto a quelle d’inserzione, dette trasposoni, sono portatrici dei g. per la resistenzaaifarmaci e possono legare qualsiasi DNA non omologo. ...
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Trasmissione sessuale
Franco Sorice
Le malattie sessualmente trasmesse comprendono un gruppo di patologie - alcune frequenti, certe rare, alcune ubiquitarie, altre quasi esclusivamente limitate a determinate [...] microrganismi (per es. gonococco), la comparsa di un certo grado di resistenzaaifarmaci di più comune impiego. Per quanto riguarda le forme virali, sono disponibili farmaci efficaci contro l'herpes genitale e recentemente si sono aggiunti nuovi ...
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Scienza che si propone lo studio dei farmaci e delle leggi secondo le quali si svolgono i fenomeni indotti da tali sostanze nell’organismo.
La f. e i suoi scopi terapeutici
Tra i compiti della f. rientrano: [...] di impiego (➔ posologia); la segnalazione delle forme di abnorme suscettibilità o modificata tolleranza aifarmaci (idiosincrasia e allergia; abitudine, tachifilassi e resistenza); lo studio dell’azione dannosa delle sostanze attive capaci di nuocere ...
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(TBC) Malattia infettiva, contagiosa e ubiquitaria, che deve il nome alla caratteristica formazione anatomopatologica (tubercolo elementare) prodotta, nei tessuti dell’organismo umano e animale, dall’agente [...] sulla morbilità. Inoltre l’uso improprio di un trattamento insufficiente può causare, paradossalmente, il diffondersi di germi resistentiaifarmaci.
Modalità di contagio e patogenesi
La più importante fonte d’infezione per l’uomo è costituita dal ...
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Infezione causata da Emosporidi (Sporozoi) appartenenti al genere Plasmodium. La m. umana e dei mammiferi in genere (scimmie, roditori ecc.) è trasmessa esclusivamente da zanzare del genere Anopheles.
La [...] alto rischio, come Africa subsahariana, Perù, Bolivia, Cambogia, Bangladesh), Plasmodium falciparum presenta elevate resistenzeaifarmaci: la profilassi andrebbe quindi effettuata con meflochina o doxiciclina, oppure clorochina in associazione con ...
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Nome generico di processi patologici a carico del fegato, causati da vari agenti eziologici in grado di indurre diverse alterazioni anatomiche. Si distinguono forme di origine virale ( e. acute e croniche), [...] Nella terapia delle forme acute, oltre ai corticosteroidi e aifarmaci antivirali, sono stati proposti anche l’azatioprina grado degli epatociti, caratterizzata da ipertransaminasemia e aumento della GGT. Spesso è associata a insulino-resistenza. ...
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Biologia e medicina
R. agli antibiotici
In batteriologia, è la capacità di alcune specie o ceppi di batteri di non risentire l’azione batteriostatica o battericida di determinati antibiotici. Questa r. [...] . La r. si trasmette come carattere ereditario e i ceppi batterici resistenti si possono selezionare coltivando i batteri in terreni contenenti antibiotici.
La r. aifarmaci è una caratteristica genetica relativamente stabile e il processo infettivo ...
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In patologia generale, ogni processo caratterizzato da penetrazione e moltiplicazione, nei tessuti viventi, di microrganismi patogeni unicellulari (agenti infettivi: batteri, miceti, protozoi) o da virus.
Il [...] geni coinvolti nei meccanismi di virulenza e/o nella resistenzaai metodi terapeutici standard.
Viaggi e migrazioni. - I immunocompromessi; b) un aumento dell’uso dei farmaci immunosoppressori, particolarmente nei pazienti sottoposti a chemioterapia ...
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Immunodeficienza acquisita, sindrome da
Fernando Aiuti
Giuseppe Luzi
(App. V, ii, p. 618; v. anche retrovirus, App. V, iv, p. 489)
Le conoscenze sulla sindrome da i. a. (AIDS) hanno avuto una consistente [...] un controllo della risposta individuale aifarmaci antivirali introdotti nei vari protocolli terapeutici monografico);
S.J. O' Brien, M. Dean, In cerca dei geni della resistenza all'AIDS, in Le Scienze (ed. it. di Scientific American), 1997, 351, ...
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INFETTIVOLOGIA
Giuseppe Visco-Enrico Girardi
In questi ultimi decenni, nel settore della medicina dedicato alle infezioni e in modo particolare alle malattie infettive (v. infezione, XIX, p. 196; infettive, [...] antibiotici, con conseguenti ondate di infezioni resistentiai trattamenti terapeutici.
Per la preponderanza degli delle terapie antibiotiche e l'immissione nel mercato di farmaci sempre più cari hanno fatto sorgere il problema del contenimento ...
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vetro
vétro s. m. [lat. vĭtrum, di origine ignota]. – 1. a. Sostanza minerale artificiale, amorfa, largamente usata nei campi più diversi per la sua modellabilità allo stato fuso, tenacità, durezza, resistenza alla corrosione, trasparenza,...
resistere
resìstere v. intr. [dal lat. resistĕre, comp. di re- e sistĕre «fermare, fermarsi»] (aus. avere). – 1. Opporsi a un’azione, contrastandone l’attuazione e impedendone o limitandone gli effetti. a. Riferito a persone, o anche ad animali,...