Regista cinematografico ungherese (Pécs 1930 - Monaco di Baviera 1994). Autore tra i più significativi del cinema ungherese degli anni Sessanta per la qualità dell'impegno e per doti stilistiche, predilesse [...] ai toni della decantazione popolare della "leggenda" come in Meztelen vagy (noto come "La leggenda della morte e della resurrezione di due ragazzi", 1972). Vanno ricordati inoltre Szarvassá vált fink ("I ragazzi trasformati in cervi", 1974), Két ...
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. Come nome di località Efraim designa una borgata nelle vicinanze di Baalhazor, ossia di Tell Azur, monte a nord di Betel. La località, indicata dall'Onomasticon (94,7) al 5° miglio da Betel sarebbe la [...] 'antica chiesa bizantina e crociata, sorta forse a ricordare la dimora di Gesù, che vi si ritirò coi discepoli dopo la resurrezione di Lazzaro.
Quale nome di persona indica più specialmente il secondo dei figli che Giuseppe ebbe da Asenet. Sovr'esso ...
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ATENAGORA (᾿Αϑηναγόρας; Athenagŏras)
F. Di Capua
Apologeta cristiano. Nacque nella prima metà del II sec. d. C. in Atene. È probabile che abbia passato parte della sua vita in Alessandria e sia lui quel [...] del 176 e la metà del 178, agli imperatori Marco Aurelio e Commodo; l'altra, Περὶ ἀξαστάσεως νεκρῶν, trattatello sulla resurrezione dei morti.
La prima contiene un acuta e vivace difesa dei cristiani, nella quale si dimostra quanto siano assurde le ...
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JOUVENET, Jean, detto le Grand
Jean Jacques Gruber
Pittore, nato a Rouen nel 1644, morto a Parigi il 5 aprile 1717. La sua famiglia, d'origine italiana, aveva dato numerosi artisti alla Normandia. A [...] 1675 fu ammesso all'Accademia, di cui poi fu anche direttore. Delle sue opere ricordiamo la Deposizione (1697) e la Resurrezione di Lazzaro (1706; Louvre). Essendoglisi nel 1714 paralizzata la mano destra, lo J. si mise a dipingere con la sinistra ...
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LARGHI, Bernardino
Ottorino Uffreduzzi
Chirurgo, nato a Vercelli il 10 febbraio 1812, ivi morto il 2 gennaio 1877. Si laureò a Torino; dopo un breve perfezionamento in varie università italiane, cominciò [...] della rigenerazione dell'osso dal periostio (di molto precedenti a quelli di L. Ollier), che egli chiamava con genialità "resurrezione delle ossa", furono dapprima vivamente combattuti, ma giustizia gli è stata resa in Italia e all'estero, tanto che ...
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Monogramma di un pittore faentino su maiolica (o forse, meglio, di un'officina) del primo decennio del sec. XVI, le mi opere rappresentano il punto più alto raggiunto dalla pittura figurata di Faenza, [...] due pannelli rettangolari, l'uno col Martirio di S. Sebastiano (al Museo Nazionale di Firenze), l'altro con la Resurrezione (al Victoria and Albert Museum di Londra). Altre pitture su maiolica si possono attribuire a questo gruppo, benché non firmate ...
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Chiesa Si definisce cattolica, cioè "universale", la Chiesa cristiana di Roma, a partire all'incirca dal tempo dell'Editto di Costantino (313), che stabilì che il cristianesimo era religione lecita nell'Impero [...] Chiesa di Cristo, che nel Simbolo professiamo una, santa, cattolica e apostolica, e che il Salvatore nostro, dopo la sua resurrezione, diede da pascere a Pietro, affidandone a lui e agli altri apostoli la diffusione e la guida, e costituì per sempre ...
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Musicista italiano (Tortona 1872 - Città del Vaticano 1956). Studiò con suo padre Giuseppe, maestro di cappella alla cattedrale tortonese, poi al conservatorio di Milano e alla scuola di musica sacra di [...] fugati. I suoi oratorî sono: La passione di N. S. Gesù Cristo (1897), La trasfigurazione (1898), La resurrezione di Lazzaro (1898), La resurrezione di Cristo (1898), Il Natale del Redentore (1899), L'entrata di Cristo in Gerusalemme (1900), La strage ...
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Pittore (L'Aia 1868 - Colonia 1932). Formatosi all'Accademia dell'Aia fu poi sensibile alle istanze del simbolismo e dell'art nouveau (nel 1893 conobbe H. van de Velde). Autore di opere accentuatamente [...] , 1926-32) e si dedicò prevalentemente alla decorazione monumentale eseguendo cartoni per pitture murali, vetrate (nelle chiese della Resurrezione a Essen, di S. Giorgio a Colonia, ecc.) e mosaici (per l'esposizione Gesolai a Düsseldorf, 1926; ecc ...
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. Anche il teatro moderno europeo, come il greco classico, ha origine religiosa. Il Medioevo cristiano conobbe infatti, avanti il sorgere degl'idiomi romanzi, produzioni drammatiche d'argomento sacro in [...] popolari, essa congiunge a tratti di ieratica maestà momenti di alta e intensa passione (il dolore di Maria Maddalena nella Resurrezione del ms. 237 di Tours; il lamento della Vergine nel Planctus del Process. A di Cividale) ed altri d'ingenua ...
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anastasi
anàstaṡi s. f. [dal gr. ἀνάστασις «resurrezione»]. – Nome greco della resurrezione di Cristo e di quella finale dei morti (ad esso si riconnette il nome proprio Anastasio, Anastasia); designò anche il luogo del sepolcro di Cristo,...
pasqua
pàsqua s. f. [lat. pascha, gr. πάσχα, adattamenti dell’ebr. pesaḥ (aramaico pisḥā), propr. «passaggio»; la forma lat. si è incrociata con pascua «pascoli»]. – 1. Presso gli Ebrei, la solennità con cui si commemora e si celebra la liberazione...